NBA, risultati della notte: Embiid da 45, è capocannoniere. Lakers eliminati dai playoff
Joel Embiid firma altri 45 punti nel successo su Indiana e sale al primo posto nella classifica marcatori stagionale. Nikola Jokic ne mette 41, ma Denver perde in casa con San Antonio che elimina definitivamente dal play-in i Los Angeles Lakers, sconfitti a Phoenix (record di franchigia per i Suns con 63 vittorie). Kyrie Irving ne fa 42 e Brooklyn torna all'ottavo posto a Est, approfittando dei ko di Cleveland, Charlotte e Atlanta. Miami è quasi matematicamente prima, Utah si rilancia battendo Memphis all'overtime
INDIANA PACERS-PHILADELPHIA 76ERS 122-131 | Un Joel Embiid da MVP e un primo tempo da 17 triple a bersaglio (record di franchigia in una singola frazione) bastano e avanzano per travolgere i Pacers e provare a guadagnare posizioni in vetta alla Eastern Conference: a segnare il match è un secondo quarto da 49-28 di parziale in favore degli ospiti, che si prendono così il secondo posto a Est a pari merito nonostante i 25 punti con 11 rimbalzi di Buddy Hield e i 21 punti realizzati da Tyrese Haliburton
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Il protagonista è il centro camerunense dei Sixers che chiude con 45 punti e 13 rimbalzi una partita dominata sotto canestro (18/30 al tiro, 7/10 ai liberi e +20 di plus/minus), sempre più miglior realizzatore di una stagione in cui va a caccia anche del premio da MVP. Doppia doppia anche per James Harden, autore di 11 punti e 14 assist, mentre sono 30 quelli mesi a referto da un Tyrese Maxey da 8/11 da tre punti: Philadelphia scalda così i motori e si prepara a una post-season da protagonista
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ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 120-115 | Pesante sconfitta per i Cavaliers che concedono 120 punti ai Magic e incassano un ko che li condanna aritmeticamente a prendere parte al play-in (dopo aver inseguito per cinque mesi un posto che garantisse l’accesso diretto ai playoff): Mo Bamba chiude con 20 punti e 12 rimbalzi, gli stessi realizzati da Ignas Brazdeikis in uscita dalla panchina, mentre agli ospiti non bastano i 27 e 10 assist di Darius Garland e i 25 punti Lauri Markkanen (con Cleveland giunta all’ottavo ko nelle ultime 10)
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BROOKLYN NETS-HOUSTON ROCKETS 118-105 | I Nets vanno avanti di 21 nel corso del match, ma hanno bisogno di 17 punti nel solo ultimo quarto da parte di Kyrie Irving per ricacciare indietro i Rockets rientrati fino al -6 con un parziale di 15-0. Bastano e avanzano comunque per approfittare delle sconfitte di Cavs, Hawks e Hornets e riprendersi l’ottavo posto nella Eastern Conference, a una gara e mezza da Cleveland per poter addirittura giocare in casa la prima gara del play-in
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In una serata in cui Kevin Durant non ne ha (4/13 al tiro, pur chiudendo comunque con 18 punti, 9 rimbalzi e 7 assist), è Kyrie Irving a caricarsi la squadra sulle spalle chiudendo una prestazione da 42 punti in 40 minuti, tirando 13/24 dal campo di cui 8/16 dalla lunga distanza con un perfetto 8/8 in lunetta. "È stato gigantesco per noi, non avremmo vinto senza di lui" ha ammesso Bruce Brown, uno degli altri tre giocatori in doppia cifra con 15 punti insieme ai 13 di Cam Thomas e i 10+11 di Andre Drummond
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Pur raccogliendo la quinta sconfitta consecutiva in una regular season in cui non hanno più nulla da chiedere, ai Rockets va comunque il merito di aver reso giustizia alla partita fino all’ultimo, guidati dal massimo stagionale di Kevin Porter Jr. (36 punti), i 30 di Jalen Green e la doppia doppia di Alperen Sengun (14+11) partito titolare. "Le triple e i tiri liberi hanno fatto la differenza: abbiamo tirato 11 su 43 da tre e 14/25 ai liberi, non possiamo battere una buona squadra con cifre del genere" l’analisi di coach Silas
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MIAMI HEAT-CHARLOTTE HORNETS 144-115 | Gli Hornets tengono aperta la partita per tre quarti arrivando all’ultimo riposo lungo sotto solamente di cinque lunghezze, ma crollano in n ultimo quarto da 42-18 per i padroni di casa concedendo 144 punti per la seconda partita in fila. I 29 punti di Miles Bridges e i 18 con 14 assist di LaMelo Ball non bastano a evitare di scivolare di nuovo al decimo posto a Est, concedendo a Miami la seconda miglior prestazione realizzativa nella storia della franchigia
