NBA, risultati della notte: rivincita Suns sui Bucks, Doncic ne fa 51, Warriors ko
Phoenix vendica le Finali dello scorso anno travolgendo Milwaukee nel secondo tempo grazie ai 27 punti di Deandre Ayton e alla 500^ doppia doppia in carriera di Chris Paul. Luka Doncic segna 28 punti nel solo primo quarto e chiude con 51 contro i Clippers, realizzando il suo nuovo massimo in carriera. Sconfitta a sorpresa per Golden State in casa con New York nonostante i 35 di Steph Curry. Brooklyn perde la 10^ partita in fila, successi per Miami, Toronto e Memphis
DALLAS MAVERICKS-LA CLIPPERS 112-105 | A poche ore dallo scambio che ha portato Kristaps Porzingis a Washington, Luka Doncic ha detto che gli mancherà il lettone — ma poi in campo ha dimostrato che non ce n’era poi molto bisogno. Nella prima di due partite in fila contro i Clippers, i texani hanno portato a casa il successo rimanendo sempre avanti nel punteggio, nonostante i losangeleni non abbiano mai mollato, tornando anche a -2 nel quarto periodo salvo essere poi travolti dalla valanga Doncic
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Il fenomeno sloveno ha realizzato 28 punti nel solo primo quarto, il migliore di questa stagione in NBA, e ha chiuso con il suo nuovo massimo in carriera da 51 punti, aggiungendo anche 9 rimbalzi e 6 assist (pur con 7 palle perse) al suo 17/26 dal campo con 7/14 da tre e 10/14 ai liberi. Una prestazione a tutto tondo per vendicare le due eliminazioni consecutive subite ai playoff per mano dei Clippers, a cui non bastano i 21 di Marcus Morris, i 19 di Norman Powell e i 18 di Reggie Jackson
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HOUSTON ROCKETS-TORONTO RAPTORS 120-139 | Raptors e Rockets danno vita a una sfida in cui sono certamente gli attacchi a dominare sulle difese, come dimostra il punteggio finale. A controllare a partita dal secondo quarto in poi sono stati gli ospiti, capaci di raggiungere l’ottava vittoria consecutiva infliggendo contemporaneamente la quarta sconfitta in fila ai texani, sopperendo anche all’assenza di Fred VanVleet per un problema all’inguine
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A farne le veci è stato soprattutto Gary Trent Jr., che ha firmato la sua settima partita stagionale sopra quota 30 realizzando il suo season-high da 42 punti, tirando 15/26 dal campo e 6/13 da tre. I suoi 25 punti nel solo primo tempo sono stati accompagnati dai 26 di Pascal Siakam, che ha poi chiuso a quota 30 con 13/19 dal campo risultando imprendibile per gli avversari, ricacciati indietro nel quarto periodo quando erano tornati sul -10 a 5 minuti dalla fine
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Il tentativo di rimonta fallito da parte dei Rockets è stato orchestrato da Kevin Porter Jr., autore di 30 punti alla fine (massimo stagionale) con 11/16 al tiro e 6/9 da tre, leader di un quintetto tutto in doppia cifra con 19 di Garrison Mathews, 18 di Jalen Green, 17+11 di Christian Wood e 12 di Jae’Sean Tate, senza riuscire però a evitare l’ottava sconfitta nelle ultime nove gare disputate
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WASHINGTON WIZARDS-BROOKLYN NETS 113-112 | Il mercato avrà anche portato un po’ di chiarezza, cedendo James Harden a Philadelphia in cambio di Simmons, Curry, Drummond e scelte, ma i Nets hanno problemi più pressanti — come la striscia di sconfitte consecutive arrivate a 10. Il 30° quintetto base diverso in 55 partite non è riuscito a battere neanche una squadra ugualmente stravolta dal mercato come gli Wizards, capaci di piazzare un parziale di 13-0 nel terzo quarto e di tenere duro fino alla fine
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I Nets per la verità hanno avuto il tiro del pareggio nelle mani di Cam Thomas, autore di 27 punti alla fine, ma la sua tripla non ha toccato neanche il ferro ed è stato deviato a canestro da Blake Griffin per due punti ininfluenti alla fine. Da unica stella rimasta in campo Kyrie Irving ha chiuso con 31 punti, ma il record con lui in campo è di 4-9, complice anche l’infortunio di Kevin Durant. Non è mancato però chi si è tolto dei sassolini dalle scarpe, come Blake Griffin: "Non posso parlare per Philly, ma noi abbiamo preso ragazzi che vogliono essere qui"
