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NBA, Jayson Tatum salva la stagione di Boston e pareggia il record di McHale

IL PROTAGONISTA
©Getty

Dopo un primo tempo chiuso sotto di 7 lunghezze, Jayson Tatum si è scatenato nella ripresa segnando 17 dei suoi 31 punti nel solo terzo quarto, ribaltando gara-5 e salvando la stagione dei Boston Celtics, che potranno giocarsi le loro chance in gara-6. Per lui alla fine anche 10 rimbalzi e 6 assist con una prestazione da leader assoluto dopo gli zero punti del primo tempo di gara-4

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Jayson Tatum sentiva di avere qualcosa da farsi perdonare. Lui stesso aveva definito come “inaccettabili” gli zero punti segnati nel primo tempo di gara-4 contro i Miami Heat, nonostante avesse poi comunque chiuso con 28 punti nel secondo. Anche in gara-5 le cose non stavano andando bene né per lui né per i Boston Celtics: pur realizzando 10 punti nella prima frazione, infatti, Tatum aveva segnato solo 3 dei 9 tiri tentati, e la sua squadra era andata all’intervallo sotto di sette lunghezze. Quasi un affare visto il 25% al tiro (5/20) dei biancoverdi in un primo quarto da soli 18 punti segnati, con l’ingresso di Enes Kanter (8 punti tutti nel secondo quarto) che ha cominciato a cambiare le sorti del match.

Il terzo quarto da dominatore di Tatum

A fare davvero la differenza è stato però il terzo quarto in cui Boston è esplosa segnando 41 punti (miglior frazione di questi playoff) trascinata dal suo giovane leader in maglia numero 0. Dopo aver già realizzato un terzo quarto da 16 punti in gara-4, Tatum ha fatto ancora meglio mettendone 17 in gara-5, facendo a pezzi la difesa di Miami con il suo gioco dal palleggio e controllando il ritmo della partita andando costantemente in lunetta. Otto dei 14 tiri liberi tentati da Tatum (numero toccato solo altre due volte in stagione) sono arrivati nella terza frazione di gioco e hanno permesso a Boston di confezionare un parziale di 13-0 che ha ribaltato la sfida e dato fiducia ai biancoverdi, capaci poi di chiudere i conti nel quarto finale con due triple (e bacio alla panchina) di Jaylen Brown, secondo miglior marcatore di squadra con 28 punti. 

Quinta partita da 30+ punti: raggiunto Kevin McHale

Sono 31 invece quelli di Tatum, che ha aggiunto anche 10 rimbalzi e 6 assist alla sua prestazione imprecisa al tiro (8/22 dal campo di cui 3/10 da tre) ma con poche sbavature (solo 2 palle perse) e contrassegnata dai viaggi in lunetta, quello che viene considerata la sua principale mancanza in attacco. In regular season la stella dei Celtics ha tentato meno di 5 liberi di media a partita, mentre in questi playoff ha già portato a 7 i suoi tentativi dalla lunetta — passando dal 25.5% di Free Throw Rate (il rapporto tra tiri liberi tentati e il totale dei tiri tentati dal campo) al 36.7%. Un’aggressività fondamentale per Boston e anche per lui, che per la quinta volta in questa post-season ha toccato quota 30 punti dopo averlo già fatto in gara-1 e 2 contro Philadelphia, in gara-2 contro Toronto e in gara-1 contro Miami. Un traguardo che nessuno dei grandi Celtics del recente passato, da Paul Pierce a Kevin Garnett fino anche ad Isaiah Thomas, è riuscito a raggiungere, visto che l’ultimo era stato Kevin McHale nella stagione 1987-88. Quell’anno i Celtics persero le finali di conference contro i Detroit Pistons in gara-6: un risultato finale che Tatum e i suoi compagni preferirebbero non replicare nella notte tra domenica e lunedì all’1.30 quando torneranno di nuovo in campo contro Miami (diretta su Sky Sport con commento di Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna).

Partite da 25+10+5 prima dei 23 anni: nessuno come Tatum

Con questa prestazione Tatum ha anche staccato LeBron James, diventando il primo giocatore nella storia NBA con cinque partite di playoff da almeno 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist prima di compiere il suo 23° compleanno. Una lista che comprende anche Kareem Abdul-Jabbar al terzo posto con 3 e Kobe Bryant e Magic Johnson con 2: una compagnia davvero di tutto rispetto per il giovane All-Star dei Boston Celtics.