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NBA, subito Jazz vs. Pelicans al via. E Josh Hart "minaccia" Donovan Mitchell su Twitter

NBA
©Getty

Divertente tweet della guardia dei Pelicans che tornerà in campo il 30 luglio nel New Orleans-Utah che segna la ripresa del campionato: memore dell'ultima sfida giocata contro Donovan Mitchell - con 46 punti della scatenata guardia dei Jazz - Hart promette un trattamento "molto fisico" al suo amico e avversario

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“Ripartenza col botto: derby di L.A. e Zion Williamson in campo”: è stato forse il commento più gettonato all’annuncio del nuovo calendario NBA, quello della ripresa del campionato a partire dal 30 luglio nella bolla di Orlando. Con due partite, in effetti: la sfida Lakers vs. Clippers e quella tra New Orleans Pelicans e Utah Jazz. Per la maggior parte degli osservatori quest’ultima è un’ottima chance per gustarsi la primissima scelta all’ultimo Draft di nuovo in campo, ma per Josh Hart — suo compagno di Pelicans — quella prima sfida contro i Jazz ha tutt’altro significato. Un significato che lo stesso Hart ha scherzosamente condiviso su Twitter, nel rispondere al post (“Let’s go”) di un Donovan Mitchell evidentemente prontissimo a scendere in campo. “Hey Don, vedo che giochiamo uno contro l’altro. Se provi ancora a segnare 50 punti sarò costretto a mandarti per terra con le cattive”. Hart ha una buona memoria, perché l’ultima volta che New Orleans e Utah si sono incontrate (il 16 gennaio scorso) la squadra di Donovan Mitchell era caldissima, reduce da 10 vittorie in fila. I Jazz non perdevano da appena prima di Natale, ma i Pelicans quella gara sembravano averla già vinta col canestro del 122-121 a due decimi di secondo dalla conclusione segnato da Brandon Ingram. Nella disperata ultima rimessa dei Jazz, però, gli arbitri pescano un fallo su Rudy Gobert, che in lunetta fa 1/2 e manda la partita in overtime. Nel prolungamento è Utah che sembra averla vinta (+5 a 2’28” dalla fine) ma da lì in poi l’attacco di coach Snyder si inceppa, compreso un Mitchell fino a quel momento letteralmente spaziale. Il n°45 dei Jazz chiuse la gara con 16/34 al tiro, 7 triple a bersaglio e la bellezza di 46 punti. Poco graditi a Josh Hart, evidentemente, a lungo inutilmente sulle sue tracce. Quello che Hart però si dimentica di dire è che Mitchell non fu neppure il miglior marcatore dell’incontro, onore andato a un Brandon Ingram da 49 punti. E ora, appena ricomincia la NBA, è subito tempo di rivincita.