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Uccisione Jayland Walker, tragedia ad Akron: il messaggio di LeBron James

NBA

Otto agenti di polizia hanno esploso decine di colpi di arma da fuoco contro Jayland Walker - ragazzo di 25 anni afroamericano fermato in auto per un controllo di routine lo scorso 27 giugno. Una storia che ha sconvolto la comunità di Akron, a partire dal suo cittadino più illustre, che si è stretto in preghiera davanti all'ennesima tragedia che rischia di riaccendere le proteste delle minoranze che lamentano disparità di trattamento da parte delle forze dell'ordine

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Akron, Ohio: la città da cui è partito LeBron James, la casa nella quale torna sempre e per la quale il campione dei Lakers da anni lavora per migliorare attraverso la sua fondazione le condizioni di vita delle persone meno abbienti della comunità. Una città tornata nelle scorse ore tristemente in prima pagina negli Stati Uniti a seguito della morte di Jayland Walker - ragazzo afroamericano di 25 anni, inseguito prima in auto e poi a piedi da otto agenti di polizia che hanno sparato contro di lui una quantità non meglio definita di colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del giovane ragazzo ha riportato oltre 60 ferite, a testimonianza della furia di un’aggressione che è stata ripresa anche da alcune telecamere indossate dai poliziotti e le cui immagini hanno riacceso la protesta nella strade di molte città USA.

Una tensione sociale mai sopita quella dello scontro tra le “minoranze” - soprattutto afroamericana e latina - e la polizia, che più volte hanno portato a tragedie del genere e a uccisioni per mano di agenti intervenuti in situazioni poi degenerate in sparatorie. Fermato lo scorso 27 giugno per un controllo di routine poco dopo mezzanotte, Jayland Walker ha accostato la sua auto senza fermarsi del tutto e nel giro di pochi istanti i poliziotti raccontano di aver udito un colpo di pistola all’interno della vettura e di aver visto poi schizzare fuori dalla stessa un uomo. A quel punto, dopo un inseguimento di corsa durato pochi secondi, nel video si sentono decide di spari rivolti contro un uomo disarmato che stava scappando e che aveva lasciato una pistola sul sedile dell’auto (fotografata dagli agenti dopo averlo colpito e una volta tornati a perquisire la vettura). Scene che hanno portato la gente a marciare pacificamente in città e anche LeBron James a commentare via social, unendosi al cordoglio della sua gente e pregando per una comunità sconvolta da scene che in molti speravano di non dover rivivere.

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