
NBA, punti, energia e impatto immediato: i migliori a cambiare le partite. CLASSIFICA
Spesso escono dalla panchina, arma tattica utilizzata dagli allenatori per dare una scossa, spesso decisiva alla partita. "Microwaves", forni a microonde, perché si riscaldano in fretta. E spesso restano caldi, garantendosi così la permanenza in campo anche nei minuti decisivi. Ecco chi sono i migliori, secondo il sito "The Ringer", a spezzare in due una partita

“MICROONDE” | “Microwaves”: il soprannome, a fine anni ’80, nella NBA apparteneva a Vinnie Johnson, guardia dei Detroit Pistons due volte campioni NBA. Il motivo: perché usciva dalla panchina “e si scaldava in fretta”, proprio come un forno a microonde. Ecco chi sono i cinque giocatori che sanno scaldare la loro mano più velocemente, garantendo punti immediati alla propria squadra

MENZIONE D’ONORE: BUDDY HIELD, SACRAMENTO KINGS | Per i suoi Kings è uscito dalla panchina 20 volte, quest’anno, e parametrate sui 36 minuti le sue cifre realizzative (26.3 punti) lo mettono al primo posto nella lega. Fin dai tempi del college a Oklahoma, Hield ha davvero pochissime difficoltà a trovare il canestro e a Sacramento lo vogliono rendere l’arma capace di spezzare in due le partite

MENZIONE D’ONORE: PATTY MILLS, SAN ANTONIO SPURS | Gregg Popovich mette in campo la sua guardia australiana solo 22 minuti a sera ma ne ottiene quasi 12 punti a partita, un dato che lo rende — dalla panchina (solo una gara in quintetto per lui quest’anno) — il terzo miglior realizzatore dei neroargento dietro alla coppia di superstar DeRozan-Aldridge

MENZIONE D’ONORE: MARCUS SMART, BOSTON CELTICS | Più partite in quintetto che dalla panchina, per lui, quest’anno: ma non c’è dubbio che la guardia dei Celtics si scaldi sempre in fretta. A volte anche troppo, accendendosi nei confronti di avversari e arbitri. Più dei punti (che sono comunque 13.5 a sera) è l’energia quella che da Smart non manca mai. E Brad Stevens ringrazia

5. DERRICK ROSE, DETROIT PISTONS | L’ex MVP NBA quest’anno ha giocato 26 minuti di media ed è partito dalla panchina in 35 delle 50 gare disputate dai suoi Pistons. Pur da riserva ha chiuso come il miglior marcatore di Detroit oltre i 18 punti a sera, cifra che sale oltre i 25 se parametrata su 36 minuti: tra i giocatori con più di 20 gare in uscita dalla panchina è il miglior dato di tutta la NBA

4. DAVIS BERTANS, WASHINGTON WIZARDS | Con molta più libertà al tiro di quanto avuta a San Antonio, in maglia Wizards il secondo lèttone più famoso della NBA è letteralmente esploso: tira quasi 9 volte a sera da tre punti e lo fa con il 42.4% dal campo (con una percentuale effettiva vicinissima al 60%). Così, pur partendo in quintetto soltanto 4 volte in tutta la stagione, è il secondo miglior realizzatore di Washington, dietro solo a Bradley Beal

3. DENNIS SCHRODER, OKLAHOMA CITY THUNDER | Il mostro a tre teste dei Thunder nel reparto dietro ha sorpreso tutti: Chris Paul e Shai Gilgeous-Alexander sono le due guardie titolari, ma pur uscendo dalla panchina l’ex Hawks resta in campo più di 31 minuti e segna 19 punti a sera, con le migliori percentuali — sia effettive (53.2%), sia da tre punti (38.1%) della sua carriera. Che ha ancora davanti parecchie stagioni: il tedesco, infatti, ha solo 26 anni

2. MONTREZL HARRELL, L.A. CLIPPERS | Tocca a malapena i due metri ma gioca da lungo nel basket di oggi, un lungo che fa dei tagli dalla lunetta al ferro (sui pick and roll) e dell’attività sotto i tabelloni le sue caratteristiche migliori. Solo due volte in quintetto in tutto l’anno, regala a Doc Rivers tanta energia e la bellezza di 18.6 punti a sera in uscita dalla panchina: un bel lusso

1. LOU WILLIAMS, L.A. CLIPPERS | Primo posto abbastanza scontato per il compagno di Harrell ai Clippers: da sempre un realizzatore cinque stelle, ormai specializzatosi a uscire dalla panchina (secondo la formula: 25 minuti, 15 tiri, di solito la metà realizzati). Segna subito, ma segna (tanto) anche alla fine, quando i possessi contano di più. E da Lou Williams si può sempre andare a chiedere due punti