
NBA, risultati della notte: Nets primi a Est con Durant, Phoenix batte Utah all'OT
Brooklyn spazza via New Orleans nella gara in cui ritrova Kevin Durant (17 punti con 5/5 dal campo), super sfida Booker-Mitchell nella vittoria Phoenix all'OT che riapre la corsa a Ovest. Dallas perde a sorpresa a Houston, Atlanta senza Gallinari va ko in casa con Memphis. Boston batte in volata New York e si prende il 7° posto a Est, Charlotte sale al 4° vincendo a OKC, Denver supera San Antonio. Torna a sorridere Washington (20^ tripla doppia stagionale per Westbrook), successo Indiana contro Minnesota

BROOKLYN NETS-NEW ORLEANS PELICANS 139-111 | Brooklyn festeggia nel migliore dei modi il ritorno in campo di Kevin Durant, spazzando via dal parquet i Pelicans e vincendo con merito un match da oltre il 55% al tiro dal campo di squadra. Decisivo il secondo quarto: i Nets tirano 14/18 dal campo (78%), segnando 43 punti e arrivando all’intervallo lungo con 20 lunghezze di margine. Il modo migliore per non far pesare l’assenza di James Harden in quella che è la sesta vittoria nelle ultime sette gare
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Kevin Durant si rivede così sul parquet dopo 23 partite d’assenza, alla seconda gara in carriera in uscita dalla panchina e autore di 17 punti con 5/5 al tiro nei 19 minuti che Steve Nash gli concede. Kyrie Irving è il miglior realizzatore di Brooklyn con 24 punti e 6 assist, a cui si aggiungono i 22 con 8/12 al tiro di LaMarcus Aldridge, i 14 con 6/9 dal campo per Joe Harris e i 10 punti di Blake Griffin - tornato a saltare e schiacciare come in passato (5 inchiodate al ferro in 7 gare ai Nets, le stesse dei precedenti 49 match con i Pistons)
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Si interrompe invece a 25 gare la striscia di partite con almeno 20 punti e il 50% dal campo cavalcata da Zion Williamson, che chiude con 16 punti e 4/12 al tiro in un match complicato per lui e per i Pelicans. New Orleans infatti, alla quinta gara senza l’infortunato Brandon Ingram, non va oltre i 26 punti di Eric Bledsoe, allontanandosi così ancora di più dalla zona play-in e playoff - al quarto passaggio a vuoto nelle ultime cinque partite e a due sconfitte di distanza dagli Warriors decimi

PHOENIX SUNS-UTAH JAZZ 117-113 OT | La sfida tra le due migliori squadre della NBA (record alla mano) non tradisce le attese. Suns e Jazz danno vita a una partita intensa e tirata fino all’ultimo, decisa solamente dopo un tempo supplementare in favore dei padroni di casa, capaci di toccare il +13 all’intervallo ma ripresi subito nel terzo periodo dai 38 punti dei Jazz. A chiudere definitivamente i conti è stata però l’esperienza di Chris Paul
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Il veterano alla soglia dei 36 anni è risultato ancora una volta decisivo segnando 16 dei suoi 29 punti tra quarto periodo e supplementare, aggiungendo anche 9 assist alla sua grande partita da 12/24 al tiro e 3/7 da tre, oltre al 2/2 dalla lunetta per mettere due possessi di distanza tra le squadre a pochi secondi dalla fine (nonostante il tentativo di disturbo di Rudy Gobert, che ha impiegato quasi un minuto per rimettersi una lente a contatto per togliergli la concentrazione, senza successo)
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Il miglior realizzatore in casa Suns è però Devin Booker, che non ha avuto l’efficienza del compagno di reparto (13/31 al tiro e 0/6 da tre punti, tra cui l'errore sulla sirena dei regolamentari che avrebbe potuto chiudere subito i conti) ma ha finito da top-scorer dei suoi con 35 punti, seguito dai 18+12 di un eccellente Deandre Ayton a rimbalzo offensivo e la presenza di Jae Crowder su tutte le palle vaganti (12 rimbalzi pur tirando 2/9 da tre). Phoenix si porta così a una sola partita di distanza dal primo posto occupato dai Jazz nella Western Conference