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Aver scambiato Dinwiddie, Bertans, Harrell e Holiday sembra aver già fatto bene agli Wizards, che si sono goduti la prima tripla doppia in carriera di Kyle Kuzma (15 punti, 13 rimbalzi e 10 assist) e i 21 punti realizzati da Raul Neto, alla prima partenza in quintetto della stagione. In attesa che arrivi Porzingis, stando a quanto dice Kentavious Caldwell-Pope qualcosa è già cambiato: “Nell’huddle si percepiva una vibrazione e un’energia diversa. Non ci sono ‘agende’: l’unico obiettivo di tutti è quello di vincere”. Un chiaro messaggio a chi se ne è andato
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NEW ORLEANS PELICANS-MIAMI HEAT 97-112 | Mentre il resto della conference si affanna a cercare rimedi, i Miami Heat continuano la loro marcia verso il primo posto nella Eastern Conference, controllando il match a New Orleans con un grande secondo tempo vinto 56-42. Gli Heat chiudono quindi con quattro vittorie il loro giro di trasferte da sei gare consecutive pur dovendo ancora fare a meno di Tyler Herro, tenendo a bada i Pelicans nonostante il debutto di CJ McCollum (15 punti con 6/21 al tiro e 2/10 da tre)
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Sono 29 a testa invece i punti realizzati da Jimmy Butler e Bam Adebayo (anche 10 rimbalzi per il secondo), anche se la notizia in casa Heat è che Kyle Lowry è tornato e sta alla grande. Il playmaker ha realizzato una tripla doppia da 14 punti, 11 rimbalzi e 11 assist con 4 recuperi, mettendo a segno 4 triple su 7 tentativi e sembrando proprio l’ingrediente giusto per giocarsela fino in fondo nella Eastern Conference
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DETROIT PISTONS-MEMPHIS GRIZZLIES 107-132 | Memphis mette subito in chiaro le cose vincendo il primo quarto per 41-19 e mantenendo sempre comodamente la doppia cifra di vantaggio nel resto della partita, senza neanche aver bisogno di difendere bene per aver ragione dei Pistons. Sono 23 i punti di Ja Morant insieme ai 22 di Desmond Bane per conquistare la quarta vittoria consecutiva, mentre la striscia di sconfitte di Detroit arriva a sei nonostante i 20 punti di Jerami Grant, che un po’ a sorpresa è rimasto in squadra dopo la deadline
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GOLDEN STATE WARRIORS-NEW YORK KNICKS 114-116 | La sconfitta più sorprendente della notte è di certo quella degli Warriors, che perdono la seconda gara in fila dopo la striscia di nove successi consecutivi. Golden State si distrae a cavallo di terzo e quarto periodo finendo sotto in doppia cifra e non riuscendo più a rimontare, fallendo il tiro del pareggio con Klay Thompson che ha sbagliato dalla media distanza sulla sirena
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New York è così riuscita a vincere per la prima volta in questo giro a Ovest in cui avevano perso a Los Angeles, Salt Lake City e Denver, guidati dai 28 punti con 16 rimbalzi di Julius Randle e dai 22 di Evan Fournier per quella che è probabilmente la vittoria di maggior prestigio della loro stagione. Steph Curry è stato il migliore dei suoi con 35 punti e 10 assist, fallendo però il sottomano del pareggio nell’ultimo minuto di gioco con la palla che è rimasta sul ferro per diversi istanti prima di uscire
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PHOENIX SUNS-MILWAUKEE BUCKS 131-107 | Nella prima rivincita delle ultime Finals i Suns provano a esorcizzare il ricordo di quel 2-0 sprecato nella serie per il titolo battendo nettamente i campioni in carica. Dopo un primo tempo equilibrato, i padroni di casa sono andati all’intervallo con otto lunghezze di vantaggio e hanno aperto in due la partita nella ripresa, vincendo il terzo quarto 33-21 e conquistando il 45° successo stagionale a fronte di sole dieci sconfitte, già virtualmente sicuri del fattore campo per tutti i playoff
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I Suns hanno avuto il solito grande sforzo collettivo, con Chris Paul che ha guidato l’orchestra chiudendo con 17 punti e 19 assist (500^ doppia doppia in carriera) per ispirare i 27 di Deandre Ayton, i 18 di Mikal Bridges e i 17 di Devin Booker, interrompendo la striscia di quattro successi in fila dei Bucks a cui non sono bastati i 21 a testa di Holiday e Middleton e i 18 con 7 rimbalzi e 8 assist di Giannis Antetokounmpo. Ad aggiungersi ai danni per i Bucks c’è anche l’infortunio alla mano destra di Pat Connaughton, che ha subito una frattura al 4° metacarpo
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