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NBA, Julius Randle mostra il pollice verso ai tifosi: "Dovete stare zitti". Poi si scusa

NEW YORK
©Getty

A Julius Randle non sono piaciuti i fischi e le critiche dei tifosi durante la partita contro Boston, nella quale New York è andata sotto di 25 punti per poi rimontare e vincere. Dopo un suo canestro nel quarto periodo accolto con gli applausi, la stella dei Knicks ha mostrato il pollice verso il basso ai suoi tifosi: "Cosa intendevo dire? Di chiudere la c… di bocca. Avete visto tutti cosa è successo là fuori" ha detto dopo la vittoria. Il giorno dopo si è scusato su Instagram

I New York Knicks hanno vissuto una delle serate più emotive della loro stagione, portando a termine una rimonta da -25 in casa contro i Boston Celtics grazie ai 41 punti di Evan Fournier e suggellata dal canestro sulla sirena di RJ Barrett. Un successo che però ha regalato loro a malapena il decimo posto nella Eastern Conference, l’ultimo buono per il torneo play-in; e per quanto il loro record sia in linea con quello dello scorso anno, la sensazione in casa Knicks è che questa sia una stagione fallimentare in confronto a quella passata. E le critiche si sono concentrate soprattutto su Julius Randle, assolutamente trascinante lo scorso anno in una stagione magica a livello individuale (All-Star, All-NBA e Giocatore più Migliorato) mentre quest’anno non è riuscito a ripetersi, specialmente a livello di percentuali. La sua frustrazione era evidente già il giorno prima della partita ("Non me ne frega niente di quello che dice la gente. Sono io in campo a giocare. Nessuno conosce il gioco meglio di me, perciò non mi interessa quello che tutti dicono") ed è esplosa nell’ultimo quarto della sfida ai Celtics. Dopo che i fischi erano arrivati copiosi nei primi due quarti e mezzo, nel bel mezzo della rimonta un suo canestro è stato accolto dai boati e dai cori del suo nome, ma la sua risposta è stata un pollice in giù nei confronti dei suoi stessi tifosi. E dopo la partita non si è fatto problemi a spiegare il significato del suo gesto: "Devono chiudere la c… di bocca. Avete visto tutti cosa è successo là fuori". Randle ha poi chiuso con 22 punti e 8 rimbalzi, ma dopo la partita è stato il suo gesto a finire al centro delle discussioni dei media di New York: c’è da scommettere che se ne continuerà a parlare ancora per molto.

Il messaggio di scuse di Randle: "Amo i Knicks, voglio vincere"

Il giorno dopo il "fattaccio" la stella dei Knicks ha pubblicato un messaggio su Instagram per scusarsi (pur non dicendo mai esplicitamente la parola "sorry") per quanto accaduto la sera prima. "Amo New York e fare parte di questa squadra e questa franchigia. E come la maggior parte dei tifosi dei Knicks, mi sta molto a cuore avere successo. Avrei dovuto gestire le cose in maniera diversa ed esprimermi con più professionalità e con un linguaggio più adeguato. A volte si dicono cose che si rimpiangono alle persone che si amano, anche se alla base c'è solo passione e puro amore. Nessuno vuole vincere più di me, continuerò a mostrare lealtà e dedizione ai miei compagni, ai Knicks e ai tifosi che mi hanno dato così tanto amore. Grazie, forza Knicks".