
NBA, risultati della notte: Phoenix fa 15 in fila, crollo Lakers al terzo overtime
Phoenix vince anche a New York e fa 15 in fila grazie ai 32 punti di Booker - gli stessi realizzati da Curry nel successo contro Portland che tiene Golden State al 1° posto a Ovest. I Lakers perdono al terzo overtime in casa contro Sacramento, Atlanta travolge Memphis (9 punti di Gallinari), preoccupata dall’infortunio di Morant. Milwaukee batte a domicilio Denver, Boston rimonta 24 punti ma perde a San Antonio. Utah beffata sulla sirena da New Orleans. Vincono Chicago, Washington, Indiana, Charlotte e Clippers

CHARLOTTE HORNETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 133-115 | Kelly Oubre Jr. eguaglia il suo massimo in carriera di 7 triple a bersaglio, realizza 27 punti in uscita dalla panchina ed è uno dei protagonisti del successo Hornets che interrompe la striscia di 5 vittorie dei T’Wolves. Miles Bridges e Gordon Hayward ne aggiungono 18 a testa, doppia doppia da 10 e 13 assist per LaMelo Ball, ma a fare la differenza per Charlotte è il tiro dall’arco: 23/40 di squadra - record di franchigia eguagliato in una serata in cui il pallone è sempre andato dentro
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NEW YORK KNICKS-PHOENIX SUNS 87-118 | Phoenix non ferma la sua corsa al Madison Square Garden, vince ancora ed eguaglia così la seconda striscia di successi più lunga nella storia della franchigia (15 vittorie), portando il record di squadra sul 16-3 in un match mai in discussione nonostante i 17 punti di Kemba Walker e i 16 di Immanuel Quickley in uscita dalla panchina. I Knicks incassano così la settima sconfitta in fila negli scontri diretti contro i Suns, che non riescono a battere del 2018
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Il protagonista della vittoria Suns è Devin Booker, ispirato e sempre più a livello dei migliori All-Star della lega - non tanto e non solo sotto l’aspetto realizzativo: per lui sono 32 punti con 14/27 al tiro e 4/9 dall’arco, chiudendo con un eloquente +15 di plus/minus e dominando al tiro nonostante non faccia nessun viaggio in lunetta. Tutto il quintetto di Phoenix chiude in doppia cifra, con Chris Paul da 14 punti e 10 assist e Deandre Ayton da 14 punti e 13 rimbalzi: un gruppo che fa sul serio anche quest’anno
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ORLANDO MAGIC-CHICAGO BULLS 88-123 | Tutto davvero troppo facile per Chicago che passeggia nella ripresa a Orlando e travolge i Magic, nella prima gara da avversario in Florida dopo nove anni in NBA per Nikola Vucevic - autore di 16 punti e 8 rimbalzi, che si aggiungono ai 23 realizzati da DeMar DeRozan, ai 21 con 8/14 dal campo di Zach LaVine e ai 20 in uscita dalla panchina di Coby White (+39 di plus/minus in 24 minuti). Dall’altra parte l’unico che combatte fino alla fine è Wendell Carter Jr.: 26 punti e 10 rimbalzi a referto
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OKLAHOMA CITY THUNDER-WASHINGTON WIZARDS 99-101 | Tornano al successo gli Wizards dopo due ko in fila, al termine di un match più complicato del previsto contro OKC - battuta grazie ai 20 punti massimo in stagione di Kentavious Caldwell-Pope, a cui si aggiungono i 20 di Bradley Beal e i 14 in uscita dalla panchina di Montrezl Harrell. I Thunder, che hanno vinto fin troppo in questo ottimo avvio di stagione, incassano la settima sconfitta nelle ultime otto, nonostante i 21 punti di Lu Dort e i 15 del rientrante Shai Gilgeous-Alexander