Per Utah si tratta del secondo ko consecutivo, ma non si può certo dire che non ci abbiano provato. Donovan Mitchell in particolare è stato l’ultimo ad arrendersi, firmando anche la tripla del pareggio a 10 secondi dal termine dei regolamentari e chiudendo con 41 punti e 8 rimbalzi, tirando 16/35 dal campo e 4/12 dalla lunga distanza. Insieme a lui ci sono i 20 punti di Bojan Bogdanovic e i 16+18 di Gobert, in una serata in cui la squadra di coach Snyder ha tirato con un terribile 11/44 dall’arco

HOUSTON ROCKETS-DALLAS MAVERICKS 102-93 | Sconfitta a sorpresa per Dallas - una delle squadra più in forma dell’ultimo mese, battuta dai Rockets nel recupero della sfida rinviata lo scorso 19 febbraio a causa del maltempo. Torna in campo Kristaps Porzingis e non basta con i suoi 23 punti e 12 rimbalzi, a fianco del quale parte in quintetto un Nicolò Melli da 2 punti e 3 rimbalzi in 23 minuti sul parquet. Impreciso anche Luka Doncic: 23 punti con 26 tiri, 1/9 dalla lunga distanza, 9 rimbalzi e 5 assist
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Dallas rimanda dunque la manovra di avvicinamento ai Lakers in classifica, mentre Houston festeggia il ritorno alla vittoria dopo 5 sconfitte in fila e soprattutto il rientro di John Wall - leader della squadra e autore di 31 punti con 12/23 al tiro e 7 assist, a cui si aggiungono i 22 e 10 rimbalzi di Christian Wood e i 14 di Kevin Porter Jr. - una delle poche note liete della stagione dei Rockets. Decisiva anche la presenza sotto canestro di Kelly Olynyk: i 18 rimbalzi catturati sono il suo nuovo massimo in carriera
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BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 101-99 | Partita equilibrata e fondamentale vinta dai Celtics contro i Knicks - che a inizio serata erano appaiate al 7° posto in classifica a Est. Una gara da 17 cambi in testa alla sfida nel punteggio, decisa soltanto in volata da una tripla di Marcus Smart a cui New York non è riuscita a replicare con Alec Burks, perdendo poi definitivamente ai liberi. Alla sirena finale sono 29 punti con 10/14 al tiro e 6/6 da tre punti per RJ Barrett, con 22, 9 rimbalzi e 6 assist di Julius Randle
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Nella prima gara in carriera da titolare in NBA per Romeo Langford, sono tre i giocatori dei Celtics in doppia cifra: Marcus Smart da 17 punti e 9 assist, determinante nel finale; Jayson Tatum con 25 e 10 rimbalzi e soprattutto Jaylen Brown - autore di 32 punti con 12/26 al tuo, 5/13 dall’arco, 10 rimbalzi e qualche libero sbagliato di troppo. Per Boston è la terza vittoria nelle ultime quattro gare, il modo migliore per sfruttare questa lunga serie di match casalinghi
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ATLANTA HAWKS-MEMPHIS GRIZZLIES 113-131 | Niente Danilo Gallinari - infortunato alla caviglia sinistra a causa di una “storta” contro New Orleans - nella pesante sconfitta casalinga contro Memphis, che scappa via in un terzo quarto da 43-23 nel punteggio e si prende la quarta vittoria in fila. Senza Capela, Hunter e Collins, resta il solo Trae Young tra i migliori realizzatori di squadra a disposizione (14 punti, 11 assist e tanti errori al tiro), mentre Bogdan Bogdanovic ne aggiunge 24 con 6 rimbalzi e 4 triple
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Il protagonista della serata invece è Grayson Allen, autore di 11 punti in fila (con tre triple a bersaglio) in un terzo quarto da 17 complessivi per lui, ciliegina sulla torta di un match da 30 punti massimo in carriera - raccolti tirando 10/18 e aggiungendo anche 4 rimbalzi e 3 assist nei 30 minuti sul parquet. È lui a guidare un quintetto tutto in doppia cifra, con 19 e 11 rimbalzi di Jonas Valanciunas e i 19 e basta (no, non è vero, ci sono anche 7 assist) messi a referto da Ja Morant
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DENVER NUGGETS-SAN ANTONIO SPURS 106-96 | Sfiora la 13^ tripla doppia in stagione Nikola Jokic, che si ferma a un rimbalzi di distanza con i suoi 25 punti e 10 assist nel meritato successo Nuggets contro gli Spurs - avanti nel parziale al termine di ognuno dei quattro periodi. Doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi per Michael Porter Jr. in quella che è la gara “d’andata” e soprattutto la settima vittoria in fila per Denver, che non ha ancora mai perso da quando sono arrivati in squadra Aaron Gordon e JaVale McGee
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Espulso Mike Malone per doppio tecnico (costretto a fare a meno dell’infortunato Jamal Murray per la seconda gara in fila), mentre dall’altra parte Gregg Popovich resta a guardare per 48 minuti i suoi ragazzi incassare la quarta sconfitta in fila; sprofondati al nono posto a Ovest nonostante i 18 punti a testa di Derrick White e Dejounte Murray, a cui si aggiungono i 14 con 13 tiri di DeMar DeRozan e i 12 in uscita dalla panchina dell’eterno Patty Mills

