NBA, risultati della notte: Denver sbanca Los Angeles, debutto vincente per Aldridge
Successo di autorità di Denver a Los Angeles, guidando la sfida ai Clippers dall'inizio alla fine anche senza il miglior Jokic. Atlanta vince al secondo supplementare contro San Antonio (decisivo Gallinari con 16 punti e 12 rimbalzi), debutto vincente per Aldridge a Brooklyn. Miami supera Golden State nonostante 36 punti di Curry, Orlando vince all'OT a New Orleans. Successi per Philadelphia a Cleveland e per Detroit su Washington
L.A. CLIPPERS-DENVER NUGGETS 94-101 | Questi Nuggets fanno davvero sul serio e si vanno a prendere un successo di autorità sul campo di una diretta concorrente come i Clippers, conquistando il quarto successo consecutivo senza mai andare sotto nel punteggio. E dire che Nikola Jokic non ha toccato la doppia cifra per punti fino a 5:20 dalla fine, chiudendo poi con cifre “normali” da 14 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Denver però ha dato l’impressione di aver già trovato i suoi automatismi dopo l’arrivo dal mercato di Aaron Gordon
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Con Jokic in serata no (6/16 al tiro e neanche un viaggio in lunetta in 36 minuti), è stato Jamal Murray a caricarsi i suoi sulle spalle realizzando 23 punti con 9/18 al tiro, seguito dai 20 di Michael Porter Jr. e i 19 di Will Barton, oltre ai 14 di Gordon per un quintetto tutto in doppia cifra (sopperendo ai soli 11 realizzati dalla panchina). Soprattutto la difesa ha tenuto la miglior squadra tiratrice della NBA a solo 10/34 dalla lunga distanza, resistendo anche al parziale di 13-3 dei padroni di casa per tornare a -1 nel quarto periodo
Ancora un ko pesante per i Clippers, a cui non sono serviti i 24 punti con 12 rimbalzi di Kawhi Leonard e i 17+8 del rientrante Paul George, alle prese con un piede destro dolorante. I 18 del sorprendente Terence Mann dalla panchina battono da soli le intere riserve degli ospiti, ma i Clippers hanno finito per pagare la partenza lenta (solo 20 punti nel primo quarto) finendo sotto anche di 18 lunghezze nel corso della ripresa. Ora tra le due squadre c’è una sola gara di distanza in classifica, con in mezzo i Lakers e Portland subito dietro
SAN ANTONIO SPURS-ATLANTA HAWKS 129-134 2OT | Spurs e Hawks danno vita a una partita combattutissima, in cui il massimo vantaggio è stato di 11 lunghezze, ci sono state 10 parità e 8 avvicendamenti nella guida del punteggio, risolvendosi solo al secondo supplementare. Trae Young ha avuto il tiro per vincerla già nei regolamentari ma ha sbagliato, rifacendosi poi con gli interessi nei due overtime segnando 14 dei suoi 28 punti finali per sopperire anche all’assenza dell’infortunato John Collins
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La giocata più importante però l’ha realizzata sull’ultimo possesso offensivo del secondo OT, quando ha trovato Danilo Gallinari in angolo per la tripla del +4 a 11.8 secondi dalla fine. Per l’azzurro alla fine ci sono 16 punti e 12 rimbalzi in 36 minuti in uscita dalla panchina, con il miglior plus-minus di squadra (+12) e 5/12 al tiro con 2 triple a segno, accompagnando i 28 segnati anche da Clint Capela e Bogdan Bogdanovic, oltre ai 28+12 assist di Young. Sette punti in 22 minuti al debutto per Lou Williams
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San Antonio, alla seconda partita di un back-to-back dopo aver vinto con Sacramento, è riuscita a rimettere in piedi la sfida chiudendo i regolamentari con un parziale di 9-3, guidata dai 36 punti con 9 assist di DeMar DeRozan e i 29 con 7 triple (nuovo massimo in carriera) di Derrick White. “Era la terza partita in quattro giorni dopo tutto quello che hanno dovuto già affrontare a livello di calendario” ha detto Gregg Popovich sui suoi giocatori. “Sono solo contento se non muoiono in campo”
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BROOKLYN NETS-CHARLOTTE HORNETS 111-89 | Il primo quarto decide già la gara: un terrificante 32-11 inflitto dai Nets agli Hornets, parziale in cui il solo Jeff Green (12 punti con 5/9 al tiro nei primi 12 minuti, finirà a quota 21) fa meglio da solo di tutta la squadra avversaria. La 7^ vittoria interna consecutiva di Brooklyn arriva grazie a 20 triple a segno (20/45, il 44.4%), con il positivo esordio di LaMarcus Aldridge (11 punti, 9 rimbalzi e 6 assist in quintetto) e un Kyrie Irving vicino alla tripla doppia con 15, 11 rimbalzi e 8 assist
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Percentuali dal campo sotto il 35%, gli Hornets vanno sotto a rimbalzo (56-44) e concedono la bellezza di 34 assist all’attacco di Brooklyn. Nessun giocatore di coach Borrego fa meglio dei 13 punti della coppia Gordon Hayward-Devonte’ Graham (ma con 3/11 al tiro), mentre Terry Rozier si ferma a 12 e sono 11 dalla panchina i punti di Malik Monk. Charlotte non riesce mai a uscire dalla fossa in cui precipita nel primo quarto, quando tira 4/23 dal campo e finisce sotto anche di 32 punti nel terzo
