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Melo ricorda Kobe: "Dolore insopportabile, doveva venire alla partita venerdì"

NBA
DENVER - MAY 29:  Kobe Bryant #24 of the Los Angeles Lakers hugs Carmelo Anthony #15 of the Denver Nuggets after Game Six of the Western Conference Finals during the 2009 NBA Playoffs at the Pepsi Center on May 29, 2009 in Denver, Colorado. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2009 NBAE (Photo by Garrett W. Ellwood/NBAE via Getty Images)

Il giocatore dei Blazers ha affidato le sue parole a Instagram: "Questo dolore è quasi insopportabile! Perché tu? Perché Gigi? Non ha senso". E ha raccontato che Bryant lo aveva chiamato da poco dicendogli che sarebbe andato a vedere la partità di venerdì tra Lakers e Portland

Carmelo Anthony e Kobe Bryant erano grandi amici, e anche se non avevano mia giocato insieme in una franchigia NBA avevano condiviso grandi momenti con la maglia della nazionale americana, conquistando due ori olimpiici nel 2008 e nel 2012. "Ci sono momenti in cui le parole non possono descrivere il dolore - ha scritto Melo sui social - ed è uno di quelli. A volte sembra che piova sempre su coloro che meriterebbero il sole".  Il giocatore dei Blazers ha poi raccontato che Kobe lo aveva da poco chimata dicendogli che sarebbe andato a vederlo nella partita tra Portland e Lakers del prossimo venerdì. "Mi avevi detto che eri fiero di me e di continuare a essere me stesso iundipendentemente da qualsiasi cosa. Avevamo anche scherzato su quanto facessi lavorare duro Gigi e le sue compagne e io ti avevo detto che avresti dovuto darle un giorno di riposo...".  Anthony conclude scrivendo che Bryant sarà sempre ricordato e che la sua eredità vivrà per sempre: "Nessun arrivederci, sarai per sempre qui nei nostri cuori"

Il messaggio di Chris Paul

Anche CP3 ha voluto ricordare Kobe con parole ricche di commozione. "Non so se sarò in grado di elaborare tutto questo - ha scritto il giocatore di OKC - I miei genitori mi hanno sempre detto che tutto succede per una ragione ed è parte del piano di Dio. Ma questa volta è diverso... Tu eri diverso. A volte abbiamo lottato così duramente uno con l'altro che non avresti potuto immaginare come io ti guardassi sempre. Avevo bisogno di vedere quanto dovessi ancora migliorare, quanto ancora dovessi lavorare più duramente. Ma l'amore che avevi per il gioco non era niente rispetto a quello che avevi per le tue figlie. Quando ho visto il tuo ritiro mi sono seduto e ho pregato che mia figlia un giorno mi guardasse come Gigi guardava te. Mi mancherai con tutto il cuore, tutto il mio amore va a Vanessa e a tutta la tua famiglia"