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NBA, Scariolo a Sky: "Kobe? Scelgo l'ultimo ricordo: i suoi complimenti alla mia Spagna"

NBA

Premiato come uomo chiave della federazione pallacanestro spagnola agli ultimi Laureus Awards, l'allenatore italiano ha voluto ricordare il fuoriclasse dei Lakers: "Venne in campo a complimentarsi con me in perfetto italiano per la vittoria all'ultimo mondiale, in Cina. L’ennesima dimostrazione di una grandezza superiore" 

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Nella magica notte di Berlino la Laureus World Sports Academy ha premiato la federazione di basket spagnola con il Laureus Academy Exceptional Achievement Award (Risultato eccezionale), premio conferito solo quattro volte. Il basket spagnolo sta vivendo un momento di successo senza precedenti, con la nazionale femminile vincente in tre degli ultimi quattro europei e quella maschile capace di vincere la Coppa del Mondo FIBA 2019 in Cina e già preannunciata tra le favorite anche ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Alla sua guida un allenatore italiano, Sergio Scariolo, che a Berlino rappresentava tanto la nazionale iberica quanto i Toronto Raptors, entrambi in lizza per il premio di Squadra dell’Anno. Alla fine a spuntarla è stata la nazionale maschile di rugby sudafricano, ma questo non ha certo tolto il sorriso all’allenatore bresciano: “È finita come con Scorsese agli Oscar”, scherza divertito: “Due nomination ma nessun premio, anche se poi è arrivato questo ‘alla carriera’ per i successi del basket spagnolo”. Scariolo torna volentieri sulla sua annata di trionfi straordinari, “tanto quello dei Raptors, prima squadra non statunitense a vincere il titolo NBA, che quello della nazionale spagnola, il cui risultato massimo prima del via sembrava dover essere il quarto-quinto posto. Ora posso solo peggiorare, no?”, chiosa col sorriso. L’assistente allenatore dei Raptors poi condivide ai microfoni di Sky Sport il suo ricordo di Kobe Bryant – l’ultimo ricordo: “Di quando è venuto a congratularsi con me sul campo proprio per il successo ai Mondiali, e lo ha fatto in uno splendido italiano, come suo solito. Rimpiangeva il fatto che non ci fosse potuto essere anche Pau Gasol in campo, suo grande amico, che era infortunato, ma dimostrava di aver seguito tutta la manifestazione con grande interesse. L’ennesima dimostrazione di una grandezza superiore a quella a cui siamo normalmente abituati”.

1206953906 - ©Getty