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NBA, Kevin Durant e il suo ritorno "perfetto": 17 punti, 0 errori e vittoria sui Pelicans

IL PROTAGONISTA

Il n°7 di Brooklyn, inizialmente indicato in quintetto, è partito dalla panchina e ha inciso a gara in corso in un match conquistato senza grossi problemi dai Nets, straripanti nel secondo quarto proprio quando Durant ha messo piede in campo: per lui 17 punti, 5/5 dal campo e a cronometro fermo. Chirurgico davanti agli occhi felici di mamma Wanda, KD ha dimostrato quanto possono essere letali i Nets - adesso senza James Harden - con il roster al completo

Steve Nash ha deciso di farlo partire dalla panchina, la seconda volta soltanto in tutta la carriera per Kevin Durant - entrambi i casi quest’anno, uno dopo l’altro nelle ultime sfide casalinghe dei Nets. Meglio centellinare il suo sforzo e soprattutto dosare i minuti in vista di un eventuale arrivo in volata in cui avrebbe dovuto richiedere uno sforzo ulteriore a KD. Non c’è n’è stato bisogno, visto che a Brooklyn è bastato un tempo per mettere 20 lunghezze di distanza tra sé e una New Orleans spaesata non appena il n°7 di Brooklyn ha messo piede in campo: 19 minuti di poesia per Durant, protagonista di un secondo quarto da 43 punti totali per i Nets, chiuso con 14/18 dal campo di squadra e talmente avanti nel punteggio da permettergli di riposare a lungo anche nella ripresa. Per Durant, assente dallo scorso 13 febbraio e costretto anche a saltare l’All-Star Game (che avrebbe dovuto giocare da capitano), arrivano 17 punti con 5/5 al tiro, 2/2 dall’arco e 5/5 a cronometro fermo: ogni volta che ha alzato la mano per concludere, non ha mai sbagliato, aggiungendo anche 7 rimbalzi e 5 assist al suo boxscore.

“Credevo di poter tornare in campo e giocare così come ho fatto: non avevo nessuna intenzione di strafare”: queste le prime parole di Durant a fine partita, per nulla infastidito dalla scelta di rimetterlo in panchina dopo che era stato annunciato all’interno del quintetto titolare. Il tutto davanti agli occhi sorridente di mamma Wanda - scatenata a bordocampo a riprendere tutto con lo smartphone e abbracciata con affetto a fine partita - in quella che è stata la prima partita ufficiale di Kevin Durant in maglia Nets davanti al pubblico del Barclays Center (entrato in maniera contingentata, ma presente ormai dallo scorso 28 febbraio sugli spalti dell’arena di Brooklyn). Una vera e propria festa della pallacanestro e soprattutto un chiaro messaggio inviato a tutte le avversarie: la potenza di fuoco dei Nets appare illimitata, per quello che è già il miglior attacco all-time per produzione e che non ha praticamente mai avuto a disposizione tutto il roster al completo.

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