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NBA, Robert Williams III fuori per infortunio: cosa cambia per i Boston Celtics

gli scenari
©Getty

Il centro dei Celtics non sarà a disposizione di Boston per il resto della stagione: un giocatore cruciale complicato da sostituire e riferimento sotto canestro della miglior difesa NBA. Cosa fare adesso per mantenere la stessa resa? Quali sono le alternative per i Celtics?

Robert Williams III, il perno e riferimento sotto canestro della miglior difesa NBA, è stato costretto a fermarsi a margine della sfida vinta contro Minnesota a causa di un problema al menisco del ginocchio sinistro che richiederà un’operazione e un lungo periodo d’assenza dal parquet. Insomma, stagione finita nel momento di massima risalita per Boston che nel frattempo era riuscita ad acciuffare addirittura il primo posto a Est (la sconfitta all’overtime contro Toronto di qualche ora fa ha fatto ripiombare i Celtics al 4° posto, nella cortissima classifica in vetta alla Eastern Conference). Basta un dato per raccontare l’impatto di Williams III: il centro dei Celtics è il migliore in NBA dei 169 giocatori che si sono trovati a fronteggiare almeno 500 conclusioni in stagione come difensore più vicino al pallone. Lui è l’unico in tutta la lega ad aver concesso meno del 40% complessivo: mancherà e non poco.

La domanda sorge spontanea: quanto cambieranno ora le cose per i Celtics? Non bisogna ovviamente guardare ai suoi 10 punti di media realizzati (sesto del roster per produzione offensiva), ma a come la difesa di Boston nel 2022 sia diventata letale e incomparabile con tutto il resto della lega: i Celtics concedono nell’anno nuovo 104.3 punti su 100 possessi, la squadra più vicina alla loro resa sono i Mavericks che ne concedono 108.8. Un abisso frutto della strategia difensiva di Boston che spesso e volentieri ha dirottato sul centro avversario Al Horford, lasciando a Robert Williams il compito di marcare l’ala e un giocatore più coinvolto in pick-and-roll e in generale dalla stazza ridotta. La sua capacità di stoppatore poi contro giocatori più piccoli magnifica i suoi effetti sugli attacchi avversari, componente perfetto in una squadra piena di difensori di assoluto livello.

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Chi ne prenderà il posto? Daniel Theis il principale indiziato

A livello di uomini inevitabilmente dovrà cambiare qualcosa, con rotazione ridotta e anche caratteristiche dei giocatori da schierare profondamente diverse: Daniel Theis è il principale indiziato, tornato in squadra durante l'ultima deadline di mercato dopo la parentesi ai Rockets e pronto a prendersi maggiori responsabilità e minuti in campo. I minuti di Williams dovranno dunque essere divisi tra lui, Al Horford (da non “usurare” troppo, soprattutto in ottima playoff) e Grant Williams - opzioni diverse e che potrebbero garantire sufficiente copertura in base al tipo di attacco da limitare. Manca sicuramente la componente di atletismo e, paradossalmente, anche un po’ di alternative quando si tratta di attaccare il ferro: Williams infatti con le sue 157 schiacciate è quarto nella lega per canestri del genere e garantisce una “verticalità” che è una comoda opzione offensiva (che Theis non riesce minimamente a eguagliare). Williams poi ha dimostrato di essere anche un ottimo facilitatore di gioco, trovando le giuste opzioni quando si è trovato a giocare soprattutto in post alto: insomma, saranno diversi i meccanismi da verificare per Boston - sperando che il domino costruito con grande cura dei particolari non venga giù in un colpo solo.

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