Un piccolo dettaglio - notato già nell'amichevole di esordio contro i Mavs, confermato in quella contro i Magic - vede il n°23 gialloviola scendere in campo con un piccolo omaggio al suo amico Kobe Bryant, l'uomo a cui è inevitabilmente dedicata la stagione dei Lakers che riprende a giorni nella bolla di Orlando
I temi della giustizia sociale e dell’uguaglianza razziale tengono banco nella bolla di Orlando per volontà espressa dei giocatori, che hanno scelto di tornare in campo anche per avere una piattaforma da cui far sentire la loro voce. Come sempre tra le più influenti c’è la voce di LeBron James, che nelle due apparizioni in campo finora a Orlando — contro i Mavericks nella prima partita, contro i Magic stanotte nella seconda — ha però sempre voluto anche ricordare a suo modo Kobe Bryant. Come? Indossando sul dito medio della mano sinistra (come già aveva fatto durante la stagione regolare) un copri-dito in spugna di color viola con il n°24 del “Black Mamba”. Lo aveva detto appena arrivato nella bolla (“Non passa giorno che io non pensi a Kobe e a Gigi”), lo dimostra anche con i fatti, portando un piccolo pezzo di Kobe Bryant in campo con i suoi Lakers a ogni partita.