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NBA, 5^ vittoria in fila Nuggets, Jokic parla di titolo: "Vorrei vincerlo qui a Denver"

NBA
©Getty

Un'altra grande prestazione del centro serbo dei Nuggets (decisivo anche in difesa contro Ja Morant sull'ultimo possesso) mantiene viva la striscia di vittorie di Denver, che si riaffaccia ai piani alti della lega. E le parole di Jokic non mettono limiti alle ambizioni del gruppo di coach Michael Malone

All’All-Star Game (il terzo consecutivo della sua carriera) ha giocato poco (meno di 20 minuti) e si è preso in tutto 4 tiri, ma la sosta prima del via della seconda parte di stagione non ha soddisfatto del tutto Nikola Jokic: “Non ho mangiato tutte le schifezze che avrei voluto mangiare”, ha scherzato appena tornato a Denver. Meglio per i Nuggets, che infatti lo hanno ritrovato all’apice della sua forma già nella gara contro Memphis, da lui chiusa a quota 28 con 15 rimbalzi e 7 assist ma soprattutto con gli ultimi 5 punti della squadra in attacco e la difesa decisiva su Ja Morant sull’ultimo tiro, che avrebbe potuto dare la vittoria ai Grizzlies. Ma ancora più del suo rendimento in campo, a Denver sono piaciute le parole uscite dalla bocca di Jokic immediatamente dopo la gara, con i Nuggets alla quinta vittoria in fila prepotentemente tornati in corsa per un posto al vertice della Western Conference: “Se volete la mia opinione, io il titolo NBA preferirei vincerlo qui a Denver, piuttosto che altrove con un’altra squadra. Se riesco a vincerlo con la maglia dei Nuggets — se riusciamo a farcela, di squadra — sarebbe molto più bello che se dovessi essere costretto ad andare altrove per farlo. Meglio ancora se qualche altra superstar vuole unirsi a noi…”, ha dichiarato il talento serbo.

Che ai Nuggets - che lo hanno scelto con la n°41 al Draft 2014 — deve la sua chance NBA e che con la franchigia del Colorado è sotto contratto fino al termine della stagione 2022-23. Con uno Jokic formato MVP (oltre 27 punti e 11 rimbalzi di media ma anche 8.5 assist a sera con quasi il 57% dal campo e il 42% da tre punti), Jamal Murray, l’emergenza di Michael Porter Jr. e un nucleo con già qualche esperienza di playoff, a Denver parlare di titolo NBA non è più una follia.

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