
Finals NBA, LeBron James e non solo: i protagonisti di gara-4
I Lakers soffrono fino alla fine, stringono i denti nel 4° periodo e trovano i canestri più pesanti negli ultimi minuti per portare a casa la terza vittoria in quattro partite: un successo per 102-96, arrivato grazie ai 50 punti in due di James&Davis e delle giocate decisive dei vari Rajon Rondo e Kentavious Caldwell-Pope. A Miami non basta il rientro di Bam Adebayo, un Jimmy Butler da 22 punti e i 21 di Tyler Herro
LA CRONACA E GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
LE EMOZIONI DI GARA-4 CON LA VOCE DI TRANQUILLO-PESSINA

ANTHONY DAVIS | Dopo il passaggio a vuoto in gara-3, il n°3 dei Lakers si rivela decisivo a protezione del ferro - il perno attorno a cui ruota la difesa gialloviola. Quando gli Heat si ritrovano di fronte le sue braccia, cambia letteralmente il paesaggio. Il colpo di grazia poi in una partita per Davis da 22 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate arriva con i piedi oltre l’arco: è sua la tripla che decide la partita a meno di 40 secondi dalla sirena
VIDEO | LA TRIPLA DECISIVA DI ANTHONY DAVIS IN GARA-4
LEBRON JAMES | LeBron parte piano, perde tanti palloni in avvio e conserva le energie per il quarto periodo: alla fine è lui a caricarsi i Lakers sulle spalle, nonostante negli ultimi due possessi lasci le redini e il controllo dell’attacco gialloviola a Rajon Rondo. Alla sirena finale sono 28 punti, 12 rimbalzi e 8 assist con 8/16 al tiro. La solita maestosa prestazione per il Re
VIDEO | LA SUPER SCHIACCIATA DI LEBRON CHE TRAVOLGE HERRO
KENTAVIOUS CALDWELL-POPE | Otto punti dei primi dieci dei Lakers nel match portano la sua firma, in doppia cifra prima dell’intervallo che precede il secondo quarto. Una sicurezza mentale che torna utile nel finale, quando segna due canestri in fila nel momento più delicato del match: sul successo Lakers in gara-4 pesano dunque come un macigno i suoi 15 punti a referto

RAJON RONDO | Il canestro e i due punti arrivano soltanto alla fine, quando LeBron si mette in un angolo (anche a causa di un fastidio all’inguine) e gli lascia gestire i due possessi più importanti della sfida. Nonostante l’1/7 al tiro, sono cruciali i suoi 7 rimbalzi, 5 assist e la leadership dimostrata anche in una partita così delicata

DANNY GREEN | A inizio ripresa il pallone passa sempre dalle sue mani, alla ricerca di un vantaggio mai esplorato del tutto contro Tyler Herro. Oltre ai suoi 10 punti a referto, a fare la differenza sono soprattutto le giocate in difesa: un paio di palloni rubato cruciali, e le rotazioni sugli esterni che fanno comodo ai gialloviola. Nei minuti finali però coach Vogel preferisce toglierlo dal parquet: meglio mantenere maggiore pericolosità dal perimetro

KYLE KUZMA | I canestri (alle volte complicati) arrivano: tre bersagli e nove punti complessivi fondamentali per la causa Lakers. A mancare all’appello però è la difesa, inconsistente a protezione del ferro. Senza quella è impossibile tenerlo a lungo sul parquet, soprattutto quando si decide la partita

JIMMY BUTLER | L’All-Star degli Heat le prova davvero tutte per riuscire a tenere a galla e in partita Miami, coinvolgendo i compagni e sfiorando la tripla doppia con i suoi 22 punti, 10 rimbalzi e 9 assist - mostrando la solita incredibile aggressività nell’attaccare il canestro. Non sempre però si possono segnare 40 punti e gli altri non riescono a stargli dietro come necessario per ottenere l’ultimo strappo nel finale

BAM ADEBAYO | È lui la grande arma in più a disposizione di Miami in gara-4 (con Meyers Leonard ritornato comodamente a guardare i compagni in panchina senza mai alzarsi): l’All-Star degli Heat risponde con 15 punti, 6/8 dal campo e 7 rimbalzi in 33 minuti, andando oltre i problemi fisici che restano e che ne limitano in parte l’impatto nel finale

TYLER HERRO | Le sue percentuali dal campo continuano a essere modeste, ma la fiducia del rookie da record dei Miami Heat non viene mai meno, così come i soliti tre canestri decisivi nel quarto periodo. Herro trova un paio di bersagli clamorosi in un match da 21 punti e 7 rimbalzi in cui non si tira mai indietro. A Miami non sanno come andrà a finire nel futuro prossimo, ma negli anni a venire sono consapevoli di poter contare su un giocatore clamoroso per impatto e convinzione, oltre che per talento

DUNCAN ROBINSON | La sua miglior partita in queste finali, non solo per i 17 punti a referto, ma per la sicurezza mostrata e acquisita dopo aver mandato a bersaglio tre triple una più complicata dell’altra. Attacca il ferro e soffre meno del previsto in difesa perché i Lakers di rado decidono di sfruttare l’uomo contro di lui quando c’è bisogno di sfruttare i missmatch. Peccato per gli Heat che non basti a cambiare il corso della partita e soprattutto della serie

ANDRE IGUODALA | Non guarda letteralmente mai il canestro, ma la sua presenza in campo limita (non poco) sia James che Davis: alla sirena finale leggere 3 punti, 3 tiri e 1 rimbalzo nel suo tabellino è ingeneroso nei confronti dell’ennesima prestazione di assoluto spessore nei 20 minuti trascorsi sul parquet

IL TIRO DA TRE PUNTI | A pesare come un macigno sulla sfida è la diversa capacità di convertire i tentativi con i piedi oltre l'arco: nonostante l'elevata qualità delle conclusioni, gli Heat raccolgono un modesto 11/32 dalla lunga distanza. Discorso diverso per i Lakers, che rovinano le percentuali nel finale prima di colpire con Caldwell-Pope e Davis - sigillando così il successo in gara-4