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Mercato NBA, i tifosi Sixers cantano in onore di Lillard: "Grazie, ma sono dei Blazers"

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©Getty

L’All-Star di Portland ha ricevuto l’ovazione del pubblico del Wells Fargo Center, che più volte ha cantato in suo onore nel corso della sfida persa dai Blazers contro i Sixers. Poi Lillard ha spiegato a fine gara: “Sono felice dell’accoglienza, li ringrazio, ma l’ho detto mille volte: io resto un giocatore di Portland”

Ogni volta che i giocatori avversari vengono annunciati dallo speaker di casa dei Sixers, il rituale è sempre lo stesso: una lunga bordata di fischi, come da tradizione per intimorire chi dovrà scendere a breve in campo al Wells Fargo Center. È quanto successo anche contro i Blazers, almeno fino a quando non è stato pronunciato il nome di “Damian Lillard”. A quel punto infatti la folla è esplosa in un boato, applaudendo e incitando il sogno (non) nascosto del mercato dei Sixers che - orfani di Ben Simmons - sognano di aggiungere al proprio roster un All-Star come il n°0 di Portland. Un’accoglienza calorosa durata per tutta la partita, anche quando Lillard si è presentato in lunetta per la prima volta: “Vogliamo Lillard”, il coro più che esplicito dei tifosi della Pennsylvania. Un desiderio venuto fuori come un fiume carsico nel corso del match, più volte urlato dagli appassionati che vorrebbero vederlo per 41 volte sul parquet di casa e non nell’unico incrocio da avversario che spetta alle squadre della Western Conference contro le franchigie dell'Est.

Liberarsi di Simmons e mettere le mani su Lillard sarebbe un doppio colpo clamoroso per i Sixers, che tuttavia non nutrono grandi speranze al momento, anche leggendo quanto dichiarato dal diretto interessato a fine partita riguardo la calorosa accoglienza ricevuta: “Certo che ho sentito i cori per me”, ha spiegato sorridendo per l’onore che gli è stato riservato. “Ragazzi, stiamo sempre parlando della ‘Città dell’amore fraterno’, credo fosse anche per quello. Hanno dimostrato grande affetto, è stato molto divertente. So bene quale fosse però il messaggio e le ragioni di quei canti, ma io sono un giocatore dei Blazers. Apprezzo il rispetto e l’amore e anche il desiderio, ma io sono in tutto e per tutto un giocatore di Portland: l’ho già ripetuto migliaia di volte e il trattamento ricevuto questa notte mi ha fatto sorridere e mi ha reso felice”. Nonostante le difficoltà dei Blazers in questo avvio di stagione, Lillard resta fedele - almeno a parole - alla sua squadra, con buona pace dei tifosi Sixers che almeno possono dire di averci provato.

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