NBA Finals, Wiggins MVP, Brown pasticcia: le pagelle di gara-5

OTTO PORTER | Segna il primo canestro della partita e poi sparisce dalla contesa: in quintetto sta avendo meno impatto rispetto alle prime gare della serie, ma da quando Kerr lo fa partire titolare è 2-0 Warriors. Non necessariamente per merito suo, ma almeno l’impatto sulla squadra è positivo. VOTO: 6

• 2 punti, 2 rimbalzi, 1 stoppata, 1/3 al tiro, 0/2 da tre in 15 minuti

DRAYMOND GREEN | Torna a ruggire come in gara-2 e la differenza si sente fin dai primi possessi, in cui la sua fisicità e la sua protezione del ferro (solo 8 tentativi nella restricted area per i Celtics in tutta la partita) è la chiave per spegnere l’attacco di Boston. Un paio di assist geniali in transizione sono la ciliegina su un’ottima torta. VOTO: 7

• 8 punti, 8 rimbalzi, 7 assist, 1 recupero, 2 palle perse, 6 falli, 3/6 al tiro, 0/2 da tre, 2/2 ai liberi in 35 minuti

KEVON LOONEY | Commette tre falli nel giro di pochissimi minuti che lo tolgono dal campo per tutto il primo tempo, poi nella ripresa si fa trovare pronto quando anche Draymond è alle prese con problemi di falli. È sempre pronto a dare una mano a chiunque, che sia in aiuto difensivo o con un blocco: +12 di plus minus quando è stato in campo. VOTO: 6

• 2 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 5 falli, 1/2 al tiro in 17 minuti

GARY PAYTON II | Nelle ultime partite sta avendo un impatto gigantesco e giustamente Kerr lo ricompensa dandogli sempre più spazio e minuti, complice anche la serata eccellente in attacco in cui segna la prima tripla e gioca con fiducia nel resto del match. Sulle piccole giocate di intensità è imbattibile, così come lo è dal palleggio. VOTO: 8

• 15 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 3 recuperi, 3 falli, 6/8 al tiro, 1/3 da tre, 2/2 ai liberi in 26 minuti

JORDAN POOLE | Fa un gran casino, ma è un casino positivo per Golden State: senza le sue due triple nel secondo tempo (tra cui quella sulla sirena del terzo quarto appoggiata al tabellone) sarebbe stata un’altra partita. Riesce anche a lucrare due falli furbi su Grant Williams e Marcus Smart, facendo impazzire i Celtics che smettono di giocare per lamentarsi con gli arbitri. VOTO: 7

• 14 punti, 1 palla persa, 4/8 al tiro, 3/6 da tre, 3/3 ai liberi in 14 minuti

ANDRE IGUODALA | Steve Kerr lo rimette in campo in un paio di occasioni, lui premia un taglio scaltrissimo di Gary Payton II su una rimessa dal fondo che vale il +10 di Golden State. Il resto è abbastanza dimenticabile, ma Kerr ha bisogno della sua esperienza. VOTO: 6

• 0 punti, 2 assist, 0/0 al tiro in 4 minuti

NEMANJA BJELICA | Questa volta la “mossa Cavallo di Troia” non funziona e Boston fa pagare la sua presenza vincendo i minuti che passa in campo, ritrovando un po’ di fiducia dopo un pessimo inizio di gara. Non a caso nella ripresa esce dalla rotazione, giocando appena il garbage time. VOTO: 5

• 0 punti, 1 rimbalzo, 1 fallo in 5 minuti

STEVE KERR | Sopravvive a una pessima serata al tiro dei suoi (9/40 da tre punti di squadra) trovando contributi da parte di tutti, a partire da un Draymond Green a cui quella panchina nel quarto quarto di gara-4 sembra aver fatto molto bene. Raccoglie i frutti del lavoro fatto su Wiggins nell’ultimo anno e mezzo, sul quale ha grossi meriti mentali prima ancora che tecnico/ tattici. Ora basta una sola vittoria per il titolo numero 9 in carriera tra campo e panchina. VOTO: 7.5

MARCUS SMART | Ha enormi meriti nella rimonta del terzo quarto, quando inanella una serie di possessi offensivi di grande lucidità attaccando il pitturato, ma la perde completamente a inizio quarto periodo, quando si spegne la luce anche dal punto di vista delle energie facendosi fischiare un fallo in attacco su una furbata di Poole e buttandosi in difesa per prendere un fischio a favore che non arriva. Uomo barometro nel bene e nel male. VOTO: 5.5

• 20 punti, 3 rimbalzi, 2 assist, 4 palle perse, 4 falli, 7/15 al tiro, 3/6 da tre, 3/4 ai liberi in 40 minuti

