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NBA, Barkley, addio a "Inside the NBA" per darsi al golf? "Solo se mi pagano bene"

NBA
©Getty

Uno dei volti più noti di TNT potrebbe cedere diventare la voce del nascente circuito golfistico LIV, che vede la leggenda Greg Norman a capo di un'organizzazione ricchissima, finanziata da fondi sauditi. Ma in America a molti non piace la provenienza non proprio "cristallina" del capitale a disposizione del nuovo circuito

La sua "boccaccia" larga è quello che lo ha reso celebre tanto in campo, da giocatore, quanto fuori, da commentatore TV. E Charles Barkley da opinionista si è costruito una seconda carriera di grande prestigio, a TNT, presenza fissa con Ernie Johnson, Shaquille O'Neal e Kenny Smith nello show "Inside the NBA". Così apprezzato che ora Greg Norman, la leggenda del golf oggi CEO del neonato tour LIV fondato da capitali sauditi (e alternativo al PGA), vorrebbe strapparlo al basket per farne la voce del nascente circuito. I due, su ammissione dello stesso Barkley, si sono incontrati ad Atlanta per discutere dell'opportunità di lavoro, ma "Sir Charles" ha subito dichiarato che l'offerta economica dovrà essere "altamente competitiva" perché possa prendere in considerazione l'idea di lasciare il suo ruolo di commentatore NBA su TNT. "Lo scenario perfetto sarebbe che potessi continuare a lavorare per TNT facendolo anche per LIV ma non so quale potrebbe essere la reazione degli sponsor commerciali che supportano TNT: immagino possano esserci delle forti reazioni contrarie". 

Il motivo è dovuto all'organizzazione con soldi sauditi - provenienti cioè da uno stato più volte sotto accusa per la violazione dei diritti umani e ancora pesantemente coinvolto nel caso dell'uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi - del nuovo circuito, pur se Barkley al riguardo non ha esitato a esprimere le sue idee: "Sento parlare di soldi sporchi di sangue, di sportwashing: dico solo che tutti noi atleti, prima o poi, abbiamo accettato soldi la cui provenienza non fosse esattamente nobile", ha detto a Greg Norman, concludendo: "Queste parole non mi piacciono". Non piacciono - ma per altri motivi - neppure agli sponsor e alle istituzioni americane, e per questo la decisione di Barkley è attesa con grande curiosità e anche con una buona dose di polemiche pronte per essere gonfiate: "Chiedo solo di vedere come vanno a finire le cose, prima di essere crocifisso", le parole della leggenda NBA, ancora indeciso sul da farsi. 

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