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INDIANA PACERS-TORONTO RAPTORS 114-97 | Sette giocatori in doppia cifra guidati dai 23 punti e 18 rimbalzi di Domantas Sabonis, 35-22 di parziale nel secondo quarto per portarsi in testa alla sfida e così i Pacers controllano nella ripresa e battono i Raptors. Toronto, senza due titolari causa infortunio (OG Anunoby e Khem Birch), non va oltre i 26 punti realizzati da Fred VanVleet - con 4 canestri dalla lunga distanza - e i 17 a testa per Scottie Barnes e Pascal Siakam
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MEMPHIS GRIZZLIES-ATLANTA HAWKS 100-132 | Gli Hawks portano a sette la loro striscia di vittorie consecutive con il loro massimo stagionale per punti, guidati da un eccellente Trae Young (31 punti e 10 assist con 12/16 al tiro) e la coppia di lunghi sopra quota 20 (23+17 per Clint Capela, 21 per John Collins). Gli ospiti sono volati via in apertura di terzo quarto con un parziale di 26-4 che ha deciso la partita, salendo fino a +36. Nove i punti dalla panchina per Danilo Gallinari con 3/6 al tiro e 4 assist in 21 minuti
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La notizia della partita è però l’infortunio al ginocchio sinistro subito da Ja Morant. Nel corso del primo quarto la point guard di Memphis ha cominciato a zoppicare quasi dal nulla dopo aver passato un pallone, andando verso la panchina su una gamba sola. Dopo ore di spavento per un possibile infortunio ai legamenti, gli esami hanno definito il suo problema solamente come una distorsione, evitando guai peggiori. Senza di lui i migliori sono stati Jackson Jr. con 14 e Brooks con 12, oltre a Konchar con 17 nel garbage time
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SAN ANTONIO SPURS-BOSTON CELTICS 96-88 | Gli Spurs vanno avanti di 24 punti nel primo tempo, sprecano tutto il loro vantaggio fino a farsi sorpassare nel quarto periodo ma rimontano a loro volta chiudendo con un parziale di 15-0 negli ultimi tre minuti e mezzo di partita. Otto di quei punti portano la firma del miglior Dejounte Murray della stagione con 29 punti e 11 rimbalzi, accompagnato dai 17 a testa di Johnson e White. Ai Celtics, capaci di segnare solo 14 punti nel primo quarto, non sono serviti i 24 punti con 12 rimbalzi di Tatum e i 16 di Brown
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UTAH JAZZ-NEW ORLEANS PELICANS 97-98 | La tripla di Devonte’ Graham a 1.9 secondi dalla sirena beffa i Jazz, costretti a incassare una sconfitta a sorpresa contro i Pelicans - guidati dai 21 punti di Brandon Ingram, dai 15 di Nickeil Alexander-Walker e dai tre canestri dalla lunga distanza a bersaglio firmati dall’ex Charlotte Hornets. Utah si ferma di nuovo al termine di un match in cui non riesce ad andare oltre i 23 punti di Bojan Bogdanovic e i 16 con un pessimo 6/21 al tiro di Donovan Mitchell
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DENVER NUGGETS-MILWAUKEE BUCKS 109-120 | Milwaukee continua la sua risalita in classifica a Est conquistando la sesta vittoria in fila grazie al successo arrivato a Denver: merito di un super Giannis Antetokounmpo, autore di 24 punti, 13 rimbalzi e 7 assist in soli 30 minuti. I Nuggets non riescono a contenerlo, crollati sotto i colpi di un quintetto in doppia cifra, a cui si aggiungono i 20 punti di Pat Connaughton. Senza Nikola Jokic in campo (e con i 18 punti di Aaron Gordon e poco altro), le speranze di successo per i padroni di casa erano ridotte in partenza
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GOLDEN STATE WARRIORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 118-103 | Golden State continua a macinare successi e batte anche Portland portando il record sul 17-2: i Blazers, travolti dal 31-18 di parziale nel secondo quarto, si riportano sul -8 a meno di sei minuti dal termine, ma a Steph Curry basta ritrovare la mira per due volte in fila dalla lunga distanza per spazzare via le ultime resistenze degli ospiti. Fa fatica invece Damian Lillard: 16 punti (interrotta la striscia di nove gare da 20+ punti) e soltanto 5/15 dal campo, con tanti errori soprattutto in avvio

