NBA, Steph Curry e i problemi al tiro: "Non mi aspettavo durassero così tante partite"
PAROLEInterrogato sui problemi al tiro che lo stanno accompagnando ormai da qualche settimana, Steph Curry si è detto sorpreso di quanto stiano durando ("Non mi aspettavo così tante partite") ma anche fiducioso di uscirne presto. "Il lavoro che faccio uscirà, dobbiamo solo continuare a vincere partite nel frattempo. Ma non cambio nulla del mio approccio"
Steph Curry è uno dei candidati al premio di MVP e i suoi Golden State Warriors, pur in flessione nelle ultime settimane, rimangono nelle prime posizioni della Western Conference. A frenare un po’ lo slancio degli Warriors sono stati anche i problemi che sta avendo Curry al tiro ormai da un mese a questa parte. Dopo due mesi giocati a livelli celestiali, Curry sta faticando al tiro e da Natale in poi ha superato quota 30 solamente una volta (peraltro perdendo contro le riserve di Indiana), viaggiando appena col 36% dal campo e il 30.5% da tre punti nelle ultime 12 gare disputate. Interrogato sui suoi problemi al tiro, a Clutch Points ha risposto così: "Non mi aspettavo durassero così tante partite. Probabilmente è solo il modo in cui la stagione da 82 partite ti costringe a essere sempre in campo. Bisogna fare degli aggiustamenti a riguardo, e continuare a prendere i tiri che di solito ricevi e segni".
Curry comunque, nonostante una stagione da minimi in carriera a livello di percentuali (41.6% dal campo e 37.6% da tre, prima volta sotto il 40%) non perde la fiducia nei suoi mezzi: "Il lavoro verrà fuori. Bisogna solo rimanere lì con la testa, continuare a vincere partite e non cambiare nulla in termini di approccio". D’altronde anche in serate da 5/20 al tiro come quella contro Houston può arrivare il buzzer beater della vittoria, rimettendogli il sorriso sul volto dopo settimane un po’ così.