
NBA, risultati della notte: Warriors e Bulls perdono l'imbattibilità, Jazz senza sconfitte
Perdono in casa sia Golden State che Chicago, lasciando Utah come unica squadra imbattuta in NBA. Ja Morant con 30 punti punisce gli Warriors dopo un tempo supplementare nonostante 36 punti di Steph Curry (ancora a zero per il terzo finale di gara consecutivo). New York passa a Chicago nella serata di celebrazione di Joakim Noah, tutto facile per i Jazz a Houston. Vincono anche Dallas nel derby con San Antonio, Washington su Atlanta (6 punti per Gallinari) e Philadelphia con super Embiid

GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES 101-104 OT | Memphis si conferma la bestia nera degli Warriors, vincendo al Chase Center come già fatto lo scorso anno nel torneo play-in. I padroni di casa volano sul +19 nel primo tempo, ma cominciano a perdere palloni su palloni (ben 22 alla fine) e permettono agli ospiti di rientrare in partita, perdendo di efficacia in attacco con soli 22 punti segnati tra ultimo quarto (19) e overtime (3)
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La partita di Steph Curry ricalca quella di Golden State: spettacolare nel primo tempo con 22 punti (tra cui una tripla su un piede solo a cui non credeva nemmeno lui), spento tra ultimo quarto e overtime nei quali ha sbagliato tutti gli 11 tiri tentati, senza realizzare nemmeno un punto (terza gara in fila che gli succede). Alla fine ci sono comunque 36 punti, 7 rimbalzi e 8 assist, ma solo Andrew Wiggins (16) e Damion Lee (14) toccano la doppia cifra
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Bisogna comunque dare grossi meriti a Memphis, che dopo aver perso malamente a Portland la sera prima non si fa spaventare dopo la partenza a razzo dei padroni di casa e rimane in partita con le unghie e con i denti, aspettando di accendere Ja Morant. Il miglior realizzatore NBA segna solo 7 punti nel primo tempo, ma dall’intervallo in poi ne realizza 23 tra cui i due che danno il definitivo +3 ai suoi nel supplementare. Doppie cifre anche per Bane (19), Jackson Jr. (15) e Adams (12), pur tirando col 40% di squadra dal campo

CHICAGO BULLS-NEW YORK KNICKS 103-104 | Cade anche l’imbattibilità dei Bulls, che ci provano in tutti i modi a rimontare i Knicks andando vicini a pareggiare la partita con un parziale di 12-0 negli ultimi 3 minuti. Dopo essere tornati a -1 e dopo due errori pesantissimi di Julius Randle in lunetta, i padroni di casa hanno affidato l’ultimo tiro a DeMar DeRozan, il quale però non è riuscito a convertire il tiro dalla media distanza per regalare ai suoi la quinta vittoria su cinque in questo inizio di stagione
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I Knicks hanno così rovinato la serata di celebrazione di Joakim Noah, non solo doppio ex della partita ma anche compagno di squadra di molti protagonisti in bluarancio (da Rose a Thibodeau fino a Gibson). I volti principali del successo di New York sono però Kemba Walker con 21 punti e RJ Barrett con 20, sopperendo alla serata storta al tiro di Randle (3/11 dal campo seppur con 13 punti, 16 rimbalzi e 9 assist) per conquistare il secondo successo consecutivo e salire a un record di 4-1
JOAKIM NOAH NOMINATO AMBASCIATORE DEI BULLS
HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 91-122 | La partita meno competitiva della notte è quella che permette ai Jazz di rimanere imbattuti in questo inizio di stagione, la prima partenza 4-0 dal 2006-07 a oggi. Rudy Gobert e soci scappano via già a metà primo quarto e non si voltano più indietro, toccando i 21 punti di vantaggio all’intervallo e i 36 nel corso del terzo periodo. Sono sette i giocatori in doppia cifra per gli ospiti guidati dai 19 di Bojan Bogdanovic, mentre i Rockets perdono Kevin Porter Jr. per una distorsione alla caviglia nel secondo quarto
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WASHINGTON WIZARDS-ATLANTA HAWKS 122-111 | Continua l’ottimo inizio di stagione degli Wizards, che salgono a un record di 4-1 (non accadeva dal 2014) pur senza Dinwiddie, tenuto a riposo nella seconda serata di un back-to-back. A farne le veci ci pensano quattro titolari sopra quota 20 punti, con Beal a quota 27+8+8, Harrell da 25+13 (partito titolare al posto dell’infortunato Gafford) e i 21 a testa con 8 rimbalzi ciascuno di Kuzma e Caldwell-Pope. “Coach Unseld ci lascia grande libertà: fintanto che difendiamo, possiamo esprimerci come vogliamo” ha detto Kuzma
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Gli Hawks ci hanno provato fino all’ultimo, rimontando nel quarto periodo da -20 fino ad arrivare a -5, ma non è bastato per evitare la sconfitta contro una rivale divisionale. Alla squadra di coach McMillan non sono serviti sei giocatori in doppia cifra, a partire dalla prova quasi perfetta di John Collins (28 punti, 12 rimbalzi e 14/16 al tiro) e la doppia doppia da 15+13 assist di Trae Young. Sono 6 i punti di Danilo Gallinari dalla panchina, con 2/4 dal campo e una tripla a segno in 18 minuti
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DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 104-99 | Partita di parziali e controparziali a Dallas, dove i Mavericks vincono il derby texano nonostante un inizio di partita shock da 25-5 per gli ospiti. Da lì in poi però i Mavs hanno piazzato un 31-6 che ha riaperto la partita, senza però riuscire a rimettere definitivamente la testa avanti fino all’ultimo quarto, quando hanno poi chiuso i conti rendendo inutili i 23 punti con 10 rimbalzi e 8 assist di Dejounte Murray
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In una serata in cui Kristaps Porzingis rimane fuori per problemi alla schiena, non poteva che essere Luka Doncic a caricarsi la squadra sulle spalle, chiudendo con 25 punti (pur con 7 palle perse) e trovando sostegno dalla panchina in Jalen Brunson (19 punti, 7 rimbalzi, 5 assist) e Maxi Kleber (12 punti e 10 rimbalzi con 4/8 da tre), oltre ai 14 di Dorian Finney-Smith e gli 11 di Dwight Powell. Terzo successo in fila per i Mavs, che pur senza entusiasmare si sono rialzati dopo la brutta partita d’esordio ad Atlanta

PHILADELPHIA 76ERS-DETROIT PISTONS 110-102 | A proposito di vantaggi sprecati, i Sixers sono andati vicini a sprecarne uno di 22 lunghezze a metà ultimo quarto, facendo rientrare i Pistons fino al -5 nell’ultimo minuto di gioco. A chiudere i conti con una tripla in step back ci ha pensato un monumentale Joel Embiid, che nonostante un ginocchio in cattive condizioni “ha imposto la sua volontà sulla partita”, per usare le parole di coach Doc Rivers — che ha avuto anche 17 punti da Tobias Harris, 16 da Tyrese Maxey e 12 da Seth Curry
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Embiid ha salvato i compagni chiudendo una doppia doppia da 30 punti e 18 rimbalzi in 31 minuti di gioco, andando 15 volte in lunetta (con 13 liberi a segno) e mettendo l’unica tripla della sua serata nel momento più importante, evitando un’altra cocente sconfitta casalinga ai suoi. Rimangono ancora senza vittorie i Pistons, che si consolano con un grande Saddiq Bey (19 punti nella “sua” Philadelphia, avendo fatto il college a Villanova) a cui si aggiungono i 14 a testa di Kelly Olynyk e Jerami Grant (4/14 al tiro)
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