
NBA, risultati della notte: Durant trascina i Nets, vincono tutte le big a Ovest
Kevin Durant segna 31 punti nel successo di Brooklyn a Minneapolis, nella partita rimandata per i disordini a seguito dell’uccisione di Daunte Wright. Vincono tutte le prime a Ovest: i Lakers chiudono il loro giro a Est vincendo a Charlotte, i Clippers passano a Indianapolis con 36 punti dell’ex Paul George, i Jazz tornano a vincere in casa contro OKC (42 punti di Lu Dort) e i Suns regolano gli Heat. Atlanta continua a vincere anche senza Young e Gallinari, super Tatum firma il successo dei Celtics a Portland

MINNESOTA TIMBERWOLVES-BROOKLYN NETS 97-127 | Scendono in campo a meno di 24 ore di distanza dal rinvio della gara Minnesota e Brooklyn, con i padroni di casa costretti a rinunciare a Karl-Anthony Towns - a casa con il padre Karl Sr. e altri parenti alla cerimonia dell’anniversario della scomparsa della madre. La città di Minneapolis è ancora scossa dagli scontri a seguito della morte di Daunte Wright - afroamericano morto a seguito di uno scontro a fuoco con la polizia a un posto di blocco - e la partita si gioca così alle 14 ora locale, a porte chiuse
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In campo la contesa dura poco: a metà secondo quarto Brooklyn è avanti di 23 lunghezze, a inizio quarto periodo addirittura di 45. Merito dei 31 punti di Kevin Durant, che tira 11/15 dal campo e 4/6 dall’arco (+32 di plus/minus in 27 minuti) in quella che è la gara più produttiva per lui degli ultimi due mesi e mezzo. Joe Harris ne aggiunge 23 con 5/8 dalla lunga distanza - sempre più miglior tiratore NBA per resa con i piedi oltre l’arco - in un match in cui i Nets fanno a meno di James Harden, Kyrie Irving e LaMarcus Aldridge
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Minnesota si aggrappa invece a Anthony Edwards: 27 punti con percentuali modeste al tiro (8/22 dal campo, 2/11 dall’arco), 8 rimbalzi e -39 di plus/minus, in una sfida in cui la prima scelta assoluta dei T’Wolves verrà ricordata soprattutto per la frase a fine partita sul futuro proprietario della franchigia Alex Rodriguez - ex leggenda MLB e rappresentante della cordata che sta pare acquistare i T’Wolves: “Diventerà il nostro nuovo capo, ma non so chi sia - non seguo il baseball, mi dispiace”

CHARLOTTE HORNETS-LOS ANGELES LAKERS 93-101 | Si chiude sul 4-3 di record il giro di trasferte dei Lakers che nelle prossime ore torneranno a Los Angeles dove ritroveranno il pubblico sugli spalti dello Staples Center e, nel giro di qualche giorno, anche Anthony Davis sul parquet. A Charlotte bastano i 24 punti di Kyle Kuzma, i 19 di Dennis Schroder e i 13 con 4/6 dall’arco in uscita dalla panchina di Alex Caruso, autore del canestro a 50 secondi dalla sirena che chiude i conti in favore dei campioni in carica
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Gli Hornets non hanno a disposizione i realizzatori del 72% dei punti totali messi a referto da Charlotte in questi primi quattro mesi scarsi di regular season: senza Terry Rozier, PJ Washington, LaMelo Ball, Gordon Hayward e Malik Monk, ai padroni di casa non restano altro che i 19 punti di Devonte’ Graham - alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra. A penalizzare gli Hornets è il contributo dalla panchina: soltanto 18 punti raccolti, con Brad Wanamaker che in 23 minuti tira 1/11 dal campo e raccoglie 4 punti con -26 di plus/minus
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INDIANA PACERS-L.A. CLIPPERS 115-126 | Si ferma a tre la serie di successi consecutivi raccolti dai Pacers, battuti in casa dai Clippers nonostante i 29 punti di con 12/18 al tiro di Malcolm Brogdon, i 26 c0n 6 assist di Caris LeVert e i 20 con 13 rimbalzi di Domantas Sabonis (giunto alla 36^ doppia doppia stagionale). Indiana porta così il suo record casalingo sul 9-16, rischiando ora di chiudere la stagione in negativo nelle sfide giocate a Indianapolis per la prima volta negli ultimi 31 anni
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Paul George invece, il grande ex di giornata, porta sul 4-0 il suo record personale nelle partite alla Bankers Life Fieldhouse da quando ha deciso di lasciare i Pacers: 36 punti, 7 rimbalzi e 8 assist nel sesto successo consecutivo per i Clippers (il quarto con PG protagonista, sempre oltre quota 30, anche senza Kawhi Leonard nelle ultime due - costretto a fermarsi a causa di un infortunio al piede). Al resto hanno pensato i 22 punti Marcus Morris e i 14 a testa di Ivica Zubac e Nicolas Batum, messi in ritmo grazie ai 34 assist di squadra su 48 canestri
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TORONTO RAPTORS-ATLANTA HAWKS 103-108 | Settima vittoria nelle ultime otto gare per gli Hawks, che si candidano al ruolo di quarta forza a Est e battono a domicilio i Raptors grazie ai 23 punti di Bogdan Bogdanovic e ai 19 con 21 rimbalzi di Clint Capela. Ancora senza sette infortunati tra i quali Trae Young, John Collins e Danilo Gallinari, gli ospiti fanno di necessità virtù, scappano via nel punteggio e reggono alla rimonta Raptors nel quarto periodo - con Toronto penalizzata anche dal misero 6/30 raccolto dalla lunga distanza nei primi 40 minuti di gara
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Toronto perde così la quarta gara nelle ultime cinque partite disputate e conferma il pessimo momento di forma di un gruppo che non sembra avere le energie necessarie per puntare al rush finale in vista dei playoff. Non bastano ai canadesi di Tampa Bay i 30 punti di Pascal Siakam (21 dei quali nel primo tempo, per provare a tenere a galla i suoi) con 13/19 dal campo, 6 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 22 di Malachi Flynn - titolare vista la contemporanea assenza di Kyle Lowry e di Fred VanVleet
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UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 106-96 | Vincono ancora i Jazz, la prima della classe a Ovest che supera senza grossi problemi anche i Thunder, rispondendo all’ottimo avvio di OKC con un parziale da 66-38 a cavallo dei due quarti centrali. Il colpo di grazia per gli ospiti, che tornano in singola cifra di svantaggio soltanto negli ultimi minuti, a gara già ampiamente conclusa. Per OKC è la settima sconfitta in fila, la decima delle ultime 11 gare
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Non serve una super prestazione realizzativa di Donovan Mitchell, che reduce da una media di 40 punti nelle ultime quattro gare, chiude con 22 punti a referto, a cui si aggiungono i 23 di Bojan Bogdanovic - leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con Mike Conley in doppia doppia da 15 e 14 assist. Partita come al solito di spessore sotto il ferro da parte di Rudy Gobert: 13 punti, 6/7 al tiro, 14 rimbalzi e ben 7 stoppate che ben raccontano l’impatto difensivo del francese, in un match in cui i Thunder tirano con il 38.7% di squadra dal campo

