NBA, risultati della notte: James da 38 ma Lakers ko a Washington, cadono Bucks e Mavs
LeBron James segna 38 punti e supera Karl Malone al secondo posto tra i realizzatori ogni epoca, ma i suoi Lakers perdono a Washington crollando nell'ultimo quarto. Minnesota travolge Milwaukee priva di Antetokounmpo, cade anche Dallas sul campo di Charlotte nonostante i 37 punti di Luka Doncic. Cleveland resiste ai 40 di Jerami Grant e supera Detroit per rimanere sesta a Est
CHARLOTTE HORNETS-DALLAS MAVERICKS 129-108 | Quarto successo in fila per gli Hornets, che approfittano della stanchezza dei Mavericks per conquistare una facile vittoria in una serata da 20/42 di squadra da tre punti. Sono sette i giocatori in doppia cifra guidati dai 23 punti di Miles Bridges e i 21 del miglior PJ Washington stagionale, prendendosi il nono posto a Est in una serata in cui a fine terzo quarto il distacco era già di 25 lunghezze, toccando anche il +32
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Alla seconda gara di un back-to-back arrivando da Philadelphia e alla quinta gara in trasferta in otto giorni, i Mavs sono comprensibilmente crollati dal punto di vista fisico, travolti dalla freschezza degli Hornets che nelle loro giornate migliori sono davvero difficili da arginare. Non si può certo dire però che Luka Doncic non ci abbia provato: 37 punti e otto triple a segno per lo sloveno, ma il fatto che abbia chiuso con appena 3 assist dice molto della scarsa precisione dei compagni (6/26 da tre senza di lui)
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CLEVELAND CAVALIERS-DETROIT PISTONS 113-109 | Seconda vittoria in altrettante gare consecutive in casa per i Cavs, che dopo aver battuto Denver ieri superano anche Detroit per salire a 41 vittorie stagionali. Merito dei 24 punti con 12 assist del sempre continuo Darius Garland e della 20^ doppia doppia stagionale di Evan Mobley (12+11 con 6 assist), a cui si aggiungono i 30 dalla panchina della coppia Osman-Love recuperando 12 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto con un mega parziale di 31-9 nel secondo tempo
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Cleveland è riuscita a resistere alla miglior prestazione stagionale di Jerami Grant, che ha realizzato 27 dei suoi 40 punti finali nel solo primo tempo accompagnato dai 20 di Saddiq Bey (dopo i 51 di due giorni fa a Orlando) e la doppia doppia da 15 punti e 10 assist di Cade Cunningham. Detroit non è però riuscita a evitare la quinta sconfitta nelle ultime sei gare, in una serata giudicata come utile da coach Casey: “C’era atmosfera da playoff, solo che loro erano disperati e noi no”
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-MILWAUKEE BUCKS 138-119 | I padroni di casa prendono il controllo della partita a fine primo quarto e non si voltano più indietro, superando agevolmente anche l’espulsione di Patrick Beverley nel primo quarto per battere i campioni in carica, privi di Giannis Antetokounmpo per un problema al ginocchio. A fare la differenza sono i 25 punti a testa di Karl-Anthony Towns e Anthony Edwards per la decima vittoria nelle ultime 11 gare disputate; ai Bucks non servono i 15 di Middleton, Lopez e Connaughton
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WASHINGTON WIZARDS-LOS ANGELES LAKERS 127-119 | I Lakers fanno gara di testa per più di tre quarti, ma crollano fisicamente in un quarto periodo da 34-20 per i padroni di casa, guidati da 16 dei 27 punti di Kristaps Porzingis per recuperare 16 lunghezze di svantaggio, firmando la tripla del +6 a 38 secondi dalla fine. Ci sono altri sei giocatori in doppia cifra per la squadra di coach Unseld Jr., tra cui 18 con 10 rimbalzi dell’ex Kentavious Caldwell-Pope e 17 a testa dalla panchina di Deni Avdija e Daniel Gafford
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Serata dolce-amara per LeBron James, arrivato alla partita con 19 punti da realizzare per raggiungere Karl Malone al 2° posto nella classifica marcatori e capace di realizzarne il doppio (38, con 10 rimbalzi e 6 assist) per cominciare il suo inseguimento al record di Jabbar. Difficile però non avere amaro in bocca per la sconfitta, arrivata nonostante i 22 dell’ex Westbrook (salutato con un video tributo): "Un giorno ripenserò a questo momento, ma non riesco a separarlo dalla sconfitta. Avevamo una grande opportunità per trovare ritmo" ha detto James
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Questa la situazione nelle due conference per quanto riguarda il torneo play-in e i playoff se cominciassero oggi
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