NBA, risultati della notte: Tatum batte Morant, Doncic fa 41, tracollo Lakers nel derby
Tatum festeggia il suo 24° compleanno con 37 punti e la vittoria sui Grizzlies di Morant (38 punti), non basta ai Nets il ritorno di Durant: 31 punti per KD, ma vincono gli Heat grazie ad Adebayo (30 più 11 rimbalzi). Luka Doncic scatenato contro Golden State: 41 punti, tripla doppia sfiorata e Mavs sempre più lanciati. Disastro Lakers - travolti nel secondo tempo dai Clippers (36 punti di Jackson) - Detroit beffa Toronto a domicilio, 39 e 13 assist per Young nel successo su Chicago, Sacramento vince a San Antonio
ATLANTA HAWKS-CHICAGO BULLS 130-124 | Vittoria fondamentale per Atlanta, non tanto e non solo per ragioni di classifica, ma anche per dare peso e convinzione alle proprie ambizioni playoff - approfittando della sanguinosa palla persa nel finale di un DeMar DeRozan da 22 punti con 20 tiri, gli stessi realizzati da Zach LaVine con 7 assist, mentre sono 21 e 11 rimbalzi per Nikola Vucevic (tornato anche a fare canestro dall’arco dopo una settimana difficile). Chicago incassa così la terza sconfitta in fila e scivola sempre più lontano dalla vetta a Est
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“Mi sono meritato una prestazione del genere”, sottolinea Trae Young - che lo scorso 24 febbraio sempre contro Chicago aveva chiuso con 3/17 al tiro, raccogliendo soltanto 14 punti. Questa volta invece l’All-Star di Atlanta ritrova la mira, mette a referto un convincente 11/18 dal campo e soprattutto 39 punti con sette triple e ben 13 assist. Una prestazione da leader, a tutto tondo: il modo migliore per mostrare di essere pronto alle sfide play-in e playoff che inizieranno tra poco più di un mese
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Senza John Collins (infortunato al piede destro) per la sesta partita in fila, gli Hawks si affidano poi ancora una volta in quintetto a Danilo Gallinari - autore di 11 punti con 4/10 al tiro e 5 rimbalzi in 30 minuti di gioco. Tra i titolari però è l’unico a chiudere con plus/minus negativo (-5): Atlanta infatti funziona meglio quando in campo c’è Bogdan Bogdanovic, che ne segna 20 in uscita dalla panchina
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BOSTON CELTICS-MEMPHIS GRIZZLIES 120-107 | Partita spettacolare tra Celtics e Grizzlies - due delle squadre più in forma e intriganti (per ragioni diverse) dell’intera NBA - vinta da Boston grazie soprattutto ai 73 punti realizzati nella ripresa; un’ottima notizia per quella che resta la miglior difesa della lega. Per i padroni di casa è la quarta vittoria nelle ultime cinque, la n°13 nelle ultime 15, che permette ai Celtics di salire al 5° posto a Est e scavalcare i Cavaliers
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Tatum festeggia così nel migliore dei modi il suo 24° compleanno (celebrato anche da suo figlio Deuce, che in un video proiettato sugli schermi dell’arena gli ha cantato la canzoncina), realizzando 21 dei suoi 37 punti complessivi nel solo quarto periodo: Tatum chiude con 14/25 al tiro, sei rimbalzi, cinque assist, +17 di plus/minus. È lui a fare anche le veci dell’infortunato Jaylen Brown (fermato da una caviglia fuori posto), mentre Al Horford aggiunge 21 punti e 15 rimbalzi e Marcus Smart 18 punti e 12 assist
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E Ja Morant? Sì, ve lo state chiedendo tutti: dopo i 52 punti contro San Antonio, ne aggiunge 38 contro i Celtics - che tuttavia lo fanno penare non poco in avvio. Una sua super schiacciata in transizione è l’highlights della notte NBA - uno dei 13 bersagli di una serata per lui anche da sette assist, mentre sono 17 i punti per Desmond Bane con sette rimbalzi e 20 quelli realizzati da Jaren Jackson Jr.. Per Memphis è il terzo ko nelle ultime cinque gare
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BROOKLYN NETS-MIAMI HEAT 107-113 | Non basta ai Nets il ritorno in campo di Kevin Durant per riuscire a cambiare rotta contro un avversario complicato come Miami: gli Heat allungano in un terzo quarto da 28-17 di parziale, dopo essere stati sotto anche in doppia cifra nella prima frazione (scivolando sul -16) e battono Brooklyn che ritrova KD sul parquet dopo un mese e mezzo. Per gli ospiti è la quinta vittoria nelle ultime sei, quella che permette alla squadra della Florida di allungare in testa a Est e staccare i Sixers secondi di due partite e mezza
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Senza Jimmy Butler, Kyle Lowry e PJ Tucker, impegnati nella seconda serata in back-to-back e in trasferta, gli Heat riescono a trovare le forze dopo il ko in volata di Milwaukee e si aggrappano a un super Bam Adebayo - autore di 30 punti con 11 rimbalzi, sei assist e un paio di recuperi; uno dei quattro giocatori oltre quota 20, con 21 punti di Max Strus, 22 di Caleb Martin (in due segnano nove triple totali) e soprattutto i 27 punti di Tyler Herro in uscita dalla panchina. Sì, Miami è pronta per i playoff
