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NBA, Danilo Gallinari decisivo: 15 punti nel quarto periodo contro Chicago. VIDEO

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©Getty

Sotto di 13 lunghezze all’intervallo complice un incredibile primo tempo da 39 punti di Zach LaVine, gli Atlanta Hawks hanno rimontato e battuto i Chicago Bulls grazie al contributo fondamentale di Danilo Gallinari, autore di 15 dei suoi 20 punti nell’ultimo quarto in cui non è mai uscito dal campo. "Vincere partite come questa ci dà fiducia per le prossime: ora sappiamo cosa serve per portare a casa gare di questo tipo. La chimica sta migliorando" ha detto a fine partita

È un momento decisamente positivo sia per gli Atlanta Hawks che per Danilo Gallinari, e la fiducia da entrambe le parti sta crescendo di partita in partita. Pur dovendo fare a meno ormai da diverso tempo di tre titolari giovani come John Collins (fuori da 6 gare), Cam Reddish (fuori dal 21 febbraio) e De’Andre Hunter (solo due partite da fine febbraio a oggi), gli Hawks hanno trovato il modo di continuare a vincere conquistando dicnque delle ultime sei partite disputate, seppur con avversarie non di primissimo livello. La vittoria di questa notte contro i Chicago Bulls però ha comunque un significato particolare, perché Atlanta è riuscita a resistere a un’esplosione di talento fragorosa come quella di Zach LaVine, autore di 39 punti nel solo primo tempo firmando 25 punti in fila nel secondo quarto. Dopo essere andati all’intervallo sotto di 13 lunghezze, però, gli Hawks con calma si sono messi a rimontare, grazie soprattutto ai 42 punti, 8 rimbalzi e 9 assist di Trae Young ma anche ai canestri decisivi di Danilo Gallinari. Pur in una serata non particolarmente ispirata al tiro (1/7 nei primi tre quarti), l’azzurro si è acceso nel quarto periodo segnando 15 punti con 5/9 al tiro, tra cui tre triple dal peso specifico enorme come quella del sorpasso a 5:49 dalla fine e quella del +10 a 59 secondi dal termine per chiudere definitivamente i giochi.

Gallinari: "Ora sappiamo cosa serve per vincere"

Dopo la partita Gallinari ha avuto parole di grande apprezzamento per il lavoro della sua squadra: “Abbiamo dovuto cambiare il nostro piano partita dopo il primo tempo fantastico di LaVine. Siamo stati molto più aggressivi su di lui cercando di togliergli la palla dalle mani. Penso che sia stato molto importante per la fiducia di tutti, specialmente vincere una partita di questo tipo nel quarto periodo” ha detto a fine gara. “Vincere una partita come questa ti permette di approcciare la prossima volta sapendo già cosa vuoi fare, quali tiri vuoi prendere e quali schemi giocare, dando fiducia a tutti quanti. La chimica di squadra sta decisamente migliorando”. Lo stesso si può dire del suo rendimento dopo l’All-Star Game: la sua media punti è passata da 11.7 a 16.1, le percentuali sono decollate (dal 39% al 47% dal campo, di cui 43.4% da tre punti su 5.5 tentativi a partita) e anche il minutaggio è salito di quasi 6 minuti a gara, complice la grande fiducia di Nate McMillan nei suoi confronti. Soprattutto Atlanta è quinta in classifica di un soffio alle spalle di Charlotte e può giocarsi il fattore campo ai playoff — un risultato semplicemente impronosticabile a inizio anno, quando già era tanto pensare di agganciare un posto per la post-season. E anche se il settimo posto per il play-in è solo a una partita di distanza, ad Atlanta vogliono continuare a guardare avanti — con un Gallinari sempre più decisivo.

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