La decisione sul futuro di Kyrie Irving tiene banco e anche se l'ipotesi di una reunion con LeBron James resta fortemente improbabile (contratto e spazio salariale rendono l'affare pressoché impossibile), l'ala dei Golden State Warriors manda ugualmente un messaggio ai Lakers. E uno anche a Irving: "Ha dimostrato di non essere un buon leader"
Mai timido nell'esprimere le sue opinioni, mai carente nella fiducia in sé (o nella sua squadra), il titolo NBA appena vinto non ha fatto che rafforzare le opinioni di un giocatore come Draymond Green. Che intervenendo a un podcast della piattaforma Bloomberg non si è detto per nulla preoccupato dell'eventualità (a dire il vero alquanto remota, anche secondo lui...) che Kyrie Irving possa abbandonare i Nets per tornare a riunirsi con LeBron James ai Lakers e dare così la caccia al suo secondo anello NBA. "Se a una squadra come i Lakers aggiungi un giocatore del calibro di Kyrie hanno sicuramente una chance di giocarsela per il titolo - ha detto Green - perché Kyrie è uno che sa segnare in qualsiasi modo. LeBron lo metterebbe nelle migliori condizioni per farlo, e anche se Kyrie ha dimostrato di non essere un buon leader, a quello ci penserebbe LeBron. Con loro due in coppia potrebbero sicuramente contendere per il titolo - ha concluso Green - ma non avrebbero ancora abbastanza per batterci".
Una minaccia considerata quindi alquanto remota dal n°23 degli Warriors, tanto per la difficoltà dell'operazione di mercato (troppi soldi legati al contratto di Irving, troppo poco spazio salariale per i Lakers) quanto per la convinzione nella forza del gruppo allenato da Steve Kerr. E intanto - tra le righe - Green non ha rinunciato alla tentazione di spedire una frecciatina ("Non è un leader") a Kyrie Irving.