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NBA, LeBron James sibillino: "Ai Lakers abbiamo problemi fuori dal campo"

PAROLE
©Getty

I chiari problemi offensivi dei Los Angeles Lakers in questa ripartenza sono stati commentati in maniera criptica da LeBron James, che ha citato "cose che non si possono controllare fuori dal campo" senza specificare a cosa si riferisse. "È una stagione drasticamente diversa per tutti, a partire da me. Non ho alcuna esperienza con una bolla del genere"

Nonostante si siano assicurati il primo posto nella Western Conference e possano gestire le energie fino all’inizio dei playoff, non c’è tranquillità all’interno dei Los Angeles Lakers. I gialloviola sono scesi a un record di due vittorie e tre sconfitte, ma stanno avendo enormi problemi soprattutto nella metà campo offensiva, dove fino a questo momento hanno avuto un rendimento tragico con 95 punti segnati su 100 possessi, di gran lunga il peggiore delle 22 squadre scese in campo a Orlando. Persino gli Washington Wizards ne hanno segnati 102.4, e avere la terza miglior difesa è riuscita a mitigare solo fino a un certo punto i problemi in attacco. Dopo la sconfitta di 21 lunghezze contro gli Oklahoma City Thunder, LeBron James — che stanotte ha saltato la sconfitta contro gli Houston Rockets per un infortunio all’inguine — ha dato una risposta piuttosto strana su cosa manchi in questo momento alla sua squadra.

Le parole di James: "Non ho esperienza in una bolla"

Ci sono cose che non si possono controllare fuori dal campo delle quali davvero non voglio parlare in questo momento” ha detto commentando i problemi che stanno affliggendo i suoi. Joe Vardon, giornalista di The Athletic che segue James sin dai suoi giorni a Cleveland, ha provato a scrivere su un pezzo di carta la sua idea di quale fosse il problema sottoponendolo a LeBron, il quale però ha risposto solo un secco “Diavolo no”. Evidentemente però c’è qualcosa che sta dando fastidio a James, che spesso in carriera ha avuto un atteggiamento passivo-aggressivo davanti ai media quando qualcosa non andava: “Questa è una situazione totalmente diversa da qualsiasi altra io abbia mai affrontato in carriera. Non ho alcuna esperienza nell’avere la testa di serie numero uno all’interno di una bolla nel mese di agosto” ha continuato. “È un’esperienza nuova per tutti noi: dovremo affrontarla giorno dopo giorno continuando a lavorare sulle nostre abitudini, che siano in campo o durante le sessioni video. È una stagione totalmente e drasticamente diversa per tutti noi, a partire da me”.

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Le terribili percentuali da tre punti dei Lakers

Quello che indiscutibilmente dovrà cambiare in fretta per i Lakers sono le percentuali dalla lunga distanza. I gialloviola sono di gran lunga la peggior squadra della bolla con il 23.4% dall’arco, con i secondi peggiori — gli Utah Jazz e i Memphis Grizzlies — che quantomeno toccano il 30%. La squadra di coach Vogel è anche 15^ per tentativi, sintomo che qualcosa non sta funzionando neanche nella costruzione delle conclusioni, e il rapporto tra assist e palle perse è pericolosamente vicino all’1:1. Nonostante i tanti errori i Lakers non stanno nemmeno riuscendo a sopperire a rimbalzo d’attacco o con i punti in contropiede, una delle chiavi della regular season, registrando il secondo peggior differenziale tra punti segnati e subiti su 100 possessi della bolla (peggio di loro solo Washington). “In realtà secondo me l’attacco è buono” ha detto Anthony Davis, eccellente nelle due vittorie ma sotto media nelle 3 sconfitte. “Eseguiamo gli schemi nel modo giusto e troviamo i tiratori per conclusioni completamente aperte, solo che non entrano. Dobbiamo prenderci il nostro tempo e ritornare a segnare quei tiri”. Conviene farlo in fretta: tra dieci giorni è già tempo di cominciare i playoff e chiunque uscirà vincitore dal torneo play-in per l’ottavo posto promette di dare battaglia.

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