
NBA, dal campo alla panchina: Steve Kerr, Mike D'Antoni, Doc Rivers e gli altri. VIDEO
Oggi siamo abituati a vederli in giacca e cravatta in panchina, ma una volta calpestavano anche loro i parquet NBA in canotta e calzoncini. Non sempre da protagonisti (anzi, quasi mai), ma per alcuni la carriera da giocatori ha significato un assaggio di quei successi poi continuati nel ruolo di allenatori

PRIMA GIOCATORI, POI ALLENATORI | Non è un requisito necessario, sono ancora una minoranza (oggi solo 10 su 30) ma tra i capo allenatori NBA ce ne sono sempre di più che hanno “assaggiato” la lega anche da giocatori, in canotta e calzoncini. E se alcuni non è facile ricordarseli con il pallone tra le mani, ecco un bellissimo video per rivivere le carriere da giocatori di coach che oggi si è abituati a vedere eleganti in panchina
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DOC RIVERS | Da giocatore entra nella NBA nel 1983, scelto al secondo giro da Atlanta. Agli Hawks lega gran parte della sua carriera (568 delle 864 partite disputate, in 8 stagioni e l’unica apparizione all’All-Star Game, nel 1988); poi per lui apparizioni anche in maglia Clippers, Knicks (ultime gare da titolare) e Spurs, con cui chiude la carriera nella stagione 1995-96

DOC RIVERS | Da allenatore sfiora il 68% di vittorie su 1616 partite allenate — statistiche che contano sempre e soltanto la regular season, vanno quindi aggiunti i playoff. Playoff che nel 2008 vince, alla guida dei Celtics, regalandosi così l’unico titolo NBA della sua carriera. Per due volte (nel 2008 e nel 2000, alla guida degli Orlando Magic) è votato allenatore dell’anno. Dal 2013 è alla guida dei Clippers

SCOTT BROOKS | Non viene scelto al Draft 1987 ma arriva comunque nella NBA l’anno dopo con la maglia dei Philadelphia 76ers. Una delle sei da lui indossate in carriera, lista che comprende anche Minnesota, Houston, Dallas, New York e Cleveland. È con i Rockets che si prende le soddisfazioni migliori, compreso l’anello di campione NBA nel 1994. Ultime apparizioni in campo in maglia Cavs nella stagione 1997-98

SCOTT BROOKS | Nel 2008, dopo un anno da assistente, è la scelta di Sam Presti per la panchina degli ambiziosi Oklahoma City Thunder. Allena 545 partite (playoff esclusi), ne vince il 62% venendo votato allenatore dell’anno NBA nel 2010. Resta ai Thunder fino al 2015, poi dal 2016 è sulla panchina di Washington, dove finora ha vinto 148 delle 310 partite allenate

MONTY WILLIAMS | Scelto dai New York Knicks al primo giro (24^ chiamata assoluta) al Draft 1994, ha disputato 9 stagioni NBA dal 1994 al 2003 giocando per i Knicks, ma anche per San Antonio, Denver, Orlando e Philadelphia. Un totale di 456 partite di stagione regolare, con una media in carriera poco sopra i 6 punti (mai in doppia cifra di media)

MONTY WILLIAMS | Nel 2010, a 38 anni, diventa (allora) il più giovane capo allenatore della storia NBA, sedendosi sulla panchina dei New Orleans Hornets (poi Pelicans). Ci rimane fino al 2015, vincendo però solo il 44% scarso delle gare allenate. Torna protagonista all’inizio di questa stagione, quando i Suns gli affidano il progetto di rinascita attorno a Devin Booker e Deandre Ayton

NATE McMILLAN | Ben 12 anni di carriera da giocatore (dal 1986 al 1998), quasi 800 partite di stagione regolare disputate (più un centinaio scarse di playoff) tutte con una sola maglia: quella dei Seattle Supersonics. Conosciuto come straordinario difensore, nel 1994 guida la lega per recuperi e per due volte è incluso nel secondo quintetto difensivo della lega. La sua maglia n°10 è ritirata dai Sonics

NATE McMILLAN | Non può essere che Seattle a dargli la prima panchina NBA, nel 2000. Ci resta per 5 anni, vincendo quasi il 54% delle gare allenate. Poi resta nel Pacific Northwest, per la lunga avventura a Portland: 7 stagioni da capo allenatore, un record quasi in parità (266-269) ma mai oltre il primo turno di playoff. Da 4 stagioni è l’head coach degli Indiana Pacers, finora la sua avventura più vittoriosa (56.9%)

BILLY DONOVAN | Scelto al terzo giro al Daft 1987 dagli Utah Jazz, viene subito tagliato. La sua unica chance NBA gliela regalano i New York Knicks, quando Rick Pitino (suo allenatore al college, a Providence) diventa capo allenatore: 44 partite nella stagione 1987-88 e 2.4 punti di media per Donovan

