
Coack K perde all'addio contro North Carolina: non bastano i 23 punti di Paolo Banchero
Si chiude con una sconfitta per 94-81 contro i Tar Heels l’avventura durata 42 anni di coach K sulla panchina di Duke al Cameron Indoor Stadium, che non regge nella ripresa nonostante i 23 punti firmati da Paolo Banchero. Una serata all’insegna del ricordo e una cerimonia che ha visto partecipare tanti ex giocatori passati da uno dei programmi collegiali più vincenti e blasonati degli ultimi decenni. E coach K lancia un messaggio chiaro ai suoi: "La stagione non è ancora finita"

Una serata speciale e diversa dalle altre al Cameron Indoor Stadium, dove Duke è scesa in campo per l'ultima volta dopo 42 anni con coach Mike Krzyzewski seduto in panchina. Un'icona del mondo della pallacanestro che termina la sua esperienza da allenatore collegiale salutata dai tifosi che hanno (se possibile) seguito la squadra e tifato più del solito

Come sempre accade in queste situazioni, i ragazzi del college pur di esserci si sono fermati a dormire per due notti di fronte all'ingresso dell'arena, per non perdere l'opportunità di essere i primi a entrare

Una cerimonia a cui hanno voluto partecipare davvero in tanti, a partire dal commissioner NBA Adam Silver - che a Duke ha studiato e si è laureato nel college in cui coach K già incantava in panchina

Tutto perfetto tranne il risultato raccolto sul parquet nella sfida più sentite di tutte - il derby contro North Carolina, vinto dagli ospiti per 94-81 sovvertendo i favori del pronostico e guidati dai canestri di Manek (20 punti e 11 rimbalzi); uno dei quattro giocatori oltre quota 20 punti segnati per i Tar Heels che si tolgono la soddisfazione di fare da guastafeste

Non bastano invece a Duke i 23 punti segnati da Paolo Banchero - 15 dei quali arrivati nel primo tempo, andando poi a scemare nella ripresa e incapace di incidere: tanti errori al tipo e poco supporto in una ripresa che ha gettato alcune ombre non tanto su di lui, quando sulla resa delle prossime settimane di una squadra che al torneo NCAA spera di arrivare il più lontano possibile