MIAMI HEAT-GOLDEN STATE WARRIORS 116-109 | Miami vede l’esordio di Victor Oladipo (utile in tutto: 6 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi) ma soprattutto ammira un ex eccellente come Andre Iguodala diventare decisivo nei momenti caldi della partita: i suoi 10 punti, infatti, arrivano tutti nel quarto quarto, quando la gara si decide. Sono 20 — sempre in uscita dalla panchina — quelli di Tyler Herro, mentre tra i titolari fanno meglio Duncan Robinson con 21 (e 4 triple) e Jimmy Butler, top scorer a quota 22 con anche 8 assist, 6 rimbalzi e 4 recuperi
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Per Golden State l’ultimo ad arrendersi è come al solito Steph Curry, non solo autore di 36 punti con 5/11 da tre e un perfetto 13/13 dalla lunetta, ma anche col suo massimo stagionale a rimbalzo (11). Sono un season-high anche i 16 punti di Draymond Green, che ci aggiunge 10 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi, mentre Andrew Wiggins ne segna 23 ma sono le 20 palle perse degli Warriors (da cui gli Heat ricavano 27 punti) a condannare la squadra di coach Kerr
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NEW ORLEANS PELICANS-ORLANDO MAGIC 110-115 OT | Il saldo offensivo delle due panchine dice già molto per spiegare la vittoria dei Magic, che dalle riserve ottengono 65 punti (contro i 26 degli avversari). Wendell Carter Jr., arrivato dai Bulls, chiude in doppia doppia con 21 punti e 12 rimbalzi, 11 anche per Mo Bamba, ma sopratuttto 19 punti per Terrence Ross, autentico protagonista nell’overtime con i due canestri decisivi che, nonostante un terrificante 5/25 da tre punti (20%), permettono a Orlando di uscire vincente dalla sfida contro New Orleans
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Pelicans che — prima ancora delle tante assenze (fuori Zion Williamson, Brandon Ingram e Lonzo Ball) — devono recriminare per le 23 palle perse, un’enormità (che portano a 36 punti per i Magic). Meritano però una citazione positiva i 31 punti di Nickeil Alexander-Walker, con anche 8 assist, e l’assurda doppia doppia di Josh Hart, che si conferma una delle guardie rimbalziste migliori di tutta la NBA, chiudendo con 14 punti e ben 17 palloni catturati sotto i tabelloni.
CLEVELAND CAVALIERS-PHILADELPHIA 76ERS 94-114 | Dura un tempo la resistenza dei Cavs ai Sixers, che nei secondi 24 minuti schiantano gli avversari 56-38. I due protagonisti arrivano dalla panchina, e sono Shake Milton (10/14 al tiro con 5 triple e 27 punti) e Dwight Howard, in doppia doppia come ai bei tempi (18 con 15 rimbalzi e un solo errore al tiro). Tra i titolari 5/10 da tre e 19 punti per Seth Curry e così anche una gara da 2/11 al tiro (ma 13 rimbalzi) di Ben Simmons non affossa la squadra di coach Rivers, che chiude 4-2 il suo giro di trasferte
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Le notizie positive in casa Cavs arrivano più dai ritorni in campo — quello di Kevin Love, solo la sua 5^ gara in stagione (chiusa con 13 punti in 20 minuti) e quello di Matthew Dellavedova, al debutto stagionale (zero punti ma 5 assist). Il top scorer è Collin Sexton, autore di 24 punti, solo 8 tiri (e 6 punti) per Darius Garland, fa meglio “l’altro” D-Wade (Dean Wade), che chiude a quota 16 con 8 rimbalzi. Quarta sconfitta in fila per Cleveland
DETROIT PISTONS-WASHINGTON WIZARDS 120-91 | La sfida tra due delle peggiori squadre della Eastern Conference non ha storia, con Detroit che controlla a piacimento sin dall’inizio toccando anche il +31 nel corso della gara fino alle 29 lunghezze di scarto con cui porta a casa la vittoria. I Pistons hanno trovato motivazioni extra dalla gara dello scorso 27 marzo, quando gli Wizards si misero a ridere in panchina sul +27 in una facile vittoria di Washington. “Stavolta abbiamo giocato sul serio” ha detto Wayne Ellington
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Lo ha fatto soprattutto Josh Jackson, che ha segnato 19 dei suoi 31 punti (massimo stagionale) nel solo primo tempo chiudendo con numeri estremamente efficienti (13/21 dal campo di cui 4/7 da tre), seguito da sei compagni in doppia cifra tra cui la tripla doppia sfiorata da Mason Plumlee con 13+11+7. “Abbiamo lasciato che un giocatore affamato si prendesse tiri da shootaround tutta sera” ha detto coach Scott Brooks parlando di Jackson
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Le assenze pesanti di Bradley Beal e Davis Bertans si stanno rivelando insormontabili per gli Wizards, a cui non è servita la 18^ tripla doppia stagionale di Russell Westbrook (16 punti, 11 rimbalzi e 12 assist, ma anche 9 palle perse) per rimanere in partita. Se poi si tira quasi peggio ai liberi (6/19) che da tre punti (5/19), è davvero impossibile pensare di giocarsela. “Non mi era mai capitato in carriera di vedere percentuali quasi identiche dalla linea dei liberi e da tre” l’amara considerazione di coach Brooks
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Questa la situazione nelle due classifiche dopo le gare della notte. Ricordiamo che le squadre dalla settima alla decima posizione si giocheranno gli ultimi due posti per i playoff in un torneo play-in da disputare tra il 18 e il 21 maggio per accedere al primo turno