NBA, i risultati della notte: Irving show contro Milwaukee, Morant batte Chicago

CLEVELAND CAVALIERS-WASHINGTON WIZARDS 92-86 | Lauri Markkanen segna 23 punti, a cui si aggiungono i 18 e 14 rimbalzi di Jarrett Allen nella meritata vittoria dal sapore di playoff raccolta dai Cavaliers - sotto di nove lunghezze a metà quarto periodo e abili a piazzare il 12-0 di parziale, approfittando dell’incapacità di Washington di trovare il fondo della retina per 5 minuti e mezzo (26-16 il parziale Cleveland). Bene anche Cedi Osman (19 punti), mentre Evan Mobley aggiunge 14 punti e 11 rimbalzi al suo boxscore

Non basta invece a Washington - ormai sprofondata sempre più fuori dalla zona playoff - un Kyle Kuzma formato extralusso: 34 punti con 8/11 dall’arco (nuovo massimo in carriera per canestri da lontano) con 13/22 dal campo, un paio d’assist e di stoppate. È l’ex Lakers uno dei pochi a combattere in un gruppo a cui manca il lungodegente Bradley Beal e il nuovo arrivato (e già infortunato) Kristaps Porzingis

MIAMI HEAT-SAN ANTONIO SPURS 133-129 | Gregg Popovich dovrà aspettare almeno un paio di giorni prima di diventare l’allenatore più vincente della storia NBA a quota 1.335: a conquistare il successo in volata infatti sono gli Heat, abili ad approfittare dell’assenza di Dejounte Murray (per un problema al ginocchio) e a non cadere sotto i colpi dei 22 punti a testa di Devin Vassell, Lonnie Walker IV e Keita Bates-Diop. San Antonio resta così a una gara e mezza di distanza dal 10° posto a Ovest dei Blazers

Il volto del successo di Miami della notte - con gli Heat che salgono a 40-21 e diventano prima forza a Est in solitaria - è quello di Bam Adebayo: 36 punti per lui, nuovo massimo in stagione, con 14/21 dal campo e 7 rimbalzi, a cui si aggiunge un Jimmy Butler da 27 punti che resta in panchina per tutto l’ultimo quarto. Un po’ per affaticamento, un po’ per scelta di coach Spoelstra - intenzionato a far concludere il lavoro (e vincere la partita) soprattutto ai giocatori in uscita dalla panchina in grado di incidere

CHICAGO BULLS-MEMPHIS GRIZZLIES 110-116 | Sopra anche di 17 lunghezze nella ripresa, i Grizzlies si lasciano quasi del tutto rimontare da una delle migliori squadre della Eastern Conference, ma poi riescono a non vanificare il lavoro fatto da Ja Morant e compagni e a interrompere così la striscia di sei successi in fila dei Bulls. Per gli ospiti è la settima vittoria nelle ultime nove: Memphis sale così a due partite di distanza dal secondo posto a Ovest occupato dai Golden State Warriors

Il miglior giocatore della serata è ancora una volta Ja Morant - scatenato in una stagione condotta a livelli vertiginosi anche contro avversari di primo livello come i Bulls: l’All-Star dei Grizzlies segna 46 punti, ritoccando a rialzo il suo massimo in carriera, tirando con 15/28 dal campo, 3/4 dall’arco e aggiungendo anche quattro rimbalzi e tre assist. È lui il motore di una squadra che si aggrappa anche alle possenti spalle di Steven Adams sotto canestro: 12 punti e ben 21 rimbalzi, conditi con cinque assist

Prestazione invece meno da record del solito per un impreciso DeMar DeRozan - autore di 31 punti, ma spuntato e incapace di andare oltre il 10/29 dal campo che ben racconta la sua voglia di trovare ritmo e canestri (interrotta a otto la striscia di partite da 35+ punti con almeno il 50% al tiro). Sono dieci in fila invece quelle con almeno 30 punti - eguagliato Michael Jordan in maglia Bulls che ci riuscì nel 1990 - mentre Zach LaVine si ferma a quota 28, nella seconda partita in campo dopo lo stop pre All-Star Game

MILWAUKEE BUCKS-BROOKLYN NETS 123-126 | Vittoria fondamentale per i Brooklyn Nets, che battono a domicilio in volata i Bucks, trascinati dal miglior Kyrie Irving dell’anno e conquistando soltanto il terzo successo nelle ultime 16 gare (momento di enorme difficoltà iniziato con l’infortunio di Durant). Milwaukee, sotto di due lunghezze e senza timeout a disposizione nel finale, si è affidata invano al tentativo da tre di un Giannis Antetokounmpo da 29 punti, 14 rimbalzi e 6 assist

Nella partita d’esordio di Goran Dragic in maglia Nets - sei punti in 14 minuti, la prima in campo dal lontano 13 novembre - a brillare è soprattutto Kyrie Irving: 38 punti (massimo in stagione) con 14/26 al tiro, a cui si aggiunge la doppia doppia da 17+12 di Andre Drummond e i 19 punti di Seth Curry. Più complicato invece pronosticare quando Ben Simmons sarà a disposizione, fermato da un dolore alla schiena “che non è un infortunio e fortunatamente dovrebbe passare in fretta”

A Milwaukee invece non basta l’ottima prova di Bobby Portis per evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare: 30 punti con 11/18 al tiro, 8/14 dalla lunga distanza e 12 rimbalzi per il n°9 dei Bucks - miglior realizzatore di un quintetto in cui Khris Middleton ne aggiunge 25 con 7 assist, mentre sono 19 i punti di Jrue Holiday. In campo per nove minuti anche Jevon Carter (0 punti a referto) - al suo esordio con Milwaukee dopo che Brooklyn ha deciso di tagliarlo nei giorni scorsi

DENVER NUGGETS-SACRAMENTO KINGS 115-110 | Seconda vittoria nel giro di tre giorni per i Nuggets contro i Kings, superati in volata grazie alla tripla di Monte Morris a 28 secondi dalla sirena e al solito monumentale contributo di Nikola Jokic - decisivo nel travolgere le modeste difese provate a opporre da un Domantas Sabonis da 14 punti e 16 rimbalzi: “Ha fatto un buon lavoro, semplicemente Jokic è troppo forte. È impossibile giocare contro di lui”, sottolinea coach Gentry, che vede i suoi sprofondare a quattro gare di distanza dalla zona play-in

Quinta vittoria in fila per Denver che sale per la prima volta di 10 vittorie al di sopra del 50% di record: merito della 16^ tripla doppia in stagione e della n°73 in carriera di Nikola Jokic con i suoi 18 punti, 10 rimbalzi e 11 assist con 6/16 al tiro e nessun canestro dalla lunga distanza (0/5). Meglio di lui sotto l’aspetto realizzativo sia Monte Morris (21 punti) che Aaron Gordon, che ne aggiunge 23 con 9 rimbalzi e 8/12 dal campo