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NBA, Arenas attacca Giannis: "Non capisce il gioco: ha le stesse debolezze di sempre"

NBA
©Getty

Durissimo attacco dell'ex All-Star degli Wizards al due volte MVP e campione NBA: prima (senza mai pronunciare il suo nome) mette in dubbio la sua comprensione del gioco, poi - su Instagram - rincara la dose: "Tiro da tre, mid-range, liberi, spalle a canestro: non è mai migliorato"

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Gilbert Arenas non ha mai smesso di sorprendere. Lo ha fatto in campo, con la maglia di Washington, continua a farlo anche fuori, con opinioni spesso forti e divisive. Nelle ultime ore, però, i suoi commenti su Giannis Antetokounmpo sono diventati virali in rete visto le forti opinioni espresse dall'ex Wizards sul campione NBA e due volte MVP della lega: "Gioca a basket - ha detto Arenas, senza mai nominare direttamente il nome di Antetokounpo - ma non capisce la pallacanestro. Ha vinto un titolo NBA: benissimo. E allora? Resto convinto che non capisca realmente come diventare davvero grande, come migliorare, come allenarsi per massimizzare il suo potenziale fisico". Per dare sostegno alle sue parole, Arenas poi ha evidenziato il minutaggio del greco in maglia Bucks: "Gioca 32/33 minuti a sera. Stiamo scherzando? LeBron ne gioca 37 a 37 anni!", anche se lo stesso Antetokounmpo (sotto coach Kidd, prima dell'arrivo di Budenholzer) era più volte andato vicino ai 36/37 minuti a sera. Quando le parole di Arenas hanno iniziato a fare il giro del web, l'ex All-Star degli Wizards ha voluto spiegare meglio (con un lungo posto su Instagram) le sue ragioni, e nel farlo ha addirittura rincarato la dose di critiche verso il n°34 dei Bucks. 

"Ha mai aggiunto un'arma al suo gioco? Le sue percentuali da tre sono migliorate? No. Il suo gioco dalla media distanza? Neppure. Le sue percentuali ai liberi? Neanche quelle. Il suo gioco spalle a canestro? No. È soltanto diventato più forte fisicamente e così la sua capacità di finire vicino a canestro assorbendo i contatti è migliorata, e di conseguenza anche le sue percentuali al tiro. Detto questo, oggi ha ancora le stesse debolezze che aveva quando è entrato nella lega, e questo è il motivo per cui ho detto che dovrebbe imparare di più il gioco per capire dove migliorare". Ogni opinione è rispettabile (e va rispettata) ma forse l'ex Wizards qui si è spinto un po' oltre: venir votati per due anni in fila miglior giocatore NBA e trascinare al titolo una franchigia che non vedeva il successo da mezzo secolo valgono probabilmente come miglior risposta. 

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