BILLY DONOVAN | Dopo due titoli NCAA sulla panchina di Florida nel 2006 e nel 2007, nel 2015 il grande salto nella NBA, per prendere le redini dei Thunder con i quali — giunto al quinto anno da capo allenatore — ha un record di 239 vinte e 153 perse (61.0%). Nel 2016 si è fermato a un passo dalle finali NBA

LUKE WALTON | I Lakers lo scelgono all’inizio del secondo giro al Draft 2003 e a L.A. il figlio del grande Bill legherà quasi tutta la sua carriera da giocatore, con eccezione di un anno e mezzo nel finale a Cleveland (2012-13 l’ultima stagione in maglia Cavs). Vince due titoli NBA, nel 2009 e nel 2010, nella squadra guidata da Kobe Bryant.

LUKE WALTON | Come per McMillan, anche per Walton sono i Lakers a dare la prima grande chance da capo allenatore, dopo essersi messo in mostra da vice di Steve Kerr negli Warriors campioni del 2015. Ma in gialloviola allena 4 stagioni, di ricostruzione, senza mai un record vincente o una partecipazione ai playoff. All’inizio di quest’anno puntano su di lui i Sacramento Kings

RICK CARLISLE | Selezionato nel magico Draft del 1984, ma non certo tra le prime chiamate (Boston usa la scelta n° 70): la sua carriera da giocatore rimane marginale, con il primo triennio in maglia Celtics e poi altri due anni con quella dei Knicks, mai oltre i 2.8 punti di media. Fa però parte dei Boston Celtics campioni NBA nel 1986, che gli regalano il suo unico anello da giocatore

RICK CARLISLE | Un altro anello invece lo vince sulla panchina dei Dallas Mavs nel 2011, ma prima ancora (nel 2002) su quella dei Detroit Pistons vince anche il premio di allenatore dell’anno NBA. Da head coach vanta una carriera lunghissima e piena di successi (1.445 partite allenate, di cui quasi il 55% vinte) tra Detroit (2 anni), Indiana (4) e Dallas, dove è alla sua 12^ stagione in panchina

MIKE D’ANTONI | Scelto al secondo giro (20^ chiamata) al Draft 1973, la sua carriera NBA si riassume in sole 130 partite, 128 con la maglia dei Kansas City-Omaha Kings e 2 con quella degli Spurs. Quella da rookie è la sua annata migliore (meno di 5 punti a sera), nel 1977 abbandona la lega: l’Italia lo aspetta

MIKE D’ANTONI | Ben diverse le sue fortune da allenatore: 50 gare a Denver nella stagione 1998-99, è però con Phoenix che la sua carriera decolla. In Arizona trascorre 5 anni, vince il 65% delle gare e si lancia su panchine ancora più importanti: New York prima e Los Angeles (Lakers) dopo. Vanno male entrambe le avventure, ma dal 2016 è a Houston dove invece torna a vincere come non mai (213-97 il suo record, 68.7%) e si aggiudica il secondo premio di allenatore dell’anno (2017) dopo quello ai Suns (2005)

JACQUE VAUGHN | Viene scelto all’ultima chiamata del primo giro al Draft 1997 da Utah, e ai Jazz trascorre le sue prime 4 annate NBA, sempre dalla panchina. Diventa (anche) titolare prima tra Atlanta e Orlando, poi gioca due stagioni nel New Jersey ai Nets e quindi chiude la carriera con un triennio agli Spurs, di cui fa parte della squadra campione NBA nel 2007. Per lui 776 partite e una media di 4.5 punti a sera

JACQUE VAUGHN | Orlando lo nomina capo allenatore prima del via della stagione 2012. Ma in due annate complete vince solo 43 partite e a metà della terza viene licenziato. Brooklyn lo promuove head coach a interim quest’anno, dopo il licenziamento di Kenny Atkinson: ma poche sono le certezze sul futuro

STEVE KERR | Scelto da Phoenix al secondo giro (50^ chiamata) nel 1999, si ritaglia una carriera lunghissima e piena di soddisfazioni: vince 5 titoli NBA, dal 1996 al 1998 al fianco di Jordan con i Bulls, nel 1999 e nel 2003 con gli Spurs. È uno specialista dalla lunga distanza, e all’All-Star weekend 1997 vince la gara del tiro da tre punti

STEVE KERR | Il biondino ex-Arizona continua a vincere anche in panchina: subito, all’esordio nel 2015 a capo dei Golden State Warriors, con cui si mette al dito altri due anelli nel 2017 e nel 2018. In sei stagioni sulla panchina dei californiani il suo record (di regular season) è 337 vittorie e 138 sconfitte (sfiora il 71%), con il titolo di allenatore dell’anno NBA del 2016