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Coronavirus in NBA, Houston nei guai: Harden sotto indagine, Wall e Cousins in isolamento

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©Getty

ll Barba è finito sotto indagine da parte della NBA dopo la pubblicazione di un video in cui partecipa a una festa senza mascherine e potrebbe essere allontanato dal parquet per aver violato il protocollo previsto per il contenimento della pandemia. Nel frattempo i Rockets devono fare i conti con la possibile positività di Kenyon Martin Jr., che ha costretto diversi giocatori a restare in isolamento

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Comincia in salita la regular season dei Rockets, reduci da una preseason fatta di continue voci di mercato che spingono James Harden sempre più lontano da Houston. Il Barba però al momento fa parte del roster dei texani e, dopo aver conquistato i titoli dei giornali a causa il suo rivedibile stato di forma, è tornato a far discutere a poche ore dalla gara d’esordio che vedrà impegnati i Rockets contro i Thunder. Black Sports Online infatti ha pubblicato un video in cui si vede Harden prendere parte a una festa di Natale organizzata nei giorni scorsi: un evento in un luogo chiuso, pieno di persone senza mascherina - in violazione del protocollo NBA che proibisce ai giocatori di frequentare bar, ristoranti o qualsiasi altro luogo in cui sono presenti più di 15 persone. ESPN spiega che la NBA ha aperto un’indagine per verificare cosa sia accaduto e nel caso procedere con le sanzioni del caso, che prevedono l’allontanamento del giocatore dal parquet per osservare un periodo di quarantena. Inizialmente si era parlato della presenza di Harden in uno strip club, ma a tal proposito è arrivata la smentita del diretto interessato attraverso una storia Instagram in cui ha spiegato ciò che è accaduto, sottolineando come “ogni giorno ci siano delle regole nuove” di cui dover tenere conto: “Ho partecipare per mostrare affetto a una mia cara amica che ha organizzato un evento (non in uno strip club)”, spiega il n°13 dei Rockets, che passa all’attacco nei confronti di chi cerca di tirare in mezzo il suo nome, sottolineando: “Alla fine la verità viene sempre fuori”. Nel caso di sospensione, stando ai calcoli fatti da Bobby Marks di ESPN, ogni gara saltata potrebbe costare a Harden 284.517 dollari.

Wall e Cousins in isolamento “per colpa” di un taglio di capelli

Una bella gatta da pelare per Houston, che deve nel frattempo fare i conti con diverse assenze a causa della possibile diffusione del contagio da COVID-19 all’interno dello spogliatoio. No, non è colpa di Harden in questo caso, ma di un taglio di capelli costato caro sia a John Wall che a DeMarcus Cousins - costretti a isolarsi e rimandare l’esordio con i Rockets. Provvedimento necessario dopo aver riscontrato la positività di Kenyon Martin Jr., unico nella lista dei giocatori di Houston indicato come “non con la squadra, in isolamento” in vista del match da disputare contro Oklahoma City. Diversi giocatori dei Rockets infatti si sono incontrati in un appartamento per farsi tagliare i capelli da un parrucchiere: una situazione “non controllata” che obbliga tutti all’isolamento nel caso di positività di uno dei presenti. Cousins e Wall si sono sottoposti a tampone e sono risultati negativi, ma resteranno comunque lontano dal parquet. Assenze che si aggiungono a quella di Ben McLemore, positivo e anche lui ancora in isolamento lontano dal gruppo. Una situazione davvero complicata da gestire anche sotto l’aspetto tecnico in questo avvio di stagione: Stephen Silas aveva immaginato in maniera molto diversa la sua prima partita da capo allenatore NBA, chiamato invece a una prova complicata, cercando di non far pesare troppo le assenze, nella speranza che la partita si possa giocare. Secondo le regole previste dalla lega, i giocatori a disposizione devono essere almeno otto. Houston al momento li ha, ma la lista potrebbe restringersi nelle prossime ore.

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