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NBA, Kyrie Irving incorona Devin Booker (e non Kevin Durant) come MVP

MVP
©Getty

I 49 punti con 10 assist realizzati sul campo dell’MVP in carica Nikola Jokic hanno portato molti a indicare Devin Booker come un meritevole candidato per il premio di MVP. Tra di loro c’è certamente Kyrie Irving, che su Twitter ha incoronato come Most Valuable Player la stella dei Phoenix Suns — anche davanti al compagno di squadra Kevin Durant

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Storicamente, il premio di MVP vede tra i candidati il miglior giocatore della squadra col miglior record nella regular season. Una descrizione che calza a pennello a Devin Booker, che questa notte ci ha tenuto ha mandare un messaggio al resto della NBA con una prestazione spettacolare contro Denver, realizzando 49 punti con 10 assist davanti all’MVP in carica Nikola Jokic. Una gara che ha convinto anche Kyrie Irving a spendere per lui un tweet molto semplice: “MVP: @DevinBook” con tre emoji di una corona. Un’investitura per il realizzatore dei Phoenix Suns, che con la 60^ vittoria conquistata questa notte sono matematicamente certi di avere il miglior record della lega e il fattore campo per tutti i playoff. Un’investitura che Irving si è sentito di fare pur avendo nella sua stessa squadra un candidato MVP come Kevin Durant, che però paga le tante partite saltate per infortunio (e il conseguente pessimo record di squadra) per avere davvero una chance di conquistare il premio.

Booker: "I criteri cambiano in base al nome dei giocatori"

Un altro Hall of Famer che da giorni ormai si "spende" per le possibilità di Booker è Isiah Thomas, che su Twitter ha scritto: “Ricordatevi che Devin Booker deve essere nella conversazione per l’MVP. Il miglior realizzatore della squadra col miglior record è sempre stato parte dei criteri di scelta”. E proprio la parola “criteria” era stata sottolineata qualche giorno fa con un hashtag pure da Booker, che ha ringraziato la leggenda dei Detroit Pistons ma, un po’ piccato, ha aggiunto: “i #criteri cambiano in base al nome dei giocatori”. Come a dire: altri sono considerati più di me, pur non avendo il mio record di squadra. A ridurre le chance di Booker, in realtà, non è solo l’altissimo livello di rendimento avuto finora dai vari Jokic, Joel Embiid e Giannis Antetokounmpo, ma anche la presenza in squadra di un altro candidato MVP come Chris Paul, che è importante per i destini dei Suns tanto quanto Booker. La guardia risponderebbe con le 12 vittorie in 16 partite conquistate da Phoenix senza CP3, rientrato solamente stanotte contro Denver, ma a meno di tre settimane dalla fine della regular season sembra difficile far cambiare idea a chi voterà in una lotta per l’MVP più entusiasmante che mai.

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