JAYLEN BROWN | Gioca bene i primi due minuti del primo tempo e i primi due del secondo in cui segna 6 dei suoi 18 punti: i restanti 40 sono un pasticcio, tirando male sia dal campo che nelle decisioni attaccando il ferro, andando spesso e volentieri a schiantarsi contro la difesa di Golden State. Quando lui attacca male, Boston attacca male. VOTO: 5

• 18 punti, 9 rimbalzi, 4 assist, 1 recupero, 5 palle perse, 5/18 al tiro, 0/5 da tre, 8/10 ai liberi in 44 minuti

JAYSON TATUM | Comincia male come tutti i Celtics e va a prendersi un riposo presto per schiarirsi le idee. Quando torna in campo ritrova un po’ di ritmo anche da due punti e nel terzo quarto firma dei canestri fulminanti per mandare avanti i suoi, ma finisce anche lui col fiato corto come dimostrano i 4 errori ai liberi e le 4 palle perse, alcune davvero incomprensibili. Strappa la sufficienza con il lavoro a rimbalzo. VOTO: 6

• 27 punti, 10 rimbalzi, 4 assist, 4 palle perse, 10/20 al tiro, 5/9 da tre, 2/6 ai liberi in 45 minuti

AL HORFORD | Dopo la grande gara-1 non è più riuscito ad avere lo stesso impatto né nell’organizzare l’attacco né nel gestire la difesa: il suo -19 di plus-minus è il peggior dato di squadra insieme a Brown, ma il suo è spalmato su una decina di minuti in meno. Serve salire di livello in gara-6. VOTO: 5.5

• 9 punti, 9 rimbalzi, 1 assist, 2 palle perse, 3/6 al tiro, 2/3 da tre, 1/2 ai liberi in 33 minuti

ROBERT WILLIAMS III | Fintanto che rimane in campo, gli Warriors non sanno da che parte prenderlo e lui ha impatto sia in difesa che in attacco, come dimostra il suo +11 di plus-minus in una partita in cui tutti i suoi compagni hanno avuto rendimento negativo. Solo che dura 30 minuti e nel quarto periodo va spegnendosi anche lui, data l’autonomia limitata dagli acciacchi. Comunque il migliore dei suoi. VOTO: 7

• 10 punti, 8 rimbalzi, 2 assist, 2 falli, 4/5 al tiro, 2/2 ai liberi in 30 minuti

DERRICK WHITE | Disastroso sotto ogni punto di vista: coach Kerr può nascondere su di lui sia Curry che Poole senza pagare dazio, visto che lui sembra totalmente fuori ritmo e non sa come attaccarli. In più in difesa viene puntato e battuto con troppa facilità, facendo mancare anche il suo apporto difensivo. Probabilmente la sua peggiore gara di questi playoff, sicuramente il peggiore in campo. VOTO: 4

• 1 punto, 1 rimbalzo, 3 assist, 1 recupero, 1 fallo, 0/4 al tiro, 0/3 da tre e 1/2 ai liberi in 22 minuti

GRANT WILLIAMS | La panchina di Golden State batte quella di Boston per 31-4 e lui, al netto di una super stoppata da dietro su Curry, non fa molto per aiutare i suoi dal punto di vista offensivo. Finisce nella trappola di Poole commettendo un fallo in attacco del tutto evitabile nel secondo tempo, in ogni caso l’impatto è lontano anni luce da quello della serie con Milwaukee. VOTO: 5

• 3 punti, 3 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate, 2 palle perse, 3 falli, 1/2 al tiro, 0/1 da tre, 1/1 ai liberi in 16 minuti

PAYTON PRITCHARD | Entra in campo, sbaglia tre triple aperte per le quali deve giustificare la sua presenza sul parquet, esce e non rientra più nella ripresa. È crudele, ma queste sono le Finals e avrà modo di rifarsi in gara-6 davanti al proprio pubblico. VOTO: 5

• 0 punti, 1 rimbalzo, 1 palla persa, 0/3 da tre in 5 minuti

IME UDOKA | Cambia la difesa su Curry aumentando l’intensità su di lui, ma paga concedendogli 8 assist che fanno entrare in ritmo i vari Wiggins, Green, Payton e Poole. La coperta contro una squadra del livello di Golden State è inevitabilmente corta, ma non fa un buon lavoro nel rasserenare i suoi giocatori specialmente nei confronti degli arbitri, al netto di qualche fischio andato contro di loro. Però quando ricapiterà di avere uno 0/9 di Curry ai playoff? VOTO: 5.5