NBA Finals, Golden State Warriors a un passo dal titolo: Boston ko in gara-5
Golden State vince di nuovo - e condanna Boston al primo doppio ko ai playoff in questa stagione (non accadeva in stagione da gennaio) - nonostante la difficoltà al tiro di uno Steph Curry da soli 16 punti con 0/9 dalla lunga distanza, ben supportato dai 26 punti e 13 rimbalzi di Wiggins e dai 21 con 5/11 dall’arco di Thompson. I Celtics, trascinati per tre quarti dai 27 punti e 10 rimbalzi di Tatum, sprofondano nel finale dopo aver retto nel terzo quarto
GOLDEN STATE WARRIORS-BOSTON CELTICS, GARA-5 104-94 (SERIE 3-2) | Golden State vince la partita più importante della serie e forse della stagione Warriors, nonostante vengano meno due dei capisaldi e delle certezze della squadra di San Francisco - che batte Boston nonostante uno Steph Curry ben marcato e spuntato dalla lunga distanza e non riuscendo a incidere nel terzo quarto in cui il parziale sorride ai Celtics (35-24). Nel finale però gli ospiti non hanno più energie e affondano sotto i colpi di Klay Thompson e Andrew Wiggins - MVP del match
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Boston parte con pessime percentuali dall’arco - 0/12 per aprire la sfida, la striscia peggiore come avvio in una singola gara della storia delle NBA Finals - ma nonostante questo, Golden State non riesce a fare la differenza. I Celtics tornano in partita nella ripresa, segnano otto triple in fila (anche questa striscia da record), rimettono anche il naso avanti nel terzo quarto, ma poi ricominciano a perdere malamente il pallone (18 perse totali) e a non incidere in attacco nel momento cruciale della sfida
LE PAGELLE DI GARA-5
Per una volta la copertina della partita in casa Warriors non spetta a Curry, ma a Andrew Wiggins - definitivamente sbloccato dopo gara-4 e scatenato anche nel testa a testa casalingo contro Boston: l’ex T-Wolves segna 16 punti nel solo primo tempo (record in carriera ai playoff in metà partita), chiudendo a quota 26 con 12/23 al tiro, mancando sempre il bersaglio dalla lunga distanza ma raccogliendo 13 rimbalzi, con un paio d’assist e palle rubate a referto. Sono suoi i canestri che nel finale portano gli Warriors a un passo dal titolo NBA
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L’altro giocatore cruciale - sotto l’aspetto realizzativo e non solo per Golden State - è Klay Thompson, che litiga un po’ con la partita in avvio e poi trova tutte le triple più importanti della sfida, in un match chiuso con 21 punti a referto e 5/11 dalla lunga distanza. A tre anni esatti dalla maledetta gara-6 contro Toronto che gli è costata l’infortunio al ginocchio e l’inizio di un calvario durato più di 900 giorni, Klay è tornato a essere decisivo proprio come in passato
E Steph? Il n°30 Warriors soffre l’asfissiante difesa Celtics che lo marca stretto anche con i piedi oltre l’arco e lo costringe a un modesta prestazione al tiro: alla sirena finale sono 16 punti e 8 assist per Curry che tira 7/22 dal campo e soprattutto 0/9 dall’arco - per la prima volta in carriera ai playoff senza neanche un canestro dalla lunga distanza (interrotta una striscia di 132 partite in post-season). La buona notizia per Golden State è che, nonostante questo, sia arrivato un successo in doppia cifra
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Non si può poi non citare e sottolineare l’impatto in uscita dalla panchina di Gary Payton II - figlio del “guanto” che negli anni ’90 battagliava contro Michael Jordan e diventato tassello fondamentale a gara in corso per gli Warriors. Payton chiude con 15 punti, 6/8 dall’arco, 5 rimbalzi e una miriade di giocate decisive su entrambi i lati del campo (tanto da meritare ben 26 minuti in campo). Fondamentale anche la scossa data da Jordan Poole, autore di 14 punti con 3/6 dall’arco - con tanto di tripla allo scadere di terzo quarto che cambia l’inerzia del match
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Boston invece resta aggrappata alla sfida per 40 minuti grazie ai canestri di Jayson Tatum - autore di 27 punti con 10/20 al tiro, 5/9 dall’arco, 10 rimbalzi e 4 assist. Il n°0 dei Celtics però scompare ancora una volta nel finale - siamo a 5/21 al tiro nell’ultima frazione nella serie - mentre, con le quattro palle perse di questa serata, porta a quota 95 il suo bottino complessivo in post-season; record (non invidiabile) all-time di palloni persi in una singola annata ai playoff
L’altro giocatore a quota 20 punti in casa Celtics è Marcus Smart: 7/15 dal campo e una paio di pesanti leggerezze nel finale. Litiga invece con il ferro Jaylen Brown, mai in ritmo e dal modesto impatto (-19 di plus/minus) con il suo 5/18 al tiro per 18 punti (senza fare mai canestro dall’arco). Poco incisivo anche Al Horford, mentre a reggere per tre quarti la difesa Celtics è ancora una volta Robert Williams III - il cui impatto va ben oltre i 10 punti e 8 rimbalzi messi a referto in 30 minuti sul parquet
Boston incassa così la seconda sconfitta in fila nella serie - la prima volta che accade in questi playoff, in cui i Celtics avevano sempre vinto dopo un ko nei sette precedenti. Merito anche di un Draymond Green profondamente diverso nella capacità di incidere, autore di 8 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, con tante giocate decisive e la solita evitabile provocazione nei confronti della panchina di Boston (che lo ha portato poi, nel giro di poco, a lasciare la partita per raggiunto limite di falli)
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Primo match point a disposizione dei Golden State Warriors che nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 andranno a caccia della quarta e decisiva vittoria. Questo l'appuntamento da non perdere:
BOSTON CELTICS-GOLDEN STATE WARRIORS, GARA-6 | LIVE NELLA NOTTE TRA GIOVEDÌ 16 E VENERDÌ 17 GIUGNO ALLE ORE 3.00 SU SKY SPORT UNO E SKY SPORT NBA con il commento LIVE di Flavio Tranquillo e Davide Pessina | Repliche venerdì 17 giugno su Sky Sport NBA