È l'unico giocatore, insieme a Jamal Crawford, ad aver già vinto per tre volte il premio destinato alla riserva con maggior impatto nella lega. Ora potrebbe allungare a quattro, e non nasconde l'ambizione a farlo. Ma non gli dispiacerebbe neppure essere premiato insieme a un suo "collega"
Lou Williams il premio di sesto uomo dell’anno lo ha vinto una prima volta nel 2015, quando giocava ai Raptors. Poi ancora gli ultimi due anni, in maglia Clippers. Nell’albo d’oro di un riconoscimento che conta le firme eccellenti di James Harden e Manu Ginobili, di Danny Manning e Toni Kukoc, di Bill Walton e Kevin McHale, “Lou-Will” è l’unico — insieme a Jamal Crawford — che può contare su una tripletta. Con la possibilità di allungare a quattro, visto che il suo nome è tra i candidati anche per l’edizione 2019-20, in virtù dei 18.7 punti con 5.7 assist prodotti ogni sera dalla panchina dalla riserva di lusso di coach Doc Rivers, che quest’anno sta tirando anche con il 36.3% da tre punti, percentuale superiore alla media in carriera. Lui, sia chiaro, sente di meritarselo, ma non dimentica l’altro pezzo da novanta della panchina dei Clippers, Montrezl Harrell, produttivo almeno al suo pari (18.6 punti con 7.1 rimbalzi di media e il 58% dal campo). “Mi piacerebbe condividere il premio con lui, penso che ciascuno di noi se lo meriti. Io e Trez negli ultimi anni abbiamo fatto la storia — aggiunge senza mezzi termini — perché abbiamo accettato di sacrificarci in quella che è la seconda squadra a Ovest e pur così siamo stati in grado di avere grande successo”. La coppia Williams-Harrell guida infatti la panchina più prolifica per punti di tutta la NBA (51.5 a sera, contro i 49.6 di Washington, seconda) e il quesito che lo stesso n°23 dei Clippers ha posto ai suo follower su Twitter solo pochi giorni fa dice già tutto: “Ci sono mai stati due giocatori sopra i 18 punti di media dalla panchina nella stessa squadra? Con due superstar [ovviamente Leonard e George, ndr] a roster?”. Per questo Williams non ha dubbi: chi dovrebbe vincere il premio di sesto uomo dell’anno? “Io”, ha risposto. Ma se dovrà dividerlo con “Trez” sarà felice lo stesso.