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“Mi sento bene e so che le cose a livello fisico non potranno che andare meglio: riuscirò in poco tempo a sentirmi a mio agio”: commenta così la sua prestazione Kevin Durant, che riesce - nonostante la ruggine - a chiudere con ben 31 punti a referto, 10/21 al tiro e un paio di triple; uno dei due giocatori del quintetto in doppia cifra insieme a Bruce Brown (21 punti) e circondato poi da nuovi arrivati con cui dover trovare intesa in campo nel mese che resta prima di iniziare a fare sul serio a metà aprile
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TORONTO RAPTORS-DETROIT PISTONS 106-108 | Cade Cunningham chiude con 22 punti e 12 rimbalzi, Jerami Grant ne aggiunge 26 e i Pistons battono i Raptors a domicilio nonostante il crollo in un quarto periodo da 29-17 di parziale (vincendo per la sesta volta in fila nei testa a testa contro i canadesi). Bene anche Saddiq Bey con i suoi 23 punti, mentre Toronto non riesce ad andare oltre i 21 punti e 10 rimbalzi di Scottie Barnes e i 28 realizzati da Pascal Siakam: i Raptors si fermano così al 7° posto a Est e non avvicinano a i Cavs avanti due partite rispetto a loro
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DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 122-113 | Seconda vittoria nel giro di cinque giorni per Dallas contro Golden State, con gli Warriors in affanno come Steph Curry - 21 punti e 9 assist con 4/5 dall’arco, ma senza conclusioni dal campo in un quarto periodo giocato per intero (è la terza volta in carriera che resta sul parquet un’intera frazione, ma non tira mai). Non basta il rientro di Klay Thompson - 16 punti con 17 tiri - a evitare la settima sconfitta nelle ultime nove. Serve riavere in fretta Draymond Green a disposizione
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A festeggiare è soprattutto Luka Doncic - incoronato giocatore del mese di febbraio e autore di 41 punti con 15/26 al tiro, quattro triple a bersaglio, 10 rimbalzi e una tripla doppia lasciata per strada a causa di un solo passaggio vincente mancante. Tutto il quintetto Mavericks chiude in tripla doppia, mentre sono 17 i punti in uscita dalla panchina di Dinwiddie: “Non sono sorpreso dal suo contributo: pensavo ci mettesse di più ad ambientarsi, invece è già decisivo”, sottolinea l’All-Star sloveno, carico come mai in passato in vista dei playoff
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SAN ANTONIO SPURS-SACRAMENTO KINGS 112-115 | Harrison Barnes chiude con 27 punti e trascina i Kings al successo che toglie ancora una volta l’opportunità a coach Popovich di raggiungere il record all-time di Don Nelson - terzo ko in fila per gli Spurs, con lo storico allenatore dei texani che resta inchiodato a quota 1.334 successi in carriera. Ottimo il contributo anche di De’Aaron Fox da 26 punti, mentre Domantas Sabonis si ferma a 12+12 - limitato dai problemi di falli. Una vittoria che cambia poco per Sacramento, che resta a 3 gare e mezza dal play-in
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Da segnalare per gli Spurs invece i 30 punti di Lonnie Walker IV - con 5/11 dall’arco e un ottimo impatto in uscita dalla panchina - in un gruppo guidato come sempre da un positivo Dejounte Murray, autore di 29 punti, 12 rimbalzi, sette assist e un paio di recuperi con 12/22 al tiro. Non basta il contributo di Jakob Poeltl sotto canestro: 16 punti e 6 rimbalzi, dimostrando nuova linfa dopo l’incredibile schiacciata subita sulla testa da Morant qualche giorno fa
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L.A. CLIPPERS-LOS ANGELES LAKERS 132-111 | Non c’è modo migliore per descrivere il tracollo dei Lakers in questa stagione se non con il 23-0 di parziale che ha aperto il secondo tempo del derby straperso dai gialloviola: dopo la rimonta nel secondo quarto (passati da -16 a -3), LeBron James e compagni hanno incassato un 40-18 a inizio ripresa in cui collassa la difesa, si inceppa l’attacco e a sorprendere è soprattutto l’atteggiamento remissivo di una squadra che ha perso quattro gare in fila, sette delle ultime otto, ben 11 delle ultime 14
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Reggie Jackson realizza 12 dei suoi 36 punti nell’ultimo quarto, aggiungendo nove assist e otto rimbalzi a quella che è la sua miglior prestazione personale stagionale - la definitiva consacrazione per i Clippers nel derby cittadino (giunti alla settima vittoria in fila nei testa a testa con i Lakers). Positivo anche il contributo di Ivica Zubac da 19 punti e nove rimbalzi, prendendosi così la quinta vittoria consecutiva nel giro di otto giorni che gli permette di avvicinare la zona d’accesso diretto ai playoff
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Cosa resta da salvare? In apparenza le cifre di LeBron James: 26 punti, otto rimbalzi e quattro assist, con 8/18 al tiro, ma il numero più importante che racconta bene il suo impatto; -27 di plus/minus, con i Lakers che collassano con lui sul parquet. Spuntato anche Russell Westbrook (17 punti con 16 tiri), ma questo ormai non fa più notizia, mentre la classifica diventa sempre più complicata da giustificare - nono posto e solo due gare e mezza di distanza dalla possibilità di restare fuori anche dal play-in
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