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WNBA, Brittney Griner arrestata per droga in Russia: rischia 10 anni di carcere

LA STORIA
©Getty

Finita in manette pochi giorni prima dell'invasione russa in Ucraina, la giocatrice della Phoenix Mercury è stata fermata all'aeroporto di Mosca e trovata in possesso di olio di hashish - in uso anche all'interno delle sigarette elettroniche - dopo un controllo anti-droga: una violazione non da poco in Russia (perché ritenuta sostanza narcotica) che potrebbe costarle una condanna da cinque a dieci anni di carcere

La stella della WNBA Brittney Griner, che ha giocato nell’ultima stagione per le Phoenix Mercury, è stata arrestata qualche settimana fa per “contrabbando di droga” dalle autorità russe e potrebbe restare in prigione a lungo, rischiando una pena che va dai cinque ai dieci anni di detenzione. Griner infatti, come molte giocatrici fanno, stava prendendo parte alla Eurolega durante la off-season, volando da New York a Mosca (no, non è Antonello Venditti in “Notte prima degli esami”) e bloccata ai controlli in Russia perché in possesso di strumentazione ritenuta illegale in Russia - come i vaporizzatori per fumare l’erba e usati dalle persone che utilizzando la sigaretta elettronica. A quel punto i cani antidroga, annusando il suo bagaglio, hanno trovato dell'olio di hashish (anch'esso utilizzato nelle normali sigarette), portando all’arresto immediato del quale ancora non è stato mai comunicato il rilascio.

La giocatrice 31enne è scomparsa dai social dallo scorso 5 febbraio (giorno in cui è apparso il suo ultimo posto), scatenando anche l’apprensione dei suoi fan, impauriti come le autorità da ciò che potrebbe accadere quando finisci in custodia cautelare in un Paese straniero. Il comunicato ufficiale rilasciato dalla Russia dice: “Una cittadina statunitense è stata fermata ai controlli dell’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, dopo l’ispezione effettuata grazie a un cane che aveva rilevato eventuali presenze di narcotico all’interno della borsa: dai controlli è stata rinvenuta la presenza di sostanze derivanti dalla cannabis”. E così una delle più importanti giocatrici WNBA è finita in manette pochi giorni prima che la situazione in Russia diventasse ancora più complicata e tesa a seguito dell’invasione dell’Ucraina e di una guerra che rende ancora più complicata la situazione a livello diplomatico.

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