
NBA, risultati della notte: Steph Curry domina a Brooklyn, vincono Jazz e Clippers
Con 37 punti e 9 triple a segno di Steph Curry, gli Warriors passano anche sul campo dei Nets e si confermano come la miglior squadra NBA. Serata opaca per Kevin Durant che chiude con 19 punti, 24 invece per James Harden. Tutto facile per Utah che infligge a Philadelphia la quinta sconfitta consecutiva senza Embiid, i Clippers vincono contro San Antonio in casa con 34 punti di Paul George

BROOKLYN NETS-GOLDEN STATE WARRIORS 99-117 | Ancora una volta gli Warriors scappano via con un super terzo quarto (35-18) e non si voltano più indietro, conquistando la 12^ vittoria stagionale che li conferma come la miglior squadra NBA. Dopo aver realizzato 34 punti nella prima frazione, i Nets non superano più quota 24 e vengono tenuti a bada dalla difesa degli ospiti, che li costringono a tirare sotto il 39% dal campo e sotto il 28% da tre punti di cui 5/22 nel decisivo terzo quarto, nel quale Curry gioca solo 5 minuti per problemi di falli
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In tutto il resto del tempo però Steph Curry è semplicemente incontenibile: 37 punti, 7 rimbalzi e 5 assist per il candidato numero 1 al premio di MVP (osannato dai cori dei tifosi Warriors presenti al Barclays Center), che segna 12 dei 19 tiri tentati di cui 9/14 dalla lunga distanza in appena 29 minuti di gioco. Una prova maiuscola in una delle vetrine più in vista di tutta la lega, accompagnato dai 19 punti di Andrew Wiggins e da un Jordan Poole da 17 nonostante un brutto 0/7 da tre. Draymond Green chiude invece con 11 punti, 6 rimbalzi e 8 assist
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Per una sera Kevin Durant è sottotono: gli servono infatti 19 tiri (0/8 nel terzo quarto) per realizzare 19 punti, chiudendo sotto quota 20 per la prima volta in stagione. Il miglior realizzatore per Brooklyn è James Harden con 24 punti (10/11 ai liberi), ma appena 4 rimbalzi e 4 assist a fronte di 5 palle perse. Il terzo in doppia cifra è Bruce Brown con 14: tutti gli altri membri del supporting cast non arrivano a quota 10, con Aldridge, Mills e Griffin a quota 14 messi assieme (Harris ancora fuori per infortunio)

UTAH JAZZ-PHILADELPHIA 76ERS 120-85 | I Jazz si riprendono dopo quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e approfittano delle difficoltà dei Sixers per tornare a una vittoria convincente. La resistenza degli ospiti infatti dura giusto un quarto, prima di venire schiantati da un parziale di 14-0 dei padroni di casa in apertura di secondo quarto e dal loro 11/19 da tre nei due quarti centrali della partita, toccando anche il +31
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Utah non ha neanche lontanamente bisogno delle migliori versioni di Donovan Mitchell e Mike Conley (13 punti a testa) per dominare la sfida, affidandosi al miglior Bojan Bogdanovic delal stagione (27 punti con 9/12 al tiro), alla solita doppia doppia di Rudy Gobert (15+17 con 4 stoppate) e i 20 dalla panchina di Jordan Clarkson

Notte fonda invece per Philadelphia, arrivata alla quinta sconfitta in altrettante partite disputate senza Joel Embiid, ancora alle prese con il Covid-19. Solamente in tre toccano la doppia cifra (Shake Mlton 18, Tyrese Maxey 16 e Tobias Harris 12), ma il loro 36.7% di squadra e soprattutto il loro 6/29 da tre punti racconta molto delle difficoltà offensive del gruppo guidato da Doc Rivers, a cui mancano anche Danny Green e Matisse Thybulle — oltre ovviamente a Ben Simmons

L.A. CLIPPERS-SAN ANTONIO SPURS 106-92 | Gli Spurs danno battaglia fino al terzo quarto, ma concedono un parziale di 17-2 prima della frazione finale e non riescono più a rialzarsi, perdendo la terza partita consecutiva. Dejounte Murray è fenomenale nel primo tempo con 20 punti, sfiorando la tripla doppia alla fine con 26-12-9, ma trova giusto i 19 punti di Derrick White a sostegno e non riesce a tenere in partita i suoi
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In casa Clippers invece è sempre Paul George a guidare la squadra di coach Lue: l’All-Star non tira bene (10/24 dal campo e 2/9 da tre) e perse 6 palloni, ma va 13 volte in lunetta e chiude con 34 punti e 9 rimbalzi, seguito dai 21 di Reggie Jackson e gli 11 di Eric Bledsoe in quintetto. Il top scorer dalla panchina è il rookie BJ Boston che chiude con 13 punti in 20 minuti (ne aveva segnati 3 in tutta la stagione), frutto di un ottimo 4/7 dal tiro con 2 triple a segno: un altro giocatore in più per le rotazioni di coach Lue
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