L’unico a trovare il fondo della retina con continuità è Lu Dort che gioca la miglior partita offensiva della sua (breve) carriera: 42 punti a referto - nuovo massimo in carriera e sesto all-time a superare quota 40 con la maglia di OKC dopo Kevin Durant, Russell Westbrook, James Harden, Paul George e Shai Gilgeous-Alexander. Dort tira 16/31 dal campo, 7/11 dall’arco, raccoglie 7 rimbalzi, aggiunge 4 recuperi e diventa così il quinto giocatore negli ultimi 30 anni a segnare 40+ punti senza essere stato scelto al Draft
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PHOENIX SUNS-MIAMI HEAT 106-86 | Deandre Ayton chiude con 19 punti e 13 rimbalzi nel comodo successo Suns contro gli Heat, travolti dai 65 punti realizzati dai giocatori di Phoenix in uscita dalla panchina. Determinante il 30-16 di parziale piazzato nel secondo quarto per dare una scossa alla partita e quando poi nel finale serviva la scossa, il ritorno di fiamma degli Heat si è spento in un’ultima frazione da 14 punti segnati in 12 minuti - troppo poco per sperare di rimontare contro la seconda forza della Western Conference
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Si ferma Miami che nei prossimi 12 giorni dovrà giocare otto partite - calendario fitto a causa delle tante gare saltate nella prima parte di stagione con buona parte del roster contagiata dal COVID-19. A preoccupare è la condizione di Jimmy Butler, crollato a terra nel finale di partita e dolorante alla caviglia destra. Un problema che non gli ha impedito di ritornare sul parquet in un match da 6/16 al tiro e 18 punti, a cui ha aggiunto anche otto assist - buona parte dei quali utili ad armare la mano di un Duncan Robinson da 15 punti e 4/10 dall’arco

PORTLAND TRAIL BLAZERS-BOSTON CELTICS 115-116 | La partita più divertente della notte è vinta dai Celtics in Oregon, abili a trovare il successo grazie a una super tripla di Jayson Tatum a 7.8 secondi dalla sirena - un canestro che porta a +4 il margine di Boston, rimesso poi in discussione da una giocata con i piedi oltre l’arco di Norman Powell che costringe gli ospiti a inventarsi un finale “mai provato in allenamento”, come sottolineato da coach Stevens: errore volontario di Smart in lunetta e raddoppio su Lillard, che da lontanissimo non trova il ferro
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Alla sirena finale sono 32 punti, 9 rimbalzi e 5 assist per un monumentale Jayson Tatum, decisivo nel regalare a Boston il quarto successo in fila e leader di un quintetto tutto in doppia cifra in cui Jaylen Brown segna 24 punti e con Kemba Walker che in 36 minuti raccoglie 8 rimbalzi, distribuisce 7 assist e soprattutto segna altri 21 punti. Dalla panchina i Celtics ne raccolgono complessivamente soltanto 10 - un dato che ben racconta le difficoltà di Boston: nonostante questo, gli ospiti scavalcano Miami e salgono al quinto posto a Est
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Ci ha provato fino all’ultimo Damian Lillard a prendersi anche questo successo in volata (e a un certo punto, con lo scarico per la tripla del sorpasso di CJ McCollum a 50 secondi dalla sirena, sembra esserci riuscito): per il n°0 dei Blazers sono 28 punti, 10 assist e 5 triple a referto, che si aggiungono alla super prestazione di Carmelo Anthony - autore di 25 punti con 10/15 dal campo in 28 minuti. Il terzo giocatore a quota 20 è Norman Powell: 8/15 al tiro, 4/8 dall’arco, ma non basta a Portland per evitare la 4^ sconfitta delle ultime 5

Questa la situazione in classifica nelle due conference dopo le partite della notte
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