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NBA, solo i Portland Trail Blazers hanno detto no al piano per il ritorno in campo

VOTO
©Getty

La proposta di Adam Silver per tornare a giocare è stata approvata da 29 franchigie su 30: gli unici a opporsi sono stati i Portland Trail Blazers, che avrebbero preferito un formato più innovativo e che le partite di Orlando contassero per la Lottery

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Come era largamente atteso, la proposta del commissioner Adam Silver di tornare in campo a partire dal 31 luglio con 22 squadre a Disney World è stata approvata dalla riunione dei 30 proprietari delle squadre NBA. Un po’ a sorpresa, però, il voto non è stato unanime: i Portland Trail Blazers, infatti, sono stati l’unica squadra a dire esplicitamente di no al piano di Silver, anche se diverse altre squadre — pur votando a favore — avevano le stesse rimostranze sul formato prescelto (mentre la volontà di tornare è stata condivisa da tutti). Sarebbe stato impossibile accontentare ogni squadra visto che ciascuna ha le sue esigenze particolari, ma è comunque curioso che i Blazers, teoricamente la squadra più avvantaggiata dal formato visto che con un ritorno a 16 squadre sarebbero rimasti fuori dai playoff, si siano opposti. Secondo quanto scritto da ESPN, i Blazers erano favorevoli al ritorno in campo, ma sia l'organizzazione che i giocatori avrebbero preferito altri formati più competitivi e innovativi rispetto a quello con 22 squadre (come quello da 20 squadre con gruppi in stile Olimpiadi/Mondiali). Inoltre, la franchigia avrebbe voluto che le partite da disputare a Orlando contassero per l’ordine della Lottery per il Draft, così che — se dovessero perdere alcune partite nella bolla — potrebbero risalire rispetto al 14° che occupano attualmente. Invece le “lottery odds” sono state cristalizzate in base ai risultati fino al momento della sospensione della stagione, con le 8 squadre rimaste fuori dalla bolla e le altre 6 che non si qualificheranno ai playoff che entreranno nella Lottery per le prime quattro scelte al Draft, ma senza considerare come sono andate le partite di Orlando. “Giochiamo per una proprietà che ascolta i suoi giocatori e ha spina dorsale” ha twittato CJ McCollum sulla situazione. “Abbiamo reso noto quella che secondo noi era la miglior soluzione e loro hanno seguito la nostra guida. La nostra dirigenza e Jody Allen (proprietaria dei Blazers, ndr) meritano elogi”.