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Jacob Blake, si ferma anche la WNBA: protesta con maglie con 7 fori sulla schiena

la protesta
©Getty

Boicottate anche le gare WNBA previste nella notte: giocatrici in ginocchio in mezzo al campo, t-shirt in solidarietà di Jacob Blake e un messaggio chiaro rivolto a tutti gli appassionati: “Non siamo soltanto delle semplici giocatrici di pallacanestro, siamo molto di più”

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Le giocatrici WNBA, impegnate nella fase conclusiva della stagione all’interno della bolla di Bradenton, hanno votato e deciso dopo la scelta dei Milwaukee Bucks, di seguire l’esempio dato dalle squadre NBA e non scendere in campo in segno di protesta a seguito dell’aggressione subita da Jacob Blake in Wisconsin. Niente partita e giocatrici radunate al centro del campo in ginocchio, con alcune componenti del roster delle Washington Mystics che hanno indossato delle magliette con una singola lettera per comporre il nome del ragazzo afroamericano brutalmente aggredito e colpito dagli agenti. Delle t-shirt con sette fori sulla schiena, a rappresentare i colpi di pistola che hanno raggiunto Jacob Blake mentre disarmato tentava di tornare in auto. “Questa stagione 2020 è diversa dalle altre”, sottolinea Elizabeth Williams, il centro delle Atlanta Dream chiamata a leggere un comunicato davanti alle telecamere di ESPN. “È nel nostro DNA, abbiamo passato le ultime settimane a pronunciare i nomi degli uomini e delle donne di colore colpite a morte e spesso dimenticate. Continueremo a usare la nostra piattaforma, il nostro spazio per parlare di queste ingiustizie, chiedendo azioni che dimostrino di voler andare verso un cambiamento che ancora non c’è stato”. Una protesta che potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni secondo alcune indiscrezioni giornalistiche: senza cambiamento, senza azione sociale, non si torna in campo.