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La quinta vittoria consecutiva degli Heat li avvicina al primo posto matematico nella Eastern Conference, un traguardo che sembrava quasi impossibile solo poche settimane fa. Tyler Herro è il miglior marcatore dei suoi con 35 punti (record per una riserva Heat, superando Dwyane Wade), seguito dai 27 di Jimmy Butler, dai 22 di Bam Adebayo e i 21 di Duncan Robinson, tornato a tirare 7/11 da tre dopo sei gare sotto i 6 punti di media. Ora agli Heat basta vincere una delle ultime due partite con Atlanta e Orlando per assicurarsi il primo posto
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TORONTO RAPTORS-ATLANTA HAWKS 118-108 | Successo n°12 per i Raptors nelle ultime 16 partite - una delle squadre più in forma dell’ultimo mese in NBA, ora certa dell’accesso diretto alla post-season senza transitare dal play-in (al momento quinti dopo il passo falso dei Bulls a Milwaukee). A nulla servono le scorribande dal palleggio e le giocate di un Trae Young da 26 punti e 15 assist per Atlanta, che si aggiunge ai 21 punti di Kevin Huerter e ai 20 di De’Andre Hunter, mentre Gallinari resta fuori ancora alle prese con problemi al ginocchio sinistro
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A prendersi la scena è un Pascal Siakam da 31 punti e 13 rimbalzi, a cui si aggiunge la doppia doppia da 19 punti e 14 rimbalzi di Scottie Barnes - con Toronto che trova punti e canestri anche da Chris Boucher (18 in totale), Gary Trent Jr. (14), Fred VanVleet (12) e Precious Achiuwa (11). Tutti giocatori che in un modo o nell’altro riposeranno nella prossima settimana: l’obiettivo adesso è fissato, in attesa di capire quale sarà l’avversario da sfidare al primo turno playoff a Est
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CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 106-127 | I campioni in carica si assicurano il quarto titolo consecutivo della Central Division battendo nettamente Chicago in un possibile antipasto di playoff. Bucks e Bulls infatti si affronterebbero al primo turno se la stagione finisse oggi, un accoppiamento che di certo non dispiacerebbe a Milwaukee che ha vinto tutti i quattro incontri stagionali, stavolta andando anche a +24 grazie ai 28 di Brook Lopez al suo massimo stagionale, con Antetokounmpo da "soli" 18 punti con 9 rimbalzi e 7 assist
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Antetokounmpo perde così terreno nella corsa al titolo di capocannoniere nei confronti di Embiid e LeBron James, passando buona parte del quarto periodo in panchina dopo aver commesso il suo quinto fallo. Poco male: i Bucks non hanno problemi a gestire i Bulls privi di Zach LaVine alle prese col solito ginocchio sinistro dolorante, pur concedendo 40 punti a un DeMar DeRozan mai domo e appena 7 a un Nikola Vucevic disastroso (3/19 al tiro). Il record dei Bulls contro le prime 4 squadre delle due conference precipita a 2-20
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-WASHINGTON WIZARDS 114-132 | La sconfitta più inattesa della serata è quella incassata da Minnesota in casa contro Washington - una squadra che non ha più niente da chiedere a questa stagione, guidata dai 25 punti di un Kristaps Porzingis che ne segna 12 nel solo terzo quarto. Naufragano così le ambizioni T’Wolves di evitare il play-in, con i padroni di casa che non vanno oltre i 26 punti e 10 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 17 con 11 assist di D’Angelo Russell; persa così un’occasione ghiotta, visto il concomitante passo falso di Denver
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DENVER NUGGETS-SAN ANTONIO SPURS 97-116 | Era da più di cinque anni che gli Spurs non vincevano in casa di Denver, ma lo fanno in un momento importantissimo — mandando sei giocatori in doppia cifra guidati dai 20 a testa di Devin Vassell e Keldon Johnson per guadagnarsi il torneo play-in, complice la sconfitta dei Lakers a Phoenix e nonostante l’assenza di Dejounte Murray. Decisivo un quarto periodo da 31-18 per gli ospiti, con 45 punti dalla panchina contro i 17 di Denver
