In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Mercato NBA, LeBron James ai Knicks? A New York ci sperano ancora

NBA

LeBron James ha già snobbato i New York Knicks una volta, nell'estate del 2010, quando scelse di andare a giocare a Miami. Ma nella Grande Mela sono convinti che il matrimonio tra "King" James e "la città che non dorme mai" sia solo rimamndato. Grazie a un altro James, oggi solo 15enne... 

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Condividi:

La lezione dell’estate 2010 evidentemente a New York non l’hanno ancora imparata. Oppure la speranza è che qualcosa nel frattempo sia cambiato (e la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire). Vedere LeBron James in maglia Knicks? “Non lo escluderei — fa sapere una delle firme più conosciute del New York Post, Marc Berman — specialmente  per l’ultimo anno della sua carriera”. Il ragionamento si basa su due pilastri: LeBron James ha più volte detto che il Madison Square Garden è l’arena in cui preferisce giocare così come ha più volte ribadito che sarebbe un sogno poter condividere il parquet NBA con suo figlio Bronny. Il quale — appena chiuso il suo primo anno di liceo, a Sierra Canyon — con i regolamenti vigenti non potrebbe sbarcare nella lega prima del 2024, quando James avrebbe 39 anni e avrebbe già visto scadere il suo attuale contratto con i Lakers (nell’estate 2022). Al n°23 gialloviola lo scenario di poter giocare insieme al figlio in maglia Knicks è già stato prospettato durante la sua ultima visita nella Grande Mela — “e non ha detto di no”, l’ottimistica visione di Berman. “Mio figlio ha 15 anni, mi preoccupo dei compiti che deve fare per domani, non del suo futuro”, la risposta più che altro divertita di LeBron. Ma a New York non si fermano davanti a nulla, e allora fanno notare come Rich Paul — l’agente del n°23 dei Lakers — abbia recentemente iniziato a rappresentare anche un altro n°23, stavolta proprio dei Knicks, il giovane e promettente centro Mitchell Robinson. E chissà che magari…