Clamorosa prestazione dell'All-Star di Chicago, che firma 25 punti nel solo secondo quarto e 39 all'intervallo, il terzo bottino più alto di sempre negli ultimi 25 anni di NBA. Chiude ritoccando (di 4 punti) il suo massimo in carriera, ma i Bulls escono comunque sconfitti dalla sfida con Atlanta, decisa dai canestri di Young e Gallinari
Uscire sconfitto dopo una prestazione del genere non dev’essere facile. Zach LaVine segna 50 dei 108 punti della sua squadra, ma Chicago lascia il parquet di Atlanta con un ko, neppure troppo di misura (-12). E d’altronde i Bulls sono dietro già all’intervallo, quando incassano dagli Hawks 66 punti e ne segnano soltanto 53, 37 dei quali portano la firma del loro n°8. Negli ultimi 25 anni, soltanto Kobe Bryant (42) e Klay Thompson (40) sono stati capaci di segnare più punti nel primo tempo di una partita, e per vedere un giocatore dei Bulls riuscire a toccare quota 30 prima dell’intervallo occorre addirittura tornare a Michael Jordan (era il 24 febbraio 1997 contro i Portland Trail Blazers). LaVine ha firmato un secondo quarto da 25 punti (con 8/12 al tiro e un pazzesco 5/6 dalla lunga distanza) e fino all’ultimo poi ha provato a tenere in gara i suoi, firmando anche il layup a 11 minuti dalla fine per portare Chicago avanti di due (88-86). Autore di una stagione fin qui strepitosa, che lo ha visto guadagnarsi anche la sua prima convocazione per l’All-Star Game, il n°8 dei Bulls è uno dei tre giocatori che sta segnando almeno 25 punti di media con il 50% dal campo, il 40% da tre e l’85% ai liberi. “Oggi sono entrato in ritmo subito, il mio tiro da tre entrava [7/12 alla fine per lui, ndr] e questo mi ha permesso di colpire dal mid range e andare anche al ferro. Alla fine del secondo quarto ero così stanco che provavo in tutti i modi ad andare in lunetta per riposarmi un po’, e fermare anche solo per pochi secondi la partita”.
Ovviamente il secondo tempo vede un calo del giocatore (solo 5 punti nel terzo quarto e 6 nell’ultimo) ma alla fine arriva quota 50, purtroppo inutile per i destini dei Bulls ma sufficiente a far stabilire a LaVine il suo nuovo massimo in carriera, battendo i 46 segnati contro New Orleans il 10 febbraio. Il tabellino finale di LaVine è di quelli da ricordare: 18/31 dal campo con 7 triple a segno, 7/8 dalla lunetta e anche 8 rimbalzi e 5 assist. Ma come sintetizza l'account Twitter dei Bulls a fine gara: "Bisogna imparare da questa partita"...