Please select your default edition
Your default site has been set

Mercato NBA: i Knicks sognano il ritorno a New York di Carmelo Anthony

Mercato NBA
©Getty
at the BMO Harris Bradley Center on March 8, 2017 in Milwaukee, Wisconsin.  NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.

Il nuovo presidente della squadra di New York è l'agente dell'ex n°7 dei Knicks - un legame che ha subito fatto pensare a molti a un ritorno in estate di Anthony a New York: "Parliamo tutti i giorni a telefono, ma di questo non abbiamo ancora discusso"

Lo dicono tutti in giro per la lega e il tam tam è già iniziato: con l’arrivo di Leon Rose al vertice della franchigia di New York, i Knicks stanno seriamente pensando al ritorno in estate di un grande veterano come Carmelo Anthony. Rose è stato per quasi un decennio l’agente dell’ex numero 7 blu-arancio, con cui ha un rapporto personale che va ben oltre quello professionale consolidato negli anni. Fu proprio l’attuale presidente dei Knicks a far funzionare il maxi scambio che portò il n°7 a New York dal Colorado, ma adesso il diretto interessato svicola di fronte alla domande: “É difficile fare considerazioni adesso perché nessuno sa come andrà avanti la situazione: la cosa più semplice da dire è “Il suo agente è ai Knicks, tornerà anche Anthony”, ma fino a quando non ci siederemo attorno a un tavolo a discutere di questa ipotesi, nulla può essere dato per certo. Parlo più volte alla settimana con Rose, quasi tutti i giorni in pratica, ma non è una discussione che abbiamo affrontato. Credo sia ancora una situazione nuova che tutti dobbiamo digerire e comprendere. Quando arriverà l’off-season dovrò iniziare a fare molta attenzione, altrimenti alcuni contatti di troppo potrebbero essere giudicati come tempering”. Non appena però la posizione di Rose verrà ufficializzata all’interno dell’organigramma dei Knicks, si potrà iniziare a ragionare anche su quello. A New York ormai mancano da troppi anni le vittorie e un po’ di suggestione sembra essere una delle poche medicine per far pesare di meno questa complicata situazione.