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"Abbiamo sprecato un’opportunità d’oro. Non abbiamo avuto la concentrazione, determinazione, urgenza e disperazione necessaria per vincere" è invece l’analisi di coach Malone sull’ennesima sconfitta casalinga dei suoi, ben 17 in questa stagione in un’arena normalmente inespugnabile. Nikola Jokic ha chiuso con 41 punti e 18 rimbalzi, pur avendo bisogno di 35 tiri per riuscirci (peraltro segnandone 18) con il solo Aaron Gordon (18+13) in doppia cifra. "È stanco. Ha trascinato la squadra per 80 partite, non posso toglierlo dal campo" ha detto coach Malone
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OKLAHOMA CITY THUNDER-PORTLAND TRAIL BLAZERS 98-94 | I Blazers arrivano a +18 a 10 minuti dalla fine, poi spengono il motore e lasciano che i Thunder li sorpassino e poi li battano con un parziale di 26-4 per chiudere la partita. Il protagonista decisamente inatteso è Jaylen Hoard, appena firmato con un contratto di 10 giorni dai Thunder e autore di una doppia doppia da 24+21 regalandosi una serata da sogno. "Quel Jaylen Hoard si è fatto il mazzo, non abbiamo potuto farci niente per tutta sera" le parole di coach Billups dopo il match
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UTAH JAZZ-MEMPHIS GRIZZLIES 121-115 OT | Doppia doppia pesante per Rudy Gobert da 22 punti e 21 rimbalzi e Utah supera così i Grizzlies all’overtime e conquista l’aritmetica certezza dell’accesso ai playoff. Sono 22 anche i punti di Jordan Clarkson, mentre Donovan Mitchell si ferma a quota 20. Inciampa dunque per una volta Memphis che, nonostante l’assenza dell’infortunato Ja Morant, ha continuato a macinare vittorie: stavolta però non bastano i 28 punti di Jaren Jackson Jr., a cui si aggiungono i 24 di Tyus Jones e i 23 con 7 rimbalzi di Desmond Bane
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SACRAMENTO KINGS-NEW ORLEANS PELICANS 109-123 | Nella notte fanno festa anche i Pelicans, che si prendono l’accesso al play-in grazie alla vittoria in trasferta a Sacramento e alla contemporanea sconfitta dei Lakers: merito dei 23 punti a testa di CJ McCollum e Jaxson Hayes - due dei sette giocatori in doppia cifra, tra i quali c’è anche un Brandon Ingram da 17 punti, sette rimbalzi e otto assist. Ai Kings invece resta poco o nulla, se non un Davion Mitchell da 15 punti e 17 passaggi vincenti (nuovo massimo in carriera per il rookie)
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PHOENIX SUNS-LOS ANGELES LAKERS 121-110 | I Suns vincono la 63^ partita stagionale, realizzando il nuovo record di franchigia ed eliminando i Lakers dalla corsa al torneo play-in, mettendo di fatto fine alla loro stagione con tre gare di anticipo. A fare la differenza è un parziale di 29-9 nel terzo quarto, passando poi il resto del tempo a festeggiare e a schiacciare sulle teste dei Lakers sempre più abbattuti, privi di LeBron James e sconfitti per la settima volta consecutiva per mettere tristemente fine alla loro stagione
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Dopo due sconfitte in fila i Suns evitano di subire la terza (non è mai accaduto in questa stagione) giocando una gara concreta, guidati dai 32 punti di Devin Booker (16 nel solo terzo quarto, chiudendo con 6/9 da tre alla fine) e dai 22+13 di Deandre Ayton, in una serata in cui Chris Paul ha passato il pallone (12 assist) più che pensare a segnare (6 punti in 24 minuti). Dopo essere andati avanti in doppia cifra, i Suns hanno controllato il match, complice anche l’arrendevolezza dei Lakers
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Dopo un primo tempo in cui sono stati anche a lungo in vantaggio, alla prima difficoltà i gialloviola si sono sciolti come troppo spesso è accaduto in questa stagione disastrata. Russell Westbrook ha chiuso con 28 punti e Anthony Davis ne ha messi 21+13 in quasi 36 minuti, a cui si aggiungono i 18 dalla panchina di Austin Reaves, ma dopo essere andati sotto in doppia cifra non c’è stato nessun vero tentativo di riaprire i giochi, venendo ufficialmente eliminati dalla corsa al play-in
Questa la situazione nel tabellone play-in e playoff se la stagione finisse oggi. Con i Lakers ufficialmente eliminati dal play-in, sono ora definite le 20 squadre che si giocheranno la post-season dalla prossima settimana in poi. C'è ancora molto da decidere invece a livello di posizionamenti, con Brooklyn che risale all'ottavo posto e Utah che risale al quinto complice la sconfitta di Denver
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