Le sue prestazioni al tiro in preseason fanno preoccupare i tifosi delle altre 29 squadre: 4/6 da tre punti e tantissimi jumper dalla media distanza presi (e segnati) con una rinnovata fiducia e una meccanica di tiro che appare perfezionata
Due volte MVP NBA, ora anche campione e MVP delle finali. Difficile poter criticare Giannis Antetokounmpo ma invece negli anni non è mancato - e continuano a non mancare - chi più che sull'incredibile ascesa del talento dei Bucks ha continuato a mettere l'accento sulle sue mancanze. E in dettaglio: le percentuali ai tiri liberi (71.7% in carriera, ma anche al 63.3% due stagioni fa) e quelle da tre punti (28.7% in carriera, appena sopra il 30% l'anno scorso). Attenzione, le cose potrebbero cambiare presto. Ancora negli occhi di tutti, infatti, è la gara da 50 punti nella decisiva gara-6 di finale NBA contro Phoenix, favorita anche da uno stratosferico 17/19 dalla lunetta per il n°34 di Milwaukee. Che ora, nelle tre gare di preseason NBA a cui ha preso parte, sembra aver messo in mostra anche una rinnovata (e più efficace) meccanica di tiro, probabilmente frutto di un intenso lavoro in palestra durante l'estate. A testimoniarlo - per quel che può valere un campione statistico così limitato - sono anche le percentuali da tre punti tenute da Antetokounmpo, che dopo lo 0/1 dall'arco iniziale nel suo debutto contro i Thunder, ha fatto registrare degli incoraggianti 2/3 e 2/2 nelle ultlime due uscite, rispettivamente contro Jazz e Mavericks.
Middleton: "Ha più fiducia. Ora sa di poter segnare"
In particolare contro Dallas, il n°34 dei Bucks ha chiuso con 9/11 al tiro utilizzando spesso e volentieri un jumper dalla media distanza preso con molta più fiducia e con una velocità di esucuzione che è sembrata a molti notevolmente aumentata. "L'obiettivo è sempre quello di migliorarsi, individualmente così come di squadra", ha commentato lui, mentre qualcosa di più ha riveltato il suo compagno e grande amico Khris Middleton: "Penso che il suo tiro sia migliorato ogni anno e di sicuro è cresciuta la sua fiducia. Quest'estate ha trascorso tante ore a lavorare sul tiro, come ha sempre fatto. Invece di attaccare sempre il canestro, ora se vede le difese concedergli spazio è pronto a tirare, senza pensarci troppo, perché sa di poter segnare". Per averne la riprova non serve altro che aspettare ancora un paio di giorni: poi inizierà la stagione regolare, e si farà sul serio. Se il tiro di Antetokounmpo dovesse davvero essere migliorato, per il resto della lega non sono buone notizie.