INDIANA PACERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 141-137 | I fratelli Holiday (22 punti per Aaron con 4 triple in uscita dalla panchina, 21 con 5/8 dall’arco per Justin) guidano al successo i Pacers contro Minnesota, che prova invano nel finale a riportarsi a contatto in un match vinto da Indiana nonostante l’assenza di Domantas Sabonis e reduci da nove sconfitte nelle ultime 10 sfide casalinghe. In un match in cui Indiana tira con il 59% dal campo, sono i due liberi firmati da Aaron Holiday a 8.3 secondi dalla sirena a chiudere i conti
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Da sottolineare la prestazione di TJ McConnell, che realizza la tripla del +6 a 50 secondi dal termine e permette ai Pacers di allungare in maniera definitiva. Una gara da ricordare per l’ex Sixers che chiude con 19 punti e 15 assist in uscita dalla panchina - seconda gara della sua stagione da 15+ punti e 15+ assist a gara in corso, primo all-time nella storia NBA a riuscirci nella stessa regular season da quando la lega raccoglie questi dati (stagione 1970-71)
VIDEO | I 15 ASSIST DI TJ MCCONNELL CONTRO MINNESOTA
Dopo aver vinto le prime due gare della stagione, i T’Wolves continuano così a non riuscire a mettere in fila un paio di successi, nonostante un Karl-Anthony Towns da 32 punti con 12/17 al tiro, 12 rimbalzi e 6 assist, a cui si aggiungono i 27 di Anthony Edwards e i 17 di un D’Angelo Russell che sta lentamente cercando di ritrovare la forma migliore (5/15 dal campo e 5 assist a referto)
VIDEO | I 32 PUNTI DI KARL-ANTHONY TOWNS CONTRO INDIANA
OKLAHOMA CITY THUNDER-CHARLOTTE HORNETS 102-113 | Vincono in trasferta gli Hornets, pieni zeppi di assenze importanti e guidati dai 21 punti nuovo massimo in carriera per Jalen McDaniels, che aggiunge anche 6 rimbalzi e 3 assist in un match da 17 punti per Terry Rozier, 16 per Miles Bridges e 15 a testa per Devonte’ Graham e Cody Zeller (che li condisce con 14 rimbalzi). Charlotte approfitta così del passo falso degli Hawks e ritorna momentaneamente al quarto posto a Est
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Quattro sono anche le sconfitte in fila in questo avvio di aprile per i Thunder, anche loro senza tanti giocatori importante e aggrappati al nuovo massimo in carriera del rookie Aleksej Pokusevski da 25 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Il giocatore serbo chiude con 7/11 dall’arco, il più giovane all-time in NBA a segnare così tanto dalla lunga distanza e con un boxscore del genere (19 anni e 102 giorni, ben al di sotto dei 20 anni e 100 giorni di LeBron James). Anche Theo Maledon ne mette 25 con 9/18 dal campo

ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 116-131 | Washington torna al successo dopo 4 sconfitte in fila, godendosi le 19 triple a bersaglio nuovo massimo stagionale e superando Orlando nonostante i 24 punti di Terrence Ross, i 19 in uscita dalla panchina nuovo massimo in carriera per Mo Bamba e i 13 firmati dal rientrante Cole Anthony - 15^ scelta al Draft 2020 e fuori nelle ultime 25 gare a causa di un infortunio alla spalla che ha poi avuto diverse complicazioni
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Chi ha superato al meglio il problema all’anca è Bradley Beal, di nuovo in campo dopo 5 partite saltate e autore di 26 punti con 5 assist e 4 triple, mentre Russell Westbrook ha messo a referto un’altra storica prestazione: 23 punti, 14 rimbalzi e 15 assist con 8/11 al tiro a completare la 20^ tripla doppia della sua stagione, la n°166 in carriera; secondo all-time alle spalle del solo Oscar Robertson a 181 che ormai non è più così lontano
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