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The Last Dance, Isiah Thomas: "Michael Jordan? I miei rivali erano Bird e Magic"

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©Getty

La leggenda dei Detroit Pistons è tornata a parlare del suo rapporto con Michael Jordan, recentemente finito di nuovo sotto i riflettori con The Last Dance. "Quando eravamo tutti giovani e in salute negli anni ‘80, i miei rivali erano Bird e Magic, non Jordan e i Bulls"

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Saranno anche passati 30 anni, ma la rivalità tra Detroit Pistons e Chicago Bulls — e in particolare tra Isiah Thomas e Michael Jordan — non si è ancora del tutto sopita, come testimoniato anche in The Last Dance. Nonostante i due si siano reciprocamente fatti i complimenti (MJ ha definito Thomas la seconda miglior point guard di sempre dopo Magic Johnson, l’altro ha detto che Jordan è stato il più grande giocatore che abbia mai visto), il playmaker di quei Pistons è tornato a parlare dei suoi anni da giocatore — e non ha incluso MJ tra i suoi rivali. “Quando eravamo tutti giovani e in salute, dal 1984 al 1990, i numeri parlano da soli. Jordan non era davvero un mio rivale; i miei rivali erano Bird e Magic, cercando di raggiungere i Celtics e i Lakers. Chicago e Jordan a quel tempo, prima della mia operazione al polso, non erano nostri rivali”. Un ragionamento che ha senso se si prende in considerazione solo il decennio degli anni ’80, quando i Bulls dovevano ancora diventare dominanti: “Quando Boston era al suo meglio, gli abbiamo dato filo da torcere ma erano più forti di noi. Poi loro sono invecchiati e siamo riusciti a raggiungerli" ha detto Thomas. "In quel periodo abbiamo imparato molto da loro: erano i nostri maestri, i nostri mentori. Sono stati loro a insegnarci come vincere e a darci dei dolori. Poi una volta che li abbiamo sconfitti siamo arrivati alle Finals, dove uno dei miei mentori, Magic Johnson, mi ha insegnato come vincere un titolo. Da tutte le partite di finale tra Lakers e Celtics ho cercato di studiare qualcosa, prendendo appunti e imparando come diventare un campione. Come poi siamo riusciti a diventare noi stessi”. Certo, i Pistons hanno vinto tre serie in fila coi Bulls dal 1988 al 1990, ma eliminare dalla narrazione il 1991 — l’anno in cui i Bulls li batterono 4-0, provocando la famosa uscita senza stretta di manoè sicuramente conveniente per Thomas. Resta altresì vero che negli anni ’80 Lakers e Celtics erano le due franchigie di riferimento a cui aspirare e con cui doversi confrontare, esattamente come i Bulls lo sarebbero diventati nel decennio successivo — in cui i Pistons non sono riusciti a rimanere al top, arrivando alla fine del loro ciclo nel 1994.