In una partita da 12 punti, 12 assist e 8 rimbalzi per Draymnd Green e da 14 punti per Jordan Poole, a fare la differenza è ancora una volta Stephen Curry - scatenato come spesso e volentieri gli capita quando affronta Lillard: per lui sono 32 punti con 6/15 dalla lunga distanza, 7 rimbalzi, 8 assist e un eloquente +18 di plus/minus. Il principale candidato MVP di questa stagione, gestisce le forze e l’attacco Warriors a proprio piacimento, armando la mando di un Andrew Wiggins letale da 25 punti e 10/16 al tiro
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L.A. CLIPPERS-DETROIT PISTONS 107-96 | Tenendo la testa del match per 48 minuti in fila, i Clippers portano a casa il successo grazie ai 21 punti di Reggie Jackson che sbaglia i primi cinque tiri dal campo, poi ritrova la mira e diventa letale: dal 30-18 di parziale in avvio (merito anche degli 11 punti in fila segnati da Eric Bledsoe), la squadra di Los Angeles non si volta più indietro - nonostante un impreciso Paul George da 5/19 al tiro e 12 punti. Jerami Grant è il miglior realizzatore per i Pistons: 20 punti e 10 rimbalzi a referto
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LOS ANGELES LAKERS-SACRAMENTO KINGS 137-141 3OT | Lakers e Kings danno vita a una partita infinita, per quanto giocata male da entrambe le squadre. A spuntarla sono gli ospiti che hanno più energie nel 3° supplementare, piazzano un parziale di 11-2 e resistono ai tentativi di rimonta dei gialloviola. LeBron James sia nei regolamentari che nel primo overtime ha nelle mani la tripla della vittoria ma sbaglia, mentre al termine del secondo OT sono i Kings (capaci di rimontare da -13 nel 4° periodo) a non prendersi neanche il tiro facendo scadere il cronometro
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I Kings hanno avuto il merito di crederci sempre, aggrappandosi a un De’Aaron Fox da 34 punti con 8 assist e 15/32 dal campo e alle improvvisazioni di Buddy Hield, decisivo nel secondo supplementare e autore di 25 punti alla fine. Ci sono poi altri cinque giocatori in doppia cifra con i 19 di Tyrese Haliburton (5/9 da tre), i 13 a testa di Terence Davis, Tristan Thompson e Marvin Bagley (5/5 al tiro) e i 12 di un fondamentale Alex Len per conquistare la seconda vittoria sotto coach Alvin Gentry
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I Lakers e in particolare LeBron James arrivano stanchissimi al finale di gara. Il Re ha bisogno di 25 tiri per segnare 30 punti, sbagliando 11 delle 13 conclusioni tentate dalla lunga distanza quando le gambe hanno smesso di sostenerlo. I suoi 11 assist hanno armato la mano di un Anthony Davis da 23 punti (ma con 22 tiri, 9 a segno), i 20 di Malik Monk e i 16 di Carmelo Anthony dalla panchina, mentre Westbrook merita un discorso a parte

Il numero zero dei Lakers ha infarcito la sua partita di errori, ma è stato anche l’ultimo ad arrendersi chiudendo con una tripla doppia da 29 punti, 10 rimbalzi (4 in attacco) e 11 assist con 10/18 al tiro e 2/4 dalla lunga distanza, anche se gli 8 errori accumulati dalla lunetta da lui, James e Davis (gli unici tre a procurarsi liberi nei Lakers) hanno finito per pesare nell’economia generale della partita. I Lakers tornano così sotto il 50% di vittorie pur rimanendo al settimo posto a Ovest
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