Playoff NBA: Montrezl Harrell chiede scusa a Luka Doncic per le offese razziste
L'episodioIl lungo dei Clippers, pizzicato dalle telecamere a dare del “white boy” (e aggiungendo poi delle offese) nei confronti del n°77 sloveno in gara-3, si è scusato prima della palla a due con il diretto interessato - che ha preferito poi vendicarsi sul parquet con una super prestazione
All’interno della bolla di Disney World non sfugge nulla alle telecamere, per quello non poteva passare inosservato lo scambio di battute prima della palla a due tra Luka Doncic - recuperato in extremis per la gara-4 contro i Clippers - e Montrezl Harrell; pizzicato nel primo quarto della sfida di 48 ore prima a urlare contro il n°77 sloveno un insulto razzista nel confronti di un “ragazzo bianco” - definito così da Harrell. Di certo non il messaggio che la NBA vuole mandare in queste settimane, sottolineando come la discriminazione non sia accettabile in alcun modo (e in nessuna direzione). Prima della palla a due, anche Doc Rivers era tornato sull’accaduto e aveva spiegato di averne parlato con il suo giocatore: “Entrambi stavano battibeccando, ma bisogna fare molta attenzione a ciò che si dice. Anche in momenti di tensione. Non credo che Luka abbia pronunciato nulla di razzista nei confronti del mio giocatore, ma non gli ha di certo fatto i complimenti. È come al playground, ai playoff è così: quando dici “white boy” non stai sottintendendo nulla di esplicitamente razzista, ma resta comunque sbagliato porsi in quel modo. Harrell è stato il primo a capirlo, gli ho spiegato che l’intenzione non conta e gli ho chiesto dalla prossima volta di essere attento affinché ciò che viene pronunciato non superi come in questo caso nessun tipo di confine”.
Anche per quello Harrell non ha perso tempo, andando subito da Doncic a metà campo a chiarire quanto successo e chiedendo scusa per le parole fraintese utilizzate poche ore prima. Frasi di cui ha chiesto conto anche la NBA, che nelle ultime settimane ha sposato in toto la causa del Black Lives Matter e che ha dunque rizzato le orecchie e la propria sensibilità nei confronti di tutte le tematiche che in qualche modo hanno a che fare con il razzismo. La decisione è stata quella di non multare il giocatore dei Clippers - apparso sin da subito pentito dell’accaduto - ma la mancata sanzione ha fatto storcere il muso a molti, alludendo a un ipotetico “polverone” che si sarebbe sollevato nel caso in cui le offese fossero state rivolte a parti (e colori della pelle) invertiti. Doncic però non ci ha badato poi tanto, consapevole di poter consumare la più dolce delle vendette sul parquet: 43 punti, 17 rimbalzi, 13 assist e tanto di tripla sulla sirena dell’overtime per decidere la partita e portare la serie sul 2-2. E Harrell? Due punti, un rimbalzo e un assist in 17 minuti. Spazzato via come se nulla fosse, come le polemiche per una frase di troppo che difficilmente pronuncerà un’altra volta in futuro.