NBA Finals, LeBron James in prima fila: Giannis racconta un aneddoto su Space Jam. VIDEO
le paroleIl n°34 greco dei Bucks, a un passo ormai dal primo titolo NBA della sua carriera, ha commentato la presenza a bordocampo di LeBron James, spiegando come non ci sia stato alcun saluto tra i due e non nascondendo la sua incredulità: “La sera prima stavo guardando Space Jam in TV: qualche ora dopo eccolo lì in prima fila!”
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LeBron James ha trovato il modo, anche questa volta, di ritagliarsi un posto speciale all’interno della NBA Finals - immortalato sullo sfondo nello scatto della schiacciata di Giannis Antetokounmpo che ha deciso gara-5 e trovando così uno spazio e una chiave per associare il suo nome a questa serie finale. Una presenza a bordocampo che ha in parte sorpreso il n°34 dei Milwaukee Bucks, che ha raccontato in conferenza stampa il suo stupore: “A pensarci è tutto così incredibile: la prima volta che lui è arrivato alle Finals era il 2007, io non avevo mai giocato a pallacanestro in vita mia all’epoca”, sottolinea Antetokounmpo, aggiungendo poi che, a differenza di Chris Paul (amico di LeBron e il principale motivo per cui James ha deciso di essere in prima fila a seguire il match), lui non ha avuto modo di parlare con LeBron: “Non c’è stato modo di salutarci, né di chiacchierare. Ma in generale non è qualcosa che faccio a fine partita, a prescindere da chi sia presente sugli spalti. Può esserci anche mia madre a bordocampo, ma non mi fermo a salutarla mentre sto giocando: cerco soltanto di essere il più concentrato possibile sulla partita”.
La battuta però che ha raccolto tutti i titoli e le attenzioni - in quelle che ormai sono diventate delle conferenze stampa di culto - riguarda Space Jam e la presenza di LeBron nel film uscito da qualche giorno negli Stati Uniti: “È incredibile, questa è una storia pazzesca e non voglio fare promozione o pubblicità: la sera prima di gara-5 stavo guardando Space Jam in TV. E niente: qualche ora prima era sullo schermo e poi, eccolo lì, te lo ritrovi seduto in prima fila”. Non tanto una questione di ispirazione o di capacità di cogliere spunto dalla battaglie sul parquet della Goon Squad, quanto l’incredulità di fronte al fatto di essere diventato parte integrante di un mondo unico e irraggiungibile per un ragazzo come lui: Giannis Antetokounmpo, a una sola partita di distanza dal suo primo titolo NBA, stenta ancora a credere nel fatto che sia tutto vero.