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NBA, Golden State Warriors: Nico Mannion ha firmato un two-way contract

Mercato nba

Il giocatore di Arizona di passaporto italiano, scelta n°48 al Draft degli Warriors, ha firmato un contratto che gli permetterà in questa stagione di disputare 50 gare di regular season e di essere anche a disposizione per la G-League - a conferma di come a San Francisco vogliano puntare su di lui in questa stagione

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Spesso nel racconto delle dinamiche legate al Draft NBA e alla selezione dei giovani talenti viene dimenticato un particolare: soltanto le scelte al primo giro hanno accesso automatico a un contratto garantito. Dalla posizione numero 31 in poi invece quel passaggio non è scontato, e soprattutto non sempre arriva. Per Nico Mannion fortunatamente quest’attesa è durata pochi giorni, visto che stando a quanto riportato da Shams Charania, il n°1 di Arizona ha firmato un two-way contract con gli Warriors - a conferma di come Mannion potrà tornare utile a Steve Kerr nei prossimi mesi, aggiungendo alla rotazione un giocatore perimetrale da far crescere alle spalle di Steph Curry e da utilizzare come ulteriore pericolo dalla lunga distanza. Un accordo di questo tipo permetterà a Mannion di poter scendere in campo anche in G-League, dove probabilmente trascorrerà parte della sua stagione, provando a dimostrare sul parquet di meritare una possibilità anche in prima squadra. Gli Warriors potranno dunque utilizzarlo per 50 delle 72 partite di regular season in calendario nella prossima stagione, dovendo eventualmente centellinarne la presenza in campo - ampliata in questa regular season per i two-way contract rispetto al passato, permettendo così alle franchigie di attingere a un bacino maggiore di giocatori anche a causa dei problemi e delle defezioni che un eventuale contagio da COVID-19 potrebbe causare.

Cosa sono e come funziona un two-way contract?

I two-way contract sono degli accordi che permettono a ogni franchigia di aggiungere due giocatori al roster, portando il numero complessivo a disposizione da 15 a 17. Chi firma un accordo del genere può scendere in campo anche con la squadra di G-League (da lì il senso del “two-way”, della doppia opzione) - nel caso di Nico Mannion, il suo impiego sarà con i Santa Cruz Warriors, la squadra satellite di Golden State nella lega di sviluppo. Questi contratti però pongono delle limitazioni: in passato infatti era previsto che un accordo two-way aprisse al giocatore una finestra di soli 45 giorni durante la quale fare parte del roster della franchigia NBA. Scaduto quel tempo, bisognava prendere una decisione: o fare a meno di quel giocatore o liberare un posto nel roster per lui e offrire un contratto garantito fino al termine della stagione. Quest’anno però le cose sono cambiate: i giocatori potranno disputare un massimo di 50 partite in regular season (su 72 complessive in calendario), un modo per garantire una maggiore rotazione. Diverso anche il trattamento economico previsto: con la passata formula la retribuzione dipendeva dai giorni trascorsi in NBA, quest’anno invece è previsto uno stipendio forfettario a prescindere dall’utilizzo di 449.155 dollari. Il primo contratto da professionista della carriera di Nico Mannion.