Mercato NBA, Kyrie Irving ai Lakers? Secondo alcuni non è finita
MERCATO NBALa decisione di Kyrie Irving di esercitare l’opzione a suo favore per restare nel contratto non preclude la possibilità che venga scambiato. Anzi, secondo alcuni ci sono ancora concrete possibilità che cambi squadra, con i Los Angeles Lakers come franchigia più interessata a prenderlo
La decisione di Kyrie Irving di esercitare la player option da 36.5 milioni di dollari e rimanere nel suo contratto con i Brooklyn Nets è stata presa con un po’ di sorpresa da parte di tutti. Da giorni ormai si parlava della possibilità che uscisse da quel contratto per firmare da un’altra parte, con una sign-and-trade oppure addirittura con una eccezione salariale, e del conseguente possibile addio di Kevin Durant. Tutto rientrato almeno per il momento, visto che il fatto che Irving abbia esercitato l’opzione rimette la palla nelle mani dei Nets almeno per il momento. Secondo alcuni, però, è tutt’altro che scontato che Irving il prossimo anno finisca la stagione in maglia Nets: o almeno è quello che sostiene Brian Windhorst di ESPN, che nell’ultima puntata del podcast "The Hoop Collective" ha ribadito quelle che sono le sue fonti: "Ci sono persone all’interno della lega, e non parlo di persone di contorno ma di altissimo profilo, che credono che la situazione non sia finita. Non so. Diciamo solo questo: lui era ovviamente molto interessato a unirsi ai Lakers, e i Lakers erano molto interessati ad averlo". Windhorst ha anche aggiunto che i Nets sono stati "assolutamente colti di sorpresa" quando Irving ha esercitato l'opzione e che "lo hanno scoperto insieme a tutti gli altri" attravrso il tweet di Shams Charania di The Athletic, con quella frase criptica passata ormai alla storia: "Le persone normali fanno andare avanti il mondo, ma quelli che osano essere diversi ci guidano verso il futuro. Ho deciso di fare opt-in. Ci vediamo in autunno". È da notare che Irving non ha specificato dove lo vedremo, anche se ora come ora sembra difficile che voglia lasciare Kevin Durant dopo essersi esposto così tanto. Una cosa però è sicura: per le altre squadre è più semplice scambiare per lui invece che infilarsi nel complicato meccanismo delle sign-and-trade, che oltretutto impone un tetto fisso al salary cap (il cosiddetto "hard cap") quando viene esercitata in entrata. Chiaramente qualsiasi squadra lo voglia prendere deve avere rassicurazioni sulla possibilità di trattenerlo anche in futuro, altrimenti spenderebbero degli asset solo per una stagione di Irving. Ma ora che c’è chiarezza su quale tipo di contratto avrà il prossimo anno, non è impossibile immaginarsi uno scambio per lui.