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Coronavirus in NBA, California messa in quarantena. LeBron James: “Bene così”

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©Getty

Nella serata in cui i Lakers hanno reso nota la positività di due componenti del roster gialloviola, a Los Angeles è arrivato anche l’annuncio ufficiale da parte della autorità cittadine e statali della chiusura di tutte le attività. Una scelta apprezzata anche da James sui social

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Negli ultimi giorni la diffusione del contagio da coronavirus sta via via assumendo dimensioni sempre più rilevanti, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo - Stati Uniti compresi. Nelle ultime 24 ore il numero dei casi risultati positivi negli USA è raddoppiato, tanto da spingere le autorità a prendere dei provvedimenti ancora più stringenti e limitanti nella circolazione delle persone. Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato ai 40 milioni di residenti dello Stato di restare a casa per contrastare la diffusione, dando il via a un lockdown che coinvolgerà dunque anche Los Angeles - casa di molti giocatori NBA, oltre che dei Lakers; protagonisti delle cronache nelle ultime ore dopo che due componenti della squadra (di cui non è stata rivelata l’identità) sono risultati positivi. Una decisione rilanciata e condivisa anche dal sindaco di L.A. che ha chiesto a tutta la popolazione di rispettare le indicazioni. Dichiarazioni a loro modo storiche, visto che i provvedimenti presi non hanno precedenti nel dopoguerra anche negli Stati Uniti. Parole che tutti hanno ascoltato con grande attenzione; anche LeBron James, sintonizzato davanti la TV e pronto a commentare sui social: “Stanno per chiudere tutti qui a Los Angeles!!!”, sottolinea il n°23 gialloviola tra l’enfatico e l’incredulo. Una misura necessaria e da condividere: “Una mossa davvero intelligente”, chiosa